UDC: unione dei comunisti

[alexeievic]

Per me i ragazzi sono in gamba... ma che fi fanno dietro al bancone di un bar???

[LucaBI]

D'altra parte, tutti noi viviamo in questa società. Per cui è logico che tutti contribuiamo a sceglierne le guide politiche (salvo eccezioni stabilite dalla legge).
E poi se si mettesse qualche filtro sul diritto di voto, poi qualcuno troverebbe il modo di taroccarlo. Per cui, nel dubbio, è meglio che votino tutti. La maggioranza, se lo ritiene, può riformare la scuola (leggi: educazione civica) in modo da far crescere una nuova generazione più consapevole e meno ignorante.

eh lo so però una storia così è deprimente!!!anche se l'avesse detto uno di sinistra!!!

[Curioso]

eh, che bello, l'educazione data in mano a sconosciuti ideologizzati che obbediscono allo Stato. E cosa insegneresti in questa educazione civica?
Sei sicuro che i tuoi valori siano così universali che è legittimo che invece della famiglia sia uno sconosciuto a insegnarli ai ragazzi, e proprio quei valori, non sei per il relativismo ora?
Il popolo che vota cdx, il popolo conservatore, comununqe maggioritario in Italia perchè comprende la piccola parte di coloro che votano csx solo per antipatia del Berlusca, ma che è culturalmente conservatore, questo popolo non è fatto di avventori del bar qualunquisti, ma di gente che ha una precisa identità, che non viene dalla Tv, ma dalla vita reale e dall'esperienza.

Ti informo che, anni fa, l'educazione civica ERA materia di scuola: conservo ancora un bel libro della scuola media, mai usato, in cui si parlava dell'ordinamento dello stato, dei diritti e dei doveri dei cittadini e della storia dei partiti allora presenti in parlamento.

Ricordo di averlo letto avidamente e di essermi chiesto come mai quella materia così interessante non si studiasse per niente: la prof. di italiano mi disse che le ore non bastavano per tutto il programma, dunque doveva scegliere.

Per questo credo di averti già risposto, almeno tra le righe, se hai letto bene. In caso contrario, ben volentieri ti preciserò la mia opinione a riguardo.

[Malgascio]

Io ci ho messo un po' ad accettarlo, ma esiste uno zoccolo duro (direi circa il 20%) che e' contro: contro i sindacati, i comunisti eccc. Perche' si sentono vittimeper qualche torto reale o immaginario, o semplicemente si autoidentificano nel B. E' un blocco assolutamente trasversale che e' con il B. a prescindere, perche' il B e' uno di loro e loro con istinto animale lo riconoscono come mebro del gruppo. Esistono e non ci si puo' fare niente. Probabilmente con la sconfitta del B. questo blocco si sfaldera' definitivamente, da un punto di vista elettorale, non certo da quello sociale

Beh, certo, i buzzurri cafoni esisteranno sempre.

[Iannis]

Io non parlerei di propaganda, quanto piuttosto di portafogli: i ventenni, che lavorino o no, stanno pagando la politica del governo; i trentenni probabilmente meno.

Ma aspettiamo le elezioni. Poi ragioneremo sui flussie sulla ripartizione del voto per fasce d'età.

Fino a 25 anni non pagano niente perchè studiano. Poi si fanno i loro 2-3 anni di gavetta in cui si lamentano ma in cui al centro della vita stanno altre cose, prima di tutto la vita privata, quella sì più precaria e vero motivo, nascosto, di disagio, e poi trovano il lavoro definitivo.
Certo, mentre studiano immaginano che tutto debba essere rosa e fiori e che le cose siano semplici, il giusto (Gino Strada, la bandiera arcobaleno, il locale di sinistra che deve stare aperto la notte anche se fa casino, la canna libera) e lo sbagliato (Bush, Berlusconi, l'azienda che vuole finanziare l'università ma così "la privatizza", ecc). L'anno scorso un volantino dlela mia università diceva che un povero studente 22enne ha bisogno di un affitto popolare e di un reddito di base perchè la vita è dura, pensa che solo per uscire durante la setttimana e stare con gli amici servono minimo 30€, poverino, io mai più di 15€ ho speso, poi certo si comprano la canna, e il viaggio ad amsterdam se lo pagano e non si lamentano.
e poi, dulcis in fundo, vogliono che la loro "utilissimae per la società e per sè, laurea in "scienze della comunicazione" o in "lettere" sfoci in un posto a tempo indeterminato, altrimenti il sistema "è marcio".
Ci dovrebbe essere educazione civica, certo, nei campi a raccogliere patate, come fanno i miei due amici cechi e in genere i ragazzi dell'Est d'estate per guadagnare un po' di soldi, che cominciano a lavorare mentre fanno l'università e ora ridono dei ragazzi francesi che sono gli unici peggio degli italiani.

[Curioso]

Per me i ragazzi sono in gamba... ma che fi fanno dietro al bancone di un bar???

Lavorano.....perchè, vorresti farli arruolare dal motore azzurro?

[Iannis]

Ti informo che, anni fa, l'educazione civica ERA materia di scuola: conservo ancora un bel libro della scuola media, mai usato, in cui si parlava dell'ordinamento dello stato, dei diritti e dei doveri dei cittadini e della storia dei partiti allora presenti in parlamento.

Ricordo di averlo letto avidamente e di essermi chiesto come mai quella materia così interessante non si studiasse per niente: la prof. di italiano mi disse che le ore non bastavano per tutto il programma, dunque doveva scegliere.

Per questo credo di averti già risposto, almeno tra le righe, se hai letto bene. In caso contrario, ben volentieri ti preciserò la mia opinione a riguardo.

Anche io l'ho fatta, mi piaceva perchè interessandomi già allora di politica andavo bene senza studiare. Spiegava come erano le istituzioni e anche un po', almeno io lo feci, cosa sono debito e deficit. Non era un insegnamento moralista come temo potrebbe fare un Prodi.

[Curioso]

Fino a 25 anni non pagano niente perchè studiano. ...

Quelli che lo fanno. Mica tutti. Anzi, giurerei che non sono nemmeno la maggioranza.

[Metapapero]

Beh, certo, i buzzurri cafoni esisteranno sempre.

secondo me non si possono liquidare cosi'...

sono un gruppo sociale, che ci piaccia o meno, sul quale il B. ha costruito le sue fortune elettorali

[soulnrgizer]

Fino a 25 anni non pagano niente perchè studiano. Poi si fanno i loro 2-3 anni di gavetta in cui si lamentano ma in cui al centro della vita stanno altre cose, prima di tutto la vita privata, quella sì più precaria e vero motivo, nascosto, di disagio, e poi trovano il lavoro definitivo.
Certo, mentre studiano immaginano che tutto debba essere rosa e fiori e che le cose siano semplici, il giusto (Gino Strada, la bandiera arcobaleno, il locale di sinistra che deve stare aperto la notte anche se fa casino, la canna libera) e lo sbagliato (Bush, Berlusconi, l'azienda che vuole finanziare l'università ma così "la privatizza", ecc). L'anno scorso un volantino dlela mia università diceva che un povero studente 22enne ha bisogno di un affitto popolare e di un reddito di base perchè la vita è dura, pensa che solo per uscire durante la setttimana e stare con gli amici servono minimo 30€, poverino, io mai più di 15€ ho speso, poi certo si comprano la canna, e il viaggio ad amsterdam se lo pagano e non si lamentano.
e poi, dulcis in fundo, vogliono che la loro "utilissimae per la società e per sè, laurea in "scienze della comunicazione" o in "lettere" sfoci in un posto a tempo indeterminato, altrimenti il sistema "è marcio".
Ci dovrebbe essere educazione civica, certo, nei campi a raccogliere patate, come fanno i miei due amici cechi e in genere i ragazzi dell'Est d'estate per guadagnare un po' di soldi, che cominciano a lavorare mentre fanno l'università e ora ridono dei ragazzi francesi che sono gli unici peggio degli italiani.

Quindi tutti i < 25 anni sono dei sinistrini da centro sociale che vanno solo a lettere mentre invece io che sono sempre < 25, faccio ingegneria informatica e ieri ho scoperto di essere un coglione non esisto nella tua acutissima indagine sociologica.