Originariamente Scritto da
Max69
La crisi economica incide fortemente sul reddito reale delle famiglie, con il potere d'acquisto in calo dell'1,6% in soli dodici mesi. Nel periodo tra ottobre 2008 e settembre 2009 - comunica l'Istat - il potere d'acquisto delle famiglie (ovvero il reddito disponibile in termine reali) è diminuito dell'1,6% rispetto al periodo tra ottobre 2007 e settembre 2008.
La propensione al risparmio è aumentata di 0,2 punti percentuali su base congiunturale e di 0,4 punti su anno. Il reddito disponibile (in valori correnti) è diminuito dello 0,4% congiunturale e dell'1% su anno, la spesa per consumi ancora di più: dell'1,5% tendenziale e dello 0,6% congiunturale.
Ma anche le imprese soffrono la crisi: la quota di profitto delle società non finanziarie, nel periodo che va da ottobre 2008 a settembre 2009, è calata di 2 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. La quota di profitto, precisa l'Istat, è stata pari al 40,9% e che si è ridotta dello 0,3% su base congiunturale.
Critico il commento del Codacons sui dati resi noti dall'Istat. "E' già molto preoccupante un calo dell'1,6%, ma nella migliore delle ipotesi si tratta della media del pollo - spiega l'associazione dei consumatori in una nota - I pensionati al minimo, così come le famiglie a rischio di povertà relativa, hanno un'inflazione da doppia a tripla rispetto alla media delle famiglie italiane. Per loro, quindi, il calo del potere d'acquisto è almeno doppio e, quindi, supera abbondantemente la soglia del 3%.
Da tempo il Codacons, inascoltato, chiede all'Istat e al governo indici dei prezzi differenziati per fasce di reddito e per fasce sociali - prosegue la nota - per verificare come l'inflazione si spalma diversamente sulle varie categorie sociali.
In particolare sarebbe necessario un indice dei prezzi ad hoc per i pensionati, sul quale calcolare l'adeguamento delle pensioni. Ma questo non si è mai voluto farlo. Inevitabile, quindi, che tutti i dati derivati, anche indirettamente, dall'inflazione, come la perdita del potere d'acquisto, siano poi sballati da questo deficit di analisi".
Istat: potere d'acquisto a picco in un anno in calo dell'1,6% - Repubblica.it
Quindi subito la Riforma della Giustizia e
Il Processo Breve
che sono le priorità, come ha detto Il PIccolo.
Che sono i problemi che dovrebbero mettere più soldi in tasca alle famigle...:sofico:
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