Lombardo "Nessun voto meridionale andrà alla Lega Nord"

Questa sera, alle 19, in piazza Ferrarese comizio del Movimento per l'Autonomia con la partecipazione del'ex ministro Calderoli "L'accordo con la Lega Nord era l'unico possibile perché conviene a noi: perché ciascuno è padrone a casa sua. Noi al Sud, loro al Nord. Questo ha consentito di candidare pugliesi in Puglia, siciliani in Sicilia, calabresi in Calabria e così via, in Campania, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Sardegna. Quindi non un nostro voto andrà alla Lega". E' stato franco questa mattina il leader nazionale del Movimento per l'Autonomia, Raffaele Lombardo, che questa sera, alle 19, sarà sul palco (piazza San Ferdinando) con il segretario nazionale della Lega Nord, Roberto Calderoli. Il vice presidente nazionale del MpA, Gigi Loperfido, è anche più franco: "Avremmo potuto invitare i due ministri leghisti Roberto Maroni o Roberto Castelli. Ma da buoni giocatori di carte abbiamo voluto, come si dice 'spaccare' e abbiamo voluto portare in piazza a Bari l'esponente più chiacchierato della Lega, che, poi, è quello che più di ogni altro nel suo partito ha fortemente voluto l'accordo con il MpA. E questa sera in piazza a Bari verrà a dire ai meridionali che molte cose dette dalla Lega non sono vere". Poi, ha ripreso la parola Lombardo per sostenere, sempre molto francamente, che l'accordo con la Lega è stato fatto anche: "Perché condividiamo un terzo del simbolo e non abbiamo avuto bisogno di raccogliere le firme. Se ci fossimo alleati a partiti nazionali non avremmo avuto né pezzetti di simbolo, né candidati. Saremmo scomparsi. Non ci sarebbe stato un partito dei meridionali nel Parlamento, capaci di rappresentarci e di "menare le mani" se serve, per evitare il destino della marginalità e del declino. Col voto del 9 e 10 aprile invece, questo partito ci sarà e non dovrà rendere conto ai padroni di Roma (di Bologna, di Torino, di Milano), ma ai propri elettori". Una necessità elettorale, insomma, prima di tutto, per questo Lombardo ha aggiunto: "Questa legge elettorale è una vergogna e ci batteremo per cambiarla. Sta producendo una campagna elettorale asfittica e la gente non può votare per i suoi candidati, bensì per i feudatari dei partiti; la politica è ridotta ad un teatrino con i vari Luxuria e par-condicio. Al MpA va riconosciuto il merito di aver riportato la questione meridionale nel dibattito politico, con la vergognosa carenza di infrastrutture che da secoli siamo costretti a subire. Siamo con la Lega nella coalizione di Berlusconi", ha, poi, ribadito, "perché ha collocato il Sud al 2° punto dei 10 del suo programma di governo, è intervenuto sul Parlamento Europeo per la fiscalità di vantaggio, ha anticipato i tempi per la Banca del Sud, ci ha fatto ottenere il condono agricolo e la prossima settimana il decreto per i lavoratori pugliesi delle Ccr"