Silvio: se vota l'80% ho probabilità di vincere

[cyber81]

l Cavaliere si dice anche certo del buono stato dell'economia italiana e che un suo sondaggio dà Cdl e Unione in parità. Se il 9 e il 10 aprile prossimi, dice, "almeno l'80% degli italiani andrà a votare la Cdl avrà possibilità di vittoria".

Non era l'83 prima?

[Metapapero]

Beh, ammette implictamente che e' indietro e che la sua vittoria puo' avvenire solo a certe condizioni...
Ti sei perso il passaggio su come e' bravo a fare opposizione....

[Lollo87Lp]

Secondo i miei calcoli, gli astenuti sicuri sono un 15% circa. Poi c'è un 8% di elettorato fluttuante tra l'astensione, la scheda bianca, la scheda nulla e il voto a una delle due coalizioni.

Al netto di questi due sottoinsiemi arriviamo a un 77% circa; con questa affluenza si dovrebbe restare sui rapporti di forza ormai consolidati dei due blocchi, sul 52-47 tanto per capire.

All'aumentare dell'affluenza non aumenta necessariamente il consenso per il nano, aumentano le incognite. Perché quella parte dell'8% di fluttuanti che va a votare può scegliere all'ultimo momento da una parte o dall'altra.
Se però teniamo buono il rapporto di forza 52-47, se va a votare solo il 3% di quell'8%, e quindi si arriva a un'affluenza dell'80 per cento, e anche se ben due terzi di questo 3% va a votare per la CDL, il distacco si riduce ma non si arriva al sorpasso.
A questo si aggiunga che questo elettorato fluttuante in buona parte probabilmente non voterà e si distribuirà comunque, tendenzialmente, secondo proporzioni equilibrate al dato degli elettori che hanno già deciso.

Il tutto ovviamente tenendo presente i margini d'errore delle statistiche.

[blanco]

Secondo i miei calcoli, gli astenuti sicuri sono un 15% circa. Poi c'è un 8% di elettorato fluttuante tra l'astensione, la scheda bianca, la scheda nulla e il voto a una delle due coalizioni.

Al netto di questi due sottoinsiemi arriviamo a un 77% circa; con questa affluenza si dovrebbe restare sui rapporti di forza ormai consolidati dei due blocchi, sul 52-47 tanto per capire.

All'aumentare dell'affluenza non aumenta necessariamente il consenso per il nano, aumentano le incognite. Perché quella parte dell'8% di fluttuanti che va a votare può scegliere all'ultimo momento da una parte o dall'altra.
Se però teniamo buono il rapporto di forza 52-47, se va a votare solo il 3% di quell'8%, e quindi si arriva a un'affluenza dell'80 per cento, e anche se ben due terzi di questo 3% va a votare per la CDL, il distacco si riduce ma non si arriva al sorpasso.
A questo si aggiunga che questo elettorato fluttuante in buona parte probabilmente non voterà e si distribuirà comunque, tendenzialmente, secondo proporzioni equilibrate al dato degli elettori che hanno già deciso.

Il tutto ovviamente tenendo presente i margini d'errore delle statistiche.

io dico invece un'altra cosa anche se condivido la tua analisi ........... il Nano oggi ha citato dei dati di qualche giorno fa, quelli della Ghisleri di venerdì credo, non dati nuovi - non si può - ma neanche sensazioni ............ penso quindi che le cose non siano molto cambiate da allora ....... ho come la sensazione che il fatto delle tasse abbia reso il voto degli incerti più incerto ....... ma null'altro .....spero di NON sbagliarmi ..........

[Lollo87Lp]

io dico invece un'altra cosa anche se condivido la tua analisi ........... il Nano oggi ha citato dei dati di qualche giorno fa, quelli della Ghisleri di venerdì credo, non dati nuovi - non si può - ma neanche sensazioni ............ penso quindi che le cose non siano molto cambiate da allora ....... ho come la sensazione che il fatto delle tasse abbia reso il voto degli incerti più incerto ....... ma null'altro .....spero di NON sbagliarmi ..........

Mah, i dati su cui ho fatto la mia analisi vengono da un istituto serio e sembrano consolidati. Gli indecisi totali sono un 8%, quindi perché possa cambiare veramente il rapporto di forza deve votare ben più dell'80 per cento.

[Bertwooster1]

In condizioni normali, di questo 8% voterà un po' meno della metaà.

E in condizioni normali, si distribuirebbe più o meno nella misura degli altri "certi".

In caso di forte inversione di tendenza nell'ultima fase della campagna elettorale, si potrebbe avere una spinta del tipo 60 l cdx e 40 al csx, che, come è facile calcolare, non basterebbe a rovesciare i pronostici.

Il timore, palpabile, del csx è invece che tutti questi "indifferenti" vadano a votare.

Il che vorrebbe dire una mobilitazione inusuale, dall'esito non prevedibile. Capace, essa sì, di rovesciare i pronostici.

Resta il fatto che la cosa è estremamente improbabile. Merita ricordare che perfino nel 1976, elezioni vissute, da una parte dell'Italia, con lo spettro del "pericolo comunista", la percentuale finale di elettori risultò inferiore a quella del 1972.

[ORSOGRIGIO]

mi pare che la tendenza degli ultimi 15 anni, con poche eccezioni, sia stata ad un progressivo calo dei votanti; la drammatizzazione epocale del berlusca tende ad eccitare la paura dei cosacchi alle porte: a questo si è ridotta la politica italiana! non credo nemmeno poi che una alta affluenza favorisca il polo, ricordiamo che nel 2001 ci fu un consistente astensionismo di sinistra; io ho sempre in mente quello che successe a bologna per le elezioni comunali del 99 al ballottaggio.
va da sè che, come è tradizione nelle nostre zone, il porta a porta dell'ultima settimana servirà a svegliare anche i più pigri; stavolta non ci saranno alibi per nessuno: chi sta a casa vota per il cavaliere!

[lerimini]

Bisogna anche far notare che esiste una percentuale di elettori che rispnde ai sondaggi a casa, perchè sollecitati.
Non è detto che poi tutti i "sicuri" vadano a votare.

[Lollo87Lp]

In condizioni normali, di questo 8% voterà un po' meno della metaà.

E in condizioni normali, si distribuirebbe più o meno nella misura degli altri "certi".

In caso di forte inversione di tendenza nell'ultima fase della campagna elettorale, si potrebbe avere una spinta del tipo 60 l cdx e 40 al csx, che, come è facile calcolare, non basterebbe a rovesciare i pronostici.

Il timore, palpabile, del csx è invece che tutti questi "indifferenti" vadano a votare.

Il che vorrebbe dire una mobilitazione inusuale, dall'esito non prevedibile. Capace, essa sì, di rovesciare i pronostici.

Resta il fatto che la cosa è estremamente improbabile. Merita ricordare che perfino nel 1976, elezioni vissute, da una parte dell'Italia, con lo spettro del "pericolo comunista", la percentuale finale di elettori risultò inferiore a quella del 1972.

Allora.

Se mettiamo la metà di quell'8% va a votare (quindi affluenza attorno all'81), e si distribuisce con una proporzione simile a quella già ipotizzata di 52-47 per il csx, il risultato consolidato resta quello (sui 5 punti di margine).

Se invece va sempre a votare una metà di quest'8% (che è sul totale, non sulla base delle intenzioni di voto espresse, ovviamente, quindi anziché 4 vale 5,2 su base 100) con proporzione 70 cdx 30 csx (il che vorrebbe dire comunque un forte recupero della CDL negli ultimi giorni) il vantaggio cala e viene fuori qualcosa di simile a un 50,9-48,1 sempre a favore del centrosinistra.

Se invece vota di più della metà di quell'8%, mettiamo i due terzi, e quindi 6,9 su base 100, e si distribuiscono anche in questo caso 70% cdx 30% csx, il vantaggio si assottiglia fino a due punti: 50,5-48,5 per il centrosinistra.

Perché il centrodestra passi in vantaggio, con i dati attuali, dovrebbero andare a votare TUTTI quegli indecisi (10,4 su base 100) con una proporzione 75% cdx 25% csx, portando così il dato a un 49,6-49,4 in favore della CDL.

Ma perché questo succeda dovrebbe capitare qualcosa di molto grosso che mobiliti 4 milioni di apatici che, altrimenti, andranno a votare solo nella misura della metà; e lo faranno con proporzioni equilibrate tra i due schieramenti, confermando un distacco attorno ai 5 punti.

Spero che l'analisi sia chiara.

[Lollo87Lp]

Bisogna anche far notare che esiste una percentuale di elettori che rispnde ai sondaggi a casa, perchè sollecitati.
Non è detto che poi tutti i "sicuri" vadano a votare.

Certo, ma questi sono i limiti di sempre dei sondaggi e della statistica in genere.

Le analisi le facciamo con i dati più attendibili tra quelli di cui possiamo disporre.