Ecco siamo alle solite, la solita sinistra tiritera già sentita dalla bocca dell’Ing. De Benedetti sul presidente Bush e ripetuta ieri da Mortazza: noi uniamo voi dividete.
Buffo, una nazione sarebbe unita solo se governata da chi la nega per principio: dai marxisti rococò, dai residuati bellici di quell’internazionalismo proletario oggi pudicamente chiamato multiculturalismo.
La cosa non manca di un suo fondamento, il marxistume non ha Patria ma solo partito e quando il partito non ha il potere nulla gl’importa della Patria.
La persona per bene, invece, ha una fiducia salda quanto irragionevole nelle Istituzioni chiunque le occupi; crede nel proprio Paese a prescindere da chi lo governa.
Alla luce di ciò l’enunciato d’apertura si può tradurre così: se vincete voi non ne siete degni, non vi legittimiamo, vi boicottiamo, ci consideriamo separati in casa, vi odieremo d’un odio cosi profondo da preferire vedere il Paese perire che fiorire sotto il vostro Governo.
Se vinciamo noi, voi gonzi starete buoni per carità di Patria.
La prova? Nessuna persona per bene avrebbe festeggerebbe l’abbattimento d’un cacciabombardiere dell’AMI mandato da D’Alema sul Kosovo, loro invece vogliono 1000 Nassiria (se per Nassiria però s’intende la vittoriosa battaglia dei ponti, posso anche essere d’accordo).
Professor Mortazza, non tema, nella malaugurata ipotesi dovesse vincere non giocheremo al massacro solo per dire che Lei non sa governare, tanto é palese che Lei non sa governare.
Se dovesse vincere non la odieremo al punto da tirarLe trepiedi od altri oggetti contundenti, l’odio può forse essere catalizzato da una persona tanto intelligente quanto antipatica come D’Alema, ma per un presuntuoso minus habens non si va oltre il disprezzo.
Sentimento che riserviamo a quella mezza Italia che ha così poca stima di se stessa da volersi affidare ad un galoppino della prima repubblica che fece carriera (come usava allora) dimostrando di essere al di sotto delle parti, palesemente inadatto al proprio ruolo così da non poter far ombra ai suoi patroni.
Disprezziamo quella mezza Italia che accetta e quindi si mette al livello di Caruso e Casarin.
Disprezziamo quella mezza Italia che con Mastella ed Agazio Lojero spera di fare del Sud la California (però Bassolino in qualche modo c’è riuscito, le baby gangs della sua Campania ormai nulla hanno da invidiare a quelle di Los Angeles).
Disprezziamo quella mezza Italia così presuntuosamente ignorante da permettere al Perito (scuole serali) Bertinotti di pontificare, novello Hegel coll’erre moscia, sui massimi sistemi.
Disprezziamo quella mezza Italia birignao che non ha mai letto Omero, ma ha visto tutti i film di Moretti e Mazzacurati.
Disprezziamo quella mezza Italia multiculturalchic che non sa interpretare gli affreschi di Giotto agli Scrovegni, ma dialoga con gli esegeti del corano.
Disprezziamo quella mezza Italia d’abbiettori che odiano la guerra ma amano le molotov
Dovesse vincere Lei Prof. Mortazza non s’illuda non unificherà l’Italia, la gente per bene non affonda la nave per affogare il capitano, tira diritto per la sua strada, ma non avrà certo afflati di fraternità per il fango che La vota.