….vampiri
Più il centrosinistra cerca di chiarire le sue intenzioni fiscali e più crescono le preoccupazioni. Il più sincero è stato Enrico Letta, che ha ammesso il carattere vendicativo dell’impostazione, condendolo con le solite giaculatorie moralistiche. “Vogliamo spostare le imposte sulle speculazioni finanziarie – ha detto – che in questi anni sono state avvantaggiate”. Per “speculazione” s’intende l’aumento di valore dei titoli, quelli che costituiscono, per esempio, il capitale dei fondi di investimento, ai quali metà della famiglie italiane ha affidato una parte dei propri risparmi. Queste azioni sono cresciute di valore negli ultimi tre anni, dopo essere calate in quelli precedenti. Questa sarebbe la speculazione. Le invenzioni demagogiche sulla soglia patrimoniale esente dall’aumento dell’imposizione, peraltro, non difendono affatto i piccoli risparmiatori, perché colpendo i fondi ne ridurranno il rendimento a danno dei sottoscrittori.
Tutto ciò vale anche per i titoli di stato, che solo per il 18 per cento sono detenuti direttamente dalle famiglie, mentre per quasi il 30 per cento stanno nei fondi monetari a basso rendimento. Quando si aumenteranno le tasse, questi venderanno i titoli di stato, con effetti catastrofici per i conti pubblici. D’altra parte è difficile credere alle rassicurazioni sul futuro quando queste vengono da persone che hanno imposto una tassa straordinaria (e incostituzionale) sui depositi bancari, come Giuliano Amato, che hanno inventato la tassa straordinaria per l’Europa, come Romano Prodi, o che sono autori di quell’incredibile pasticcio chiamato Irap, condannato ora anche dall’Unione europea, come Vincenzo Visco. Se la crescita di ricchezza patrimoniale degli ultimi anni non si è trasformata in domanda e in investimenti produttivi nella misura auspicata è perché l’offerta di beni, servizi e occasioni di investimento è stata insufficiente. Ora Prodi vuole mettere le mani sui risparmi per favorire le grandi imprese indebitate: sembra più Dracula che Robin Hood.
saluti