Andò, Salvo/Rosa nel pugno:
Ministro socialista ai tempi della Prima Repubblica. Fu processato a Catania, con l'accusa di voto di scambio con il clan mafioso Santapaola. » stato assolto. Per le vicende di corruzione, invece (tangenti sul centro fieristico catanese), Ë stato salvato dalla prescrizione. Oggi ritorna alla politica nello schieramento di centrosinistra.
Carra, Enzo/Margherita
Dopo essere stato portavoce della Dc durante la segreteria di Arnaldo Forlani, oggi è coordinatore della Margherita. Pregiudicato: condannato a 1 anno e 4 mesi per false dichiarazioni al pubblico ministero: mentÏ per cercare di impedire la scoperta della maxitangente Enimont. Per quel reato fu arrestato durante Mani pulite e la sua fotografia
in manette divenne un'immagine-simbolo di Tangentopoli. Questo non gli ha impedito di essere candidato già nel 2001 e di diventare deputato della Margherita in Campania.
Craxi, Vittorio (detto Bobo)/I socialisti Craxi
La sua prima campagna elettorale, quando entrÚ per la prima volta nel Consiglio comunale di Milano, fu finanziata da Mario Chiesa, imputato numero uno di Mani pulite, che usò le tangenti raccolte e poi confessate. Suoi materiali elettorali furono trovati durante un sequesto a un imputato nel processo Duomo connection. Nelle sentenze di condanna a suo padre, Bettino Craxi, si accenna a denaro delle tangenti usato per comprare "un appartamento a New Yorkî, o per pagare al figlio Bobo líaffitto di una "casa in Costa Azzurraî. Ora si Ë schierato con il centrosinistra.
Crisafulli, Vladimiro/Ds
Ex sindaco di Enna e uomo forte dei Ds siciliani, è sotto inchiesta insieme a Totò Cuffaro per violazione di segreto d’ufficio nell’inchiesta su Messina Ambiente. Una telecamera nascosta in un hotel di Pergusa, inoltre, il 19 novembre 2001 registrò un suo incontro con un boss mafioso, Raffaele Bevilacqua, giý latitante, arrestato e condannato in primo grado per mafia. Il politico diessino, a margine di un congresso, discuteva tranquillamente con il boss di politica locale, affari e appalti. Per questo Vladimiro Crisafulli, detto Mirello, Ë stato indagato dalla procura di Caltanissetta per concorso esterno in associazione mafiosa.Indagine archiviata nel febbraio 2004, perchÈ quel colloquio non portÚ alcun beneficio concreto a Cosa nostra. Resta perÚ "dimostrata da parte di Crisafulli la disponibilitý a mantenere rapporti con il Bevilacqua, accettando il dialogo sulle proposte politiche dello stesso, ascoltando la sua istanza e rispondendo alle domande sulle possibili iniziative politico-amministrative, in particolare in materia di finanziamenti e appalti". "Crisafulli appare disponibile a esplorare con Bevilacqua l¹area delle ipotesi strettamente politiche nel territorio e, in parte, ad addentrarsi nell¹area grigia dell¹affarismo politico-elettorale". Quell'incontro e altri che seguirono costituiscono, secondo la procura, "un complesso di contatti e disponibilitý al dialogo di inquietante valenza". "La pubblicitý dell'incontro... enfatizza in tutti i presenti al congresso l'idea di stabili contatti mafia-politica, con ovvio vantaggio per la prima".
I pm aggiungono che il collaboratore di giustizia Angelo Leonardo ha indicato Crisafulli come ³persona conosciuta dal padre Gaetano Leonardo, capofamiglia di Enna² e che ³la candidatura del Crisafulli alle elezioni regionali del 2001 avrebbe dovuto essere sostenuta dalla famiglia mafiosa in previsione della possibilità di ottenere, per il tramite dello stesso Crisafulli, contatti nel mondo imprenditoriale. Tuttavia l'arresto nel maggio 2001 di Leonardo Gaetano e del figlio, unitamente ai componenti della famiglia mafiosa di Enna, impediva la concretizzazione del progetto.
Ce n'è abbastanza per chiedere l'archiviazione sul piano penale. Ma ce ne sarebbe a sufficienza almeno per bloccare la sua carriera politica, tantopiù nel partito che fu di Pio La Torre. Invece è stato candidato dai Ds in un posto sicuro per la Camera in Sicilia-2. E quando Antonio Di Pietro ha criticato l¹incredibile decisione della Quercia, Luciano Violante gli ha replicato che ³non esiste alcun motivo di incompatibilità: Crisafulli è nelle stesse condizioni in cui si è trovato in passato Di Pietro, prima incriminato e poi assolto. Con la differenza che Di Pietro non è oggi indagato, mentre Crisafulli sì. Di Pietro fu accusato su notizie false e non ha mai mostrato disponibilità verso mafiosi, anzi Cosa nostra nel 1993 aveva progettatodi assassinarlo (Violante è oggi nella stessa lista che ospita Mirello: numero 1 Rutelli, 2 Violante, 3 Piscitello, 4 Crisafulli. Il quale entrerà certamente a Montecitorio. E chissà, magari anche nella Commissione antimafia).
Crivelli, Raffaele/Rifondazione comunista
Dirigente di Rifondazione comunista ed ex sindaco di Altamura, candidato alla Camera in uno dei posti al vertice della lista del Prc per la Puglia. Crivelli è anche dirigente della Tradeco e in questa veste è accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti.
Cusumano, Stefano/Udeur
Arrestato nel 2000, e oggi imputato a Palermo, per corruzione e turbativa d'asta per gli appalti del nuovo ospedale di Catania.
D'Alema, Massimo/Ds
Ex presidente del Consiglio, ex segretario e oggi presidente dei Ds. Fu indagato a Bari per un finanziamento illecito ricevuto da Francesco Cavallari, il re delle cliniche pugliesi (fu in seguito condannato per concorso esterno in associazione mafiosa), che gli versò una ventina di milioni. D'Alema si salvò grazie alla prescrizione.
De Luca, Vincenzo/Ds
Deputato Ds fedelissimo di Massimo D’Alema, è indagato a Salerno per il piano regolatore e gli appalti della centrale termoelettrica.
De Piccoli, Cesare/Ds
Nei primi anni Novanta fu accusato (e poi prescritto) di aver ricevuto dalla Fiat alcune centinaia di milioni su tre conti in Svizzera: Accademia, Linus, Carassi. Erano tangenti ´finalizzate alla campagna elettorale della corrente politica veneta facente capo all'onorevole Massimo D'Alema.
Rollandin, Augusto/Ds
Proviene dalla Valle d’Aosta e dal suo partito più forte, l’Union Valdotaine. » stato presidente della giunta regionale della Valle d’Aosta: condannato in via definitiva dalla Cassazione nel 1994 a 16 mesi di reclusione, 2 milioni di multa e risarcimento dei danni alla Regione per abuso díufficio perchè favorì una ditta "amicaî nellíappalto per la costruzione del compattatore di rifiuti di Brissogne. Dalla giunta regionale fu dichiarato decaduto per decisione della Corte díappello di Torino, in quanto ineleggibile: avendo ricevuto una condanna definitiva, per legge non poteva e non può più candidarsi negli enti locali (Comuni, Province, Regioni). Ma niente paura: nel 2001 Ë stato candidato, con successo, al Senato, sotto le bandiere di Union Valdotaine, Ds e Democratici. Ora il centrosinistra lo ricandida al Senato.
Enzo Sculco/Udeur
Imputato di truffa e frode in forniture pubbliche a Crotone.
Sgarbi, Vittorio/Codacons Dc
Deputato della Repubblica, Forza Italia. Grande difensore di Craxi nel Parlamento del 1992 (allora vi era entrato come deputato liberale), è un pregiudicato: docente assenteista, ha preso lo stipendio senza andare a insegnare. Per questo Ë stato condannato in via definitiva a 6 mesi per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, cioè del ministero dei Beni culturali. Questo non ha impedito che Berlusconi lo nominasse nel suo governo sottosegratario ai Beni culturali.
In passato, candidato alle elezioni in Calabria, fu indagato (ma prosciolto) per aver avuto rapporti con uomini della 'ndrangheta. E' un collezionista di querele per diffamazione: suo pezzo forte è dare dell'assassino ai magistrati di Mani pulite, ma sa variare sul tema in modo molto creativo. Per dissidi con il ministro Urbani, Ë stato cacciato dal governo Berlusconi nel 2002, quando gli Ë stata tolta la poltrona di sottosegretario si Beni culturali. Ha poi tentato di avvicinarsi alla sinistra. Ha infine trovato ospitalità nella composita lista Codacons Dc.
Stancato, Sergio/Udeur
Ex Psi calabrese, Ë stato arrestato nel 1998 per corruzione. Ora Ë sotto processo a Paola.
Chiaramente ve ne sono altrettanti, se non di più nello schieramento del centro destra...non lo metto in dubbio, e (quindi non le POSTATE PLEASE...)
E' solo una dimostrazione che la pretesa superiorità morale della sinistra in realtà è un bluff...piccolo subdolo bluff...