L'Annunziata incalza anche Prodi
Lui s'arrabbia: "Ma non me ne vado"

ROMA - "Professor Prodi, lei ha una casa?". "Sì, una a Bologna e una a Bruxelles più un nono di una casa di campagna". "Quanto vale quella di Bologna?". "Beh, 600-650 mila euro". "E quanto paga di Ici?". "Non lo so, se avessi saputo le avrei portato la bolletta...". Comincia con questo scambio di battute l'intervista di Lucia Annunziata a Romano Prodi per la trasmissione 'In mezz'orà.

Prodi ha ammesso che da parte del centrosinistra può esserci stato "non uno sbaglio ma un errore di comunicazione" sulle tasse, aggiungendo che che sia lui che Bertinotti hanno dato risposte "d'istinto" con cifre affrettate sulle possibili soglie oltre le quali far scattare la tassa di successione. "Ma ora - ribadisce - c'è un'intesa di tutta l'Unione nel dire che l'imposta verrà applicata solo alle fortune di alcuni milioni di euro". Patrimoni talmente grossi che quell'imposta "io stesso sono ben lontano dal dover pagare".

"Lei, d'istinto - incalza la Annunziata - aveva detto una soglia di 250 mila euro oltre la quale sarebbe scattata l'imposta di successione. Sa che casa si compra con 250 mila euro?". E il professore, pronto: "Una casa di 80 metri quadri in periferia".

A un certo punto, Prodi, dice alla Annunziata: "Adesso io voglio rispondere con quello che è il programma definito con l'accordo di tutti". Ma la Annunziata lo blocca: "Deve rispondere anche alle mie domande, però". E il professore: "D'accordo, non vado via, io", alludendo a quello che fece nella stessa trasmissione, qualche settimana fa, Silvio Berlusconi. E la Annunziata lo incalza parecchio: come quando lo invita ad essere "meno vago" sul suo programma di lotta all'evasione fiscale e gli chiede più volte, mentre il professore si intrattiene sulla situazione francese, cosa intende fare sulla legge Biagi.

Un'insistenza che ha in qualche caso reso il clima più teso; forse è anche per questo che, alla fine della registrazione, Prodi si è alzato avviandosi verso l'uscita dello studio quasi dimenticando di salutare la conduttrice e la redazione. Un saluto che poi comunque c'è stato.

(2 aprile 2006)

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