USA, crescita di 19 milioni di cattolici in più rispetto agli atei

[Cuordy]

L'istruzione probabilmente rende solo più capaci di mettere in dubbio le proprie convinzioni iniziali... e quindi di abbracciare una posizione, nei confronti della religione, più consapevole e meno dettata dalle istanze sociali, sia essa cattolica, atea, fondamentalista o moderata...

Resurgens

Credo di essere pienamente d'accordo.

[Giordi]

L'istruzione probabilmente rende solo più capaci di mettere in dubbio le proprie convinzioni iniziali... e quindi di abbracciare una posizione, nei confronti della religione, più consapevole e meno dettata dalle istanze sociali, sia essa cattolica, atea, fondamentalista o moderata...

Resurgens

...giusto... la cosiddetta "mente critica"...


... ergo non è oggettivamente vero che più si studia approfonditamente e più ci si rende conto dell'inconsistenza dell'ateismo teorico...

[Giordi]

L'istruzione probabilmente rende solo più capaci di mettere in dubbio le proprie convinzioni iniziali... e quindi di abbracciare una posizione, nei confronti della religione, più consapevole e meno dettata dalle istanze sociali, sia essa cattolica, atea, fondamentalista o moderata...

Resurgens

... sicuramente l'istruzione deve aver contribuito non poco alla formazione di una mente critica... curioso che gli atei e non credenti nel 1900 (quando il livello di istruzione era in percentuale molto basso) sembra fossero solo 3.250.000 (pari allo 0,20% della popolazione mondiale), nel 2000 (dopo 100 anni di aumento del livello di istruzione e di alfabetizzazione) pare siano saliti a 918.248.000 (pari al 15,17% della popolazione mondiale)... non pensi anche tu che ci sia una relazione tra i due dati...?

Indiocesi.it - La realtà socioreligiosa del nostro tempo

[Cuordy]

...giusto... la cosiddetta "mente critica"...


... ergo non è oggettivamente vero che più si studia approfonditamente e più ci si rende conto dell'inconsistenza dell'ateismo teorico...

Ovvio che non si sta parlando di una regola. Se fosse una regola quella che una persona colta e intelligente sia una persona che capisce qual è la Verità, avremmmo un mondo diviso in due: da una parte ci sarebbero le persone inclite e intelligenti che credono fermamente in qualcosa; dall'altra avremmo persone stupide e incolte, che non sanno che pesci piagliare. Mentre invece non è così.
Io stavo ipotizzando una regola molto generale. Ma forse parlo troppo per esperienza personale, visto che più studio e più mi rendo conto di quando "l'ateismo teorico" (ed anche l'agnosticismo) sia inconsistente.

[Cuordy]

... sicuramente l'istruzione deve aver contribuito non poco alla formazione di una mente critica... curioso che gli atei e non credenti nel 1900 (quando il livello di istruzione era in percentuale molto basso) sembra fossero solo 3.250.000 (pari allo 0,20% della popolazione mondiale), nel 2000 (dopo 100 anni di aumento del livello di istruzione e di alfabetizzazione) pare siano saliti a 918.248.000 (pari al 15,17% della popolazione mondiale)... non pensi anche tu che ci sia una relazione tra i due dati...?

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Tu non pensi che questi dati possano essere messi in relazione con l'aumento del numero dei suicidi?

[Giordi]

Tu non pensi che questi dati possano essere messi in relazione con l'aumento del numero dei suicidi?

... perchè scusa dal 1900 al 2000 c'è stato un aumento del numero di suicidi? :mmm:

[Giordi]

Ovvio che non si sta parlando di una regola. Se fosse una regola quella che una persona colta e intelligente sia una persona che capisce qual è la Verità, avremmmo un mondo diviso in due: da una parte ci sarebbero le persone inclite e intelligenti che credono fermamente in qualcosa; dall'altra avremmo persone stupide e incolte, che non sanno che pesci piagliare. Mentre invece non è così.
Io stavo ipotizzando una regola molto generale. Ma forse parlo troppo per esperienza personale, visto che più studio e più mi rendo conto di quando "l'ateismo teorico" (ed anche l'agnosticismo) sia inconsistente.

... è il pensiero umano che essendo limitato rimane e rimarrà cmq "inconsistente"... solo nel momento in cui si ammetterà che il pensiero umano non ha limiti, allora si potrà accettare la "consistenza" del pensiero umano, sia che provenga dalla mente di un credente, sia che provenga da quella di un non-credente... hefico: ... ma il pericolo di accettare l'illimitezza del pensiero umano, ha il pericoloso risvolto della medaglia... e cioè che il pensiero umano essendo illimitato può competere con quello di un dio onnipotente...

[Cuordy]

... perchè scusa dal 1900 al 2000 c'è stato un aumento del numero di suicidi? :mmm:

Pare di sì.

[Resurgens]

... sicuramente l'istruzione deve aver contribuito non poco alla formazione di una mente critica... curioso che gli atei e non credenti nel 1900 (quando il livello di istruzione era in percentuale molto basso) sembra fossero solo 3.250.000 (pari allo 0,20% della popolazione mondiale), nel 2000 (dopo 100 anni di aumento del livello di istruzione e di alfabetizzazione) pare siano saliti a 918.248.000 (pari al 15,17% della popolazione mondiale)... non pensi anche tu che ci sia una relazione tra i due dati...?

Indiocesi.it - La realtà socioreligiosa del nostro tempo

Chiaramente una correlazione sì, ma non si tratta certo di una causalità diretta, poiché sono anche aumentati gli attentati suicidi (non ho dati a disposizione ma immagino che i kamikaze dell'inizio del XX secolo fossero molti meno di quelli attuali...), quindi le variabili da prendere in considerazioni sono molte di più che il livello di istruzione.

Per la mia esperienza personale poi sono d'accordo con te, perché specularmente a quanto dice Cuordileone più studio e rifletto e più mi rendo conto che il dio proposto dai monoteismi sia funzionale ai monoteismi stessi, ma ovviamente non è da una singola esperienza che si può trarre una legge sociologica...

Resurgens

[Cuordy]

...questo sopra è il documento da te linkato, nel quale si può leggere che tra il 1990 e il 2008 l'aumento del numero di cattolici negli USA è stato del 24% heficoda 46.004 a 57.199) mentre l'aumento del numero degli atei + agnostici (nel 1990 erano conteggiati insieme) è stato del 204%...

Adesso non ho tempo di approfondire i dati, ma se la tua correzione fosse giusta non cambierebbe di molto la ragionevolezza del mio stupore.

... inoltre sarebbe interessante capire cosa si intende per No-religion... visto che tale categoria sembra essere composta da atei, da agnostici... ma non solo... chi sono gli altri? :mmm:

Non mi pare che sia così, altrimenti chi ha composto quello studio non avrebbe usato separatamente la voce "atei".

Inoltre devi sapere che in passato con il termine "ateo", i fedeli di una certa religione semplicemente indicavano, spregiativamente, gli appartenenti a religioni o fedi diverse dalla propria. Ad esempio i fedeli della religione romana chiamavano atei i cristiani.

Quindi, come vedi, con i tuoi giochini dialettici da quattro soldi si potrebbe sostenere tutto e il contrario di tutto. Peccato che chiunque può arrivare a capire cosa intendono gli autori di questo studio con il termine "atei" e con il termine "No-religion". Ma non credo ci sia bisogno di scomodare qualcuno, visto che possiamo facilmente arrivarci anche da noi soli.