Originariamente Scritto da
Ichthys
Lanci di bottiglia e cariche, tamburi e insulti.
Momenti di tensione a Genova durante la visita elettorale di Berlusconi.
Il premier è stato contestato da 600 giovani, in maggioranza studenti dei licei aderenti ai principali partiti del centro-sinistra affiancati da gruppi antagonisti e dei centri sociali. Nessun fermato ma una ragazza minorenne, colpevole di avere in mano una bandiera di Forza Italia, è rimasta ferita al volto da una manganellata.
... altro che i finocchi!
Il regime comunista avanza. Il 9 aprile FERMIAMOLO!
Allego la vera notizia, La ragazza è stata manganellata dalle forze dell'ordine e faceva parte dei contestatori e non di Forza Italia. Anche questa volta agite in malafede falsificando la realtà.
http://www.lastampa.it/redazione/cms...3386girata.asp
CRONACHE
ORE DI TENSIONE. DURANTE IL COMIZIO LA POLIZIA CARICA I DISOBBEDIENTI CHE LANCIANO BOTTIGLIE, QUINDICENNE FERITA ALLA TESTA
Il premier contestato, scontri a Genova
Un giovane contestatore urla al suo passaggio: «Viva Mangano». Il leader lo affronta: «Non permetterti, sei un coglione»
22/3/2006
Alessandra Pieracci</SPAN>
GENOVA. Una quindicenne manganellata in volto dai carabinieri, un poliziotto contuso a una mano, fioriere divelte e usate come proiettili, lanci di bottiglie, cariche e assedi, un camper elettorale danneggiato: è la cronaca della contestazione al premier Silvio Berlusconi da parte di alcune centinaia di Una quindicenne ferita
alla testa durante la manifestazione Gli incidenti davanti al Teatro
giovani, circa 600 stimati dalle forze dell’ordine nel momento più caldo degli scontri. Per il questore di Genova, Salvatore Presenti, il bilancio del servizio d’ordine è stato «più che positivo», ma questo non cancella alcuni dubbi su una situazione generale che è apparsa molto confusa.
La minorenne ferita ha passato la notte all’ospedale Galliera, nel reparto Obi, osservazione breve intensiva, dopo una Tac che non ha evidenziato fratture: la ragazza ha riportato trauma cranico e facciale e ferite che sono state suturate. La manifestazione non autorizzata, organizzata dal collettivo studentesco, ha visto concentrarsi intorno alle 17 nel centro della città, tra piazza De Ferrari, il teatro Carlo Felice, sede del meeting di Forza Italia, e via Roma, prima duecento, poi via via alcune centinaia di giovani, molti dei quali tra i 14 e i 18 anni, con folte presenze dei centri sociali Pinelli, Zapata, Terre di Nessuno, Buridda, e simpatizzanti di Rifondazione Comunista. Schierati a proteggere il teatro, al cui interno erano pigiati circa 2500 sostenitori del premier, poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa.
Rulli di tamburi e slogan al solito pittoreschi definivano «Berlusconi spacciatore di illusioni», come riportava un grande striscione davanti al teatro, o «Silvio disempatia collettiva». Alle 17 i primi scontri davanti al colonnato dell’ingresso principale del Teatro dell’Opera: un gruppo di giovani con la kefiah al collo ha tentato di sfondare il cordone di polizia per raggiungere le vetrate d’ingresso. Le forze dell’ordine hanno usato le barriere di delimitazione per respingere l’assalto, rigettando i giovani in strada. Il secondo assalto è stato tentato sul lato sinistro del porticato, ma è stato respinto con una carica.
Lanci di bottiglie, piante e cocci hanno caratterizzato i due tentativi. Il terzo, dall’altra parte, verso piazza De Ferrari, dove sostavano i camper elettorali, è stato affrontato a manganellate, ed è in questa occasione che è stata ferita la studentessa poi ricoverata. Sino alla fine del comizio, forze dell’ordine e manifestanti, ormai ridotti a circa duecento, si sono fronteggiati, finché l’uscita del pubblico non ha riacceso gli animi con insulti di «fascisti» alle persone che si allontanavano dal teatro, incanalate verso Galleria Mazzini, per evitare lo scontro diretto con i manifestanti. Una signora è stata circondata e alcuni giovani le hanno strappato dalle spalle la bandiera di Forza Italia con cui si era drappeggiata le spalle.
Mentre il gruppo residuo di manifestanti veniva lentamente respinto fino in piazza Corvetto, dove si è sciolto intorno alle 20,30, in piazza De Ferrari, davanti al Palazzo Ducale dov’era atteso per un cocktail, Berlusconi è stato apostrofato da un giovane che gli ha gridato: «Evviva Vittorio Mangano», riferendosi allo stalliere al centro delle inchieste sui processi Dell'Utri. Il premier, che aveva già imboccato lo scalone per recarsi al brindisi elettorale, ha fatto dietrofront e puntando il dito verso il contestatore, gli ha replicato a muso duro: «Tu non ti puoi permettere. Sei un coglione».
Immediate le reazioni alle contestazioni di Genova: «Voglio che la nostra campagna elettorale sia serena e deploro ogni e qualsiasi fatto di violenza, di ostilità e di insofferenza», è la dichiarazione rilasciata dal candidato premier del centrosinistra, Romano Prodi, al termine della manifestazione dell'Ulivo a Bari, in riferimento agli incidenti accaduti a Genova durante la visita del presidente del Consiglio Berlusconi. «Non conosco i particolari - ha aggiunto Prodi - e invito tutti alla serenità e alla calma. Devono essere elezioni di grande forza democratica».