FABBISOGNO MARZO: 15,7 MLD, PRIMI 3 MESI 2006 26,3 MLD

ROMA - A marzo il fabbisogno è risultato pari a 15.700 milioni di euro a fronte di un disavanzo di 17.939 milioni dello stesso mese del 2005. Nei primi tre mesi dell'anno il disavanzo è stato paria 26.300 milioni contro i 26.585 dello stesso periodo dello scorso anno. Lo ha reso noto il Tesoro.

Il fabbisogno nel mese di marzo ha registrato una diminuzione rispetto all'anno precedente perché "sconta una minore spesa da parte degli enti decentrati, un minore onere per interessi sui titoli di stato, il venir meno dell'operazione di indebitamento realizzata da Infrastrutture Spa per il finanziamento del sistema alta velocità/alta capacità". Lo rende noto il Tesoro che aggiunge che "dal lato delle entrate si registra, inoltre, un incremento degli introiti Ire".

l ministero dell'Economia sottolinea che "a partire dal presente comunicato il saldo del settore statale viene indicato tenendo conto delle revisioni apportate secondo criteri condivisi con Banca d'Italia e Istat, che riguardano le seguenti componenti: variazione delle disponibilità dell'Unione europea detenute presso la Tesoreria dello Stato: la giacenza sul conto di Tesoreria intestato all'Unione europea, infatti, rappresenta una passività dello Stato, secondo le regole del Sec 95; stima della variazione delle giacenze dei correnti postali depositati nella Tesoreria statale intestati a Poste SpA e ad altri soggetti privati".

NIENTE BOLLA IMMOBILIARE, IL 38% COMPRA CASA IN CONTANTI
Non ci sarà lo sboom del mercato immobiliare, il valore degli immobili si manterrà stabile nella media, "con qualcosa in più, qualcosa in meno dell'inflazione", il volume delle compravendite tenderà a rallentare portandosi a circa 600.000 operazioni, sui livelli di 6-7 anni fa.

Lo dice il Censis che ha presentato il 7/o rapporto sulla casa. Rilevante la quota di chi compra casa in contanti, senza ricorrere ad alcuna forma di prestito, pari al 38% dei nuovi proprietari, oltre tre milioni in più dal 2001 al 2005: la quota di coloro che sono proprietari dell'appartamento in cui abitano sale così all' 87,1%.

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