AS: Famiglia, lavoro e sicurezza punti fermi del nostro programma»


di ALDO CIARAMELLA
CAMPOBASSO — «Siamo la vera destra nel centrodestra».Alessandra Mussolini parte dalla sua vera identità politica diffondendo squilli forti di tromba sui principali temi che caratterizzano la campagna elettorale di Alternativa sociale al cui interno confluiscono Forza nuova, lista Alessandra Mussolini e Fronte sociale. Ieri a Campobasso nell’incontro con i simpatizzanti del suo partito unitamente a Roberto Fiore, ha spiegato con passione e razionalità quelli che sono gli obiettivi di Alternativa sociale passando in rassegna i punti salienti del programma elettorale. Cominciando dal lavoro e dalla famiglia per finire all’accoglienza degli extracomunitari alla sicurezza, al sistema creditizio e alla democrazia paritaria: «Siamo solidali con gli italiani con quelli che non hanno un lavoro e per loro abbiamo obbligato il centrodestra a modificare la legge Biagi sul precariato - ha detto la Mussolini - Siamo per la famiglia tradizionale formata da una mamma un papà e dei figli altri aggregati non ci interessano. I Pacs sono giuridicamnete infondati. Basta veder in Spagna cosa è successo. Passata la legge i risultati parlano di uno 0,28 per cento di matrimoni gay. Lì tutto è stato fatto per accontentare alcune lobbies europee». Non ha mancato di formulare alcune osservazioni sulla legge Bossi Fini, per la Mussolini, da ritoccare: «C’è necessità di stipulare accordi bilateriali che permettano all’Italia di restituire al paese d’appartenenza detenuti extracomunitari affinchè scontino la pena con la possibilità di essere espulsi se condannati con prove di flagranza di reato». La leader di Alternativa sociale, come il segretario Fiore, hanno ribadito l’accoglienza in Italia di nazionalità che riconoscano principi di reciprocità, il no al voto agli extracomnitari e all’ingresso della Turchia in Europa, almeno la pari dignità tra italiani ed extracomunitari nell’assegnazione di lavoro, di case e di assistenza mentre hanno avanzato la proposta, in caso di successo del centrodestra, di istituire un Ministero dell’infanzia.

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