L'allora conte - poi principe - di Bismarck fu il protagonista principale dell'unificazione della cosiddetta "Piccola Germania": essa si realizzò dal 1866 (battaglia di Sadowa) al 1871 (incoronazione del Kaiser nella persona del Re di Prussia). Essa, prima ancora che contro la Francia, fu una campagna diretta a smantellare la potenza asburgica (e austroungarica, dal 1867) e fu l'ambito della principale svolta politica del cancelliere prussiano, che prima del 1850 circa era a favore di un'alleanza il più possibile stretta con l'Impero Asburgico.
Ora, con il senno di poi, se si fosse realizzata una Grande Germania (per come la si intendeva allora, e cioè il Deutsches Kaiserreich più la "controparte" di Vienna) si sarebbe formato un blocco di potenza a dir poco mostruoso nella zona mitteleuropea.
La politica della nazionalità avrebbe potuto avere un corso differente, in quanto la popolazione tedesca in questa ipotetica situazione si sarebbe trovata in posizione egemone e quindi più agevolmente portata a concedere la giusta autonomia alle altre popolazioni... e a cedere all'Italia il rimanente pezzo di terre irredente.
Questo grande impero, mitteleuropeo, avrebbe di sicuro assorbito, quanto meno in una posizione di stato satellite, il mondo balcanico e forse anche la penisola italiana.
Forse non è azzardato ritenere nemmeno che sarebbe stato l'embrione della "nostra" Europa.