User Tag List

Risultati da 1 a 4 di 4
  1. #1
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,901
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,893
    Mentioned
    139 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Calabria: sopravvive coi soldi del Nord ma importa mano d’opera

    Calabria: sopravvive coi soldi del Nord ma importa mano d’opera
    di Gilberto Oneto

    Per secoli le Calabrie erano due, Citra e Ultra. Da 150 anni la regione è tornata a essere singolare, in tutti i sensi. In questi giorni è alla ribalta per i fatti di Rosarno, cittadina commissariata per infiltrazioni malavitose, dove si sono verificati scontri fra energumeni indigeni e immigrati.
    Ci sono parecchie singolarità. È singolare che una regione che la statistica descrive come miserevole possa permettersi di importare mano d’opera come le società opulente. Nel terzo trimestre del 2009 aveva un tasso di disoccupazione dell’11,3%, contro il 7,3% nazionale e il 3% del virtuoso Trentino. È singolare che denunci un reddito da terzo mondo (13.271 euro pro capite, contro i 17.640 nazionali e i 21.486 della Lombardia), un’Iva pro capite di 98 euro (1.209 in Italia e 3.128 nel Lazio), imposte sulla casa di 237 euro a testa (439 in Italia e 658 in Val d’Aosta), 21 abbonamenti alla Rai ogni 100 abitanti (28 come media nazionale e 37 in Liguria). Ha il 20,15% dei Comuni in dissesto economico (contro il 5,32% d’Italia e lo zero di Aosta, Trentino e Friuli, e lo 0,9 della Lombardia): roba da allungare la mano per un baksheesh e non da importare mano d’opera.
    E infatti lo Stato aiuta generosamente con posti e quattrini: il 6,7% degli abitanti ha un pubblico impiego (5,7% in media, 4,3% in Lombardia), c’è un rapporto fra lavoratori pubblici e privati del 22,2% (14,8% di media e 9,6% in Lombardia), ci sono 467 lavoratori «socialmente utili» (246 in Italia, 11 in Trentino) e 107,4 impiegati nel servizio civile ogni 100mila abitanti (73,9 in Italia, 21,6 in Val d’Aosta). La Calabria riceve 281 euro per abitante come trasferimento regionale (211 nazionali e 167 al Veneto), 499 euro per incentivi alle imprese (189 e 77 alle Marche) e alla fine si trova con un «residuo fiscale» di 3.473 euro sempre pro capite (contro una media di 266, e un residuo negativo di 3.292 in Lombardia), cioè ogni lombardo riceve 3.292 euro in meno di quel che ha dato, e ogni calabrese 3.473 in più, bambini e mafiosi compresi.
    È singolare che non sia un orologio svizzero: la spesa pro capite per il funzionamento della Regione è di 265 euro (143 in media per le regioni ordinarie e 91 in Lombardia).
    Oppure si tratta di sfiga: ha 119,5 invalidi civili ogni mille abitanti (82,8 in Italia, 54,8 in Lombardia). È anche singolare che non servano a molto neppure le iniziative di «economia creativa»: ha 3.460 protesti ogni 100mila abitanti (2.929 in italia e 739 in Trentino), e un tasso di frodi sui sinistri stradali del 5,73% (2,91, e 0,14% in Val d’Aosta). E non sono solo i neri che lavorano in nero: il 36,61% dei contribuenti calabresi dichiara reddito zero (24,16% in Italia e 16,68% in Lombardia), e si valuta in 1.500 euro pro capite l’evasione per lavoro sommerso (840 in Italia, 533 in Lombardia).
    È singolarissimo che abbia un numero di laureati fra i più alti sulla popolazione di 25 anni di età (il 29,1% contro il 23,1% nazionale e il 14,9% del Trentino) ma solo una biblioteca ogni 5.269 abitanti (4.550 in Italia e 2.105 in Val d’Aosta).
    Anche con il territorio il rapporto è davvero singolare: ci sono 1,66 reati contro l’ambiente denunciati annualmente ogni mille abitanti (0,54 in Italia, 0,11 in Friuli), il 26,7% di abitazioni abusive sul totale di quelle costruite ogni anno (11,9% in Italia, 1,8% nel Trentino) e i «Comuni ricicloni» sono lo 0,24% (13,34% di media, 56,11% in Veneto). Ci sono 11.200 operai forestali, uno ogni 56 ettari di boschi (156 in Italia, 7.000 ettari in Friuli) e la davvero singolare frequenza di 4,73 ettari incendiati l’anno ogni mille di bosco (1,9 in Italia, 0,05 in Val d’Aosta). Perché stupirsi che il turismo non renda come dovrebbe?
    Non va meglio con l’ordine pubblico. Ci sono 117,95 calabresi detenuti ogni 100 mila (51,19 in Italia, 9,16 in Val d’Aosta), un omicidio volontario ogni 20mila abitanti (ogni 63mila di media nazionale, ogni 223mila in Veneto) e una persona denunciata per associazione a delinquere ogni 1.800 abitanti (6.400 in Italia, 21.300 in Umbria).
    In questi giorni è successo di tutto ma nessuno - proprio nessuno - ha parlato di razzismo. Sparare a un negro va bene in Calabria, fischiare un calciatore a Verona porta direttamente a Norimberga senza neppure un procedimento preliminare. È tutto coerente con il pensiero politicamente corretto di Agazio Loiero, un faro della civiltà occidentale, che nel fondamentale tomo «Se il nord» (senza la «e» finale, che gli attribuiscono i maliziosi) ha descritto piagnucolante gli anni della sua giovinezza in Padania dove - poverino - aveva «potuto cogliere l’esistenza diffusa, pur se non maggioritaria, di un forte sentimento antimeridionale» che, testualmente, lo «turbava, perché contrastava molto con quel sentimento dell’unità nazionale percepito come valore appreso sui banchi di scuola». Che è il sentimento che permette di far passare le vicende di Rosarno come esuberanze giovanili e che ha spinto la televisione di Stato a mostrare subito quel che succede invece nella vicina Riace, che ha un sindaco ovviamente di sinistra, e dove l’integrazione è totale: tutta bronzi e chador. Roba che a quegli egoistoni e beceri di leghisti farebbe scappare una battutaccia sulla «Calabria Saudita».
    Parrebbe singolare che adesso, spenti gli allegri fuochi mediterranei, gli immigrati maltrattati se ne vengano al Nord, dove c’è il razzismo vero, e dove Giorgio De Capitani e Dionigi Tettamanzi sono già pronti ad accoglierli nelle case dei loro fedeli, e cioè nelle nostre. Insomma, africani e calabresi si prendono a legnate, ma chi paga sono sempre i padani. E questo non è per nulla singolare: è normale.

    Calabria: sopravvive coi soldi del Nord ma importa mano d’opera - Interni - ilGiornale.it del 11-01-2010
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  2. #2
    Forumista assiduo
    Data Registrazione
    23 Sep 2009
    Messaggi
    6,415
     Likes dati
    102
     Like avuti
    148
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Calabria: sopravvive coi soldi del Nord ma importa mano d’opera

    Interessante articolo.

    Interessanti anche alcuni dati, normalmente trascurati : prendiamo in esame il numero dei forestali. Bene, per un problemino condominale (abbattimento di 5 abeti collocati su di un pendio panoramico con amministratore pro abbattimento : interessante il lato economico : l'abbattimento viene fatto pagare a caro prezzo ai condomini, e detti abeti, che sono poi quelli che forniscono il legname più adatto per gli strumenti musicali, come da nota pubblicità, vengono venduti privatamente per le tasche dell'amministratore- geometra di Cuneo !!!) ovvero nel tentativo di impedire l'abbattimento, ho fatto visita alla caserma della Forestale di MOndovì. Eravamo in Agosto : il 50% dei militi era in ferie. Normale, direte voi. Sì, ma la metà restante era di una sola unità e questo unico milite della forestale, doveva badare ad un territorio di 48.000 ettari. Sto sbagliando ? forse. ma resta il fatto che era solo, con un immenso comprensorio da sorvegliare...

    I Sindaci lo sanno e... tagliano, tagliano, tagliano a più non posso....

    Non potrebbero trasferire qualche forestale dalla Calabria a Mondovì ?

  3. #3
    Forumista senior
    Data Registrazione
    20 Apr 2009
    Messaggi
    2,908
     Likes dati
    41
     Like avuti
    155
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Calabria: sopravvive coi soldi del Nord ma importa mano d’opera

    Citazione Originariamente Scritto da DanielGi. Visualizza Messaggio
    Non potrebbero trasferire qualche forestale dalla Calabria a Mondovì ?
    E poi voterebbe a Mondovì e non avrebbe più senso avere forestali in sovrannumero

  4. #4
    Lumbard
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Lach Magiùr
    Messaggi
    11,759
     Likes dati
    757
     Like avuti
    871
    Mentioned
    8 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Calabria: sopravvive coi soldi del Nord ma importa mano d’opera

    Citazione Originariamente Scritto da DanielGi. Visualizza Messaggio
    Non potrebbero trasferire qualche forestale dalla Calabria a Mondovì ?
    sarebbe un ulteriore disastro

 

 

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito