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yurj
Thaksin Shinawatra travolto dal partito del non voto e dal boicottaggio
elettorale dell'opposizione. Il suo vice primo ministro ad interim
Thailandia, il premier-tycoon lascia
"Via dalla politica, mi riposo"
Thailandia, il premier-tycoon lascia
"Via dalla politica, mi riposo"
BANGKOK - Il primo ministro thailandese Thaksin Shinawatra, duramente contestato dall'opposizione, si è dimesso oggi nominando premier ad interim il suo vice Chidchai Vanasathidya.
Il premier uscente, che ha appena vinto le elezioni anticipate, boicottate massicciamente dai tre grandi partiti dell'opposizione, si ritira dalla politica per "riposarsi", ha fatto sapere un portavoce del governo, Surapong Suebwonglee.
Nel frattempo il vice primo ministro Chidchai, responsabile per la sicurezza nel sud, tormentato dal separatismo islamico, governerà al suo posto. Il primo ministro si prenderà un riposo fino a quando non verrà scelto dal re Bhumidol Adulyadejs, rispettato sovrano che quest'anno compie 60 anni di regno.
Thaksin sconta la vittoria che partito fantasma degli astenuti ha raccolto un voto di protesta di inattesa consistenza domenica scorsa. Per il boicottaggio deciso dall'opposizione, il Thai Rak Thai del primo ministro si è ritrovato ad essere il partito unico in gran parte dei 400 collegi. Per gli elettori del paese asiatico l'unico modo di esprimere il proprio dissenso era quello di barrare sulla scheda la apposita casella "Non voto".
Come era logico, il Thai Rak Thai non poteva che vincerla questa corsa in solitario che assomigliava più a un referendum sul premier che a un'elezione.
Secondo risultati ancora parziali, ha ottenuto il 54 per cento dei suffragi ma sono stati circa 10 milioni, pari al 40 per cento, gli elettori che hanno messo la croce sul partito dell'astensione. Forse troppi anche per l'ex magnate della tv entrato in politica cinque anni fa per risollevare le sorti dell'azienda Thailandia e della sua fragile democrazia.
Le elezioni erano state indette con tre anni di anticipo da Thaksin Shinawatra nella speranza di fermare una dura campagna promossa contro di lui dall'opposizione, che lo accusa di malgoverno, di corruzione e di avere usato metodi da dittatore. Da quando nel 2001 l'ex magnate delle telecomunicazioni è arrivato al potere è stato al centro di parecchie polemiche.
Quella che più ha fatto scandalo è la vendita per 1,9 miliardi di dollari della Shin Corp., l'azienda da lui fondata, a una società di Singapore.
Lo scorso anno, inoltre, era stato al centro di una sorta di "caso Santoro" quando aveva fatto allontanare dalla Tv pubblica Sondhi Limthingkul, un conduttore un tempo suo amico poi accusato di faziosità contro il governo.
La vicenda si è rivelata un boomerang. E' proprio dal giornalista silurato, infatti, che è partita la campagna contro il premier, sfociata poi nelle manifestazioni di piazza che lo scorso mese hanno portato nella capitale Bangkok oltre 100 mila manifestanti in un solo giorno.
(5 aprile 2006)
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Riposo