Un cattolico che si interessasse a un discorso politico, deve chiedersi se Cristo sia stato un uomo politico e il suo messaggio fu un messaggio politico ,ovvero rivolto alla organizzazione dello Stato e della vita sociale dei cittadini basata sulla giustizia della legge . Tutti vogliono la giustizia nella vita sociale , ma Cristo venne a parlarci di quella giustizia ?
Allora se scrutiamo il vangelo e le sacre scritture , ci accorgiamo subito delle ambiguità , anzi notiamo un rifiuto costante di Cristo all’invito di molti ad entrare nell’agone politico . Sono innumerevoli gli esempi che possiamo fare in cui Cristo rifiuta di essere coinvolto in faccende della vita politica del suo tempo,ma l’esempio piu eclatante fu la sua nascita
di nascosto dal mondo nella grotta di Betlemme . Un Dio o un discendente di un re non può nascere in una grotta all’oscuro di tutti , umanamente parlando , percio, la sua nascita a Betlemme a quel modo non fu per insegnarci la virtù della povertà , quanto per dirci che non veniva come re politico perché sarebbe stato legittimo che lui ricevesse l’ossequio e la riconoscenza delle autorità civili e militari della sua gente e del suo popolo e Dio sapeva come fare per fargliele avere se solo avesse voluto . Davide , il suo antenato , fu preso dai campi dove pascolava e fu condotto al trono con un ‘azione costante di Dio . Un politico poi parla sempre di situazioni concrete e Cristo non disse una sola parola in termini politici ai trenta milioni di schiavi dell’impero romano sotto il quale lui visse ossequioso di tutte le autorità presenti .
Allora ,noi cristiani , dobbiamo disinteressarci della vita politica e badare a vivere quotidianamente il vangelo ?
Possibile che Cristo che ci teneva tanto alla salvezza dell’umanità ,poi si disinteressasse a tal punto della vita politica in maniera diretta quando c’era tanto bene da fare ? Come mai con gli apostoli egli ci tiene a costruire una nuova assemblea gerarchica ,anzi monarchica ,ma sul piano politico ci lascia nel più totale disorientamento ? Perché in politica non raccomanda nessuna organizzazione , mentre la sua Chiesa la struttura in un modo specifico ?
Noi sappiamo che al giovane ricco che voleva seguirlo lui disse per prima cosa che bisognava seguire la legge , cioe i dieci comandamenti ,mentre solo se voleva essere perfetto poteva seguirlo abbandonando la vita civile !!
Ai farisei poi disse : “ non sono io che vi condanno , ma avete Mose che vi condanna”,ovvero la legge che Mosè rappresenta di cui lo Stato è il garante naturale .
Ora San Paolo nella lettera ai romani primo capitolo ci dice che c’è una legge universale che non solo sono tenuti ad osservare gli ebrei , ma tutti gli uomini indistintamente , perché condanna tutti , prima i giudei e poi i greci !
Quindi Cristo non è venuta a portare la condanna di quella legge che già c’è , ne a dirci che bisogna disobbedire ai dieci comandamenti ,ma solo a salvaci da quella legge implacabile del Padre ! Cristo non ci salva dalla legge dello Stato , che rimane tutta intera , ma a livello personale dai peccati nei confronti del Padre , che nessuna carità , nessun prezzo accetta se non il “sangue versato” dal Figlio .
E non è venuto affatto ad eliminarla o ad attenuarla , anzi ci ha fatto capire come quella è solo la base di partenza che arriva anche nell’intimo del cuore dell’uomo .
Quindi il discorso politico di Dio è tutto nella legge perché è li che il Padre ha organizzato la vita sociale del suo popolo, sulla base morale della legge ,mentre il discorso di salvezza riguarda esclusivamente il Figlio . In realtà poi il Figlio è colui per mezzo del quale egli ha fatto ogni cosa , ma questo è un’ altro discorso .
Percio se parliamo in concreto di politica cristiana , di europa cristiana , dobbiamo partire da basi che sono comuni a tutti gli uomini , credenti e non credenti e queste basi sono la legge naturale universale dalla quale nessuno essere è escluso perché obbliga tutti .
Se poi parliamo in termini politici , non possiamo fare una confusione continua aggiungendo alla legge , il discorso della montagna ! La politica cristiana tiene separato il discorso della montagna dal discorso del Sinai ! La confusione è sempre all’angolo in questo campo .
Il politico cristiano nella sua sfera di competenza pubblica conosce solo il discorso del Sinai e mette da parte il discorso delle beatitudini riservandolo per la pietà personale ! Solo sulla legge universale ci possiamo incontrare con ogni uomo di buona volontà , credente o non credente e non sul vangelo , che rimane un atto facoltativo dei credenti !
Solo in base alla legge universale e non sul vangelo possiamo pretendere che le strutture della Nuova Europa abbiano
la loro base fondamentale che è tutta giudaico-cristiana . Solo in base alla legge naturale che Cristo osservava pienamente possiamo combattere l’aborto nelle istituzioni dell’Europa cristiana , perché in base al vangelo dobbiamo solo tollerare e mettere in pratica noi, senza fare alcun discorso politico e sociale perché è la legge che organizza il bene comune sociale e non il vangelo . Il vangelo oraganizza al massimo le comunita di fede . Ogni politico, ogni autorità ,pagana o cristiana che sia , è quel Mosè che è obbligato dalla legge di natura ad osservare quell’etica universale che si trova nell’uomo e fuori dell’uomo . Ogni struttura politica,pagana o cristiana , ha i germi della legge e si basa su una legge orale o scritta .