Originariamente Scritto da
salerno69
Domanda per domanda
Inizio a sorpresa. La prima domanda di Marcello Sorgi è sulla pena di morte e sulla sicurezza. Si parla della tragica morte del bambino di Parma, insomma. Per Berlusconi è l'occasione per attaccare Rutelli, la sua «ignobile strumentalizzazione della vicenda» contro il Governo, e dire: «Basta sconti di pena». Prodi chiede «una giustizia rapida ed efficiente» e ricorda: «Pena di morte è fuori dalla nostra cultura».
Ma fra i due contendenti, almeno nei primi minuti, non c'è scontro. Atmosfera sospesa, drole de guerre resa ancora più evidente dalla seconda domanda di Roberto Napoletano? «È stata una campagna elettorale molto dura. Avete qualcosa di cui scusarvi l'un l'altro?».
Prodi soft chiede «serenità» e dice: «Avremmo dovuto ascoltare di più le nostre mogli». Affondo nascosto dietro un sorriso: «Credo che se l'Italia fosse guidata dalle donne sarebbe forse un Paese con più saggezza»». Berlusconi non si tiene e scarica tutta la colpa sulla sinistra, contro i politici che distribuiscono i giornali della sinistra nelle piazze di Roma (l'Unità, ma non lo dice), contro il film orribili della sinistra (Il caimano, ma non lo dice), la magistratura ad orologeria della sinistra Al candidato dell'Unione scappa da ridere: «Non potrei neanche fare l'elenco degli insulti che mi sono arrivati. Alcuni sono anche divertenti: coniglio... poveraccio...» Poi serio: «Se facciamo così gli italiani spengono la televisione. Parliamo del futuro e delle nostre proposte».
Fine della calma apparente. Ostilità aperte. Anche perché la terza domanda è sulle tasse. La tassa di successione? «Solo oltre parecchi milioni di euro. Non si può mistificare quello che uno dice. Gli italiani si possono fidare della mia parola», dice Prodi. «La sinistra, e in particolare quella massimalista propone di rendere uguali il figlio del professionista e il figlio dell'operaio - attacca Berlusconi - Vuole togliere al ceto medio e dare alla classe operaia».
Lo scontro si sposta sui conti dello Stato. Tira una brutta aria: il premier interrompe due volte il suo avversario. Prodi lo zittisce: «La prego di avere rispetto. Io non l'ho mai interrotta». Vespa è costretto a dargli ragione. E qui Berlusconi perde definitivamente il controllo dei nervi. Alla domanda successiva di Sorgi - aborto, Chiesa, famiglia - rifiuta il terreno del dibattito (a lui favorevole, in teoria) e fa una sparata contro le mistificazioni della sinistra:«Io non posso portare rispetto a chi ci accusa di delinquenza politica e a chi continua a diffamare l'Italia all'estero». Prodi ringrazia: «Vorrei rispondere alla domanda, siamo qui per questo». E promette: 200 euro per bimbo fino ai 18 anni.
Nuovo scontro sull'evasione. Berlusconi: «È aumentata, ma il problema non si risolve con le manette». Prodi: «Non voglio manette ma rispetto della legge. Con questa evasione non siamo un paese civile: punto a recuperarne un terzo. Non serve aumentare le tasse, basta farle pagare».
La sfida prosegue su scuola, mezzogiorno. Senza particolari sussulti. Prodi a scuoterla: «Berlusconi si attacca ai numeri come gli ubriachi al lampione». Berlusconi lo interrompe e incita Vespa: «Lei è il moderatore, allora lo moderi. Questo non lo accetto». Prodi non si agita: «Era una citazione da Shaw». Il premier: «Allora ricambio: Prodi sembra un curato ma è l'utile idiota dei partiti comunisti».
Per il premier Prodi nel prossimo Parlamento potrà contare solo su 5 deputati, i suoi fedelissimi. Lui replica: «Ne avrò 340». Ovvero tutta la coalizione vincente. E spiega: «Io alle primarie ho avuto 4 milioni di voti e la gente è venuta a pagare per votare, lei non si è mai, mai, mai attentato a presentarsi davanti al popolo in questo modo: questa è la democrazia, è una bella differenza e ci tengo a farla vedere». Il leader del centrosinistra ostenta pacatezza: «Io ho un carattere da curato bonario, non ho un sistema nervoso complicato...».
Berlusconi prova a mettere a segno dei colpi, ricordando anche i suoi punti deboli nel primo duello. Le donne ad esempio. Dice che avrà otto ministri e un vicepremier donna. Alla domanda di Prodi su come riuscirà a fare investimenti per 35 miliardi di euro, però, replica: te lo spiego dopo.
Appelli finali. Prodi punta ancora sull'unità: «I cinque anni della Cdl ci lasciano un Paese diviso. E un Paese diviso non può vincere le sfide di questo mondo». Berlusconi l'attacco alla sinistra. Bugie senza replica: vogliono aumentare le tasse su donazioni, successioni, Bot, Cct, casa. E chiude con il botto: «Noi aboliremo l'ici sulla prima casa. sì, avete sentito bene, è una scelta coraggiosa: aboliremo l'ici sulla prima casa, anche sulla vostra».. Chi gli crederà?