Sesto capitolo della carriera dei tedeschi In Strict confidence
Inutile nascondersi....questo e' l'album piu' ruffiano del gruppo tedesco
Forse nell'ambiente electro-gothic storceranno il naso,ma i tempi dello stupendo radicalismo electro-dark dei seminali Face the Fear, Love kills e del monumento Mistrustr the angels(l'episodio 'perfetto' della loro discografia) sono finiti
Questo cd e' la logica continuazione del precedente e bellissimo Holy
La suadente e sognate voce di Anje Schultz non e' piu' ospite gradito delle loro composizione ma bensi' ormai pianta stabile del loro suono e si affianca ,e delle volte prende il sopravvento, su quella del leader Andy....colui che metteva 15 anni fa' l'ascoltatore con le spalle al muro con canzoni malate come "Dementia" ora fa' da spalla ad episodi sognanti e drammaticamente romantici come "Wintermoon" e "Promised land"(il singolo apripista)
Ogni canzone e' un episodio a parte e potrebbe essere un hit nelle discoteche alternative di ogni parte del globo("Regnicide" ad esempio)...dove si balla ma si pretende di ricevere anche vcaltre emozioni dalla musica che si ascolta
La strumentale "In Favilla" e' una lunga suite aperta da canti gregoriani che riporta il gruppo ai fasti del passato ed e' appunto la canzone piu' vicina a certe sonorita' dei dischi precedenti...ed e' uno spettacolo...mentre "Away from here",nella sua commovente semplicita' melodica dissolve con una sola nota tutto quello fatto da gruppi costruiti come gli Evanescence...
La magia di questo gruppo e' quello di sapersi rinnovarsi ogni volta,e pur essendo il cd piu' commerciale della loro discografia ha il potere di non stancare al terzo quarto ascolto
La differenza tra chi ascolta musica come semplice sottofondo e chi crede che quello che ascolta sia parte delle propie emozioni
Un gruppo da adorare per sempre ed un cd da regalare a chi non conosce queste sonorita'