Originariamente Scritto da
MrBojangles
Per quanto mi riguarda,
(e non ho alcuna pretesa di ritenermi un paradigma)
domani sera, probabilmente, saprò in quale tipo di Paese vivo.
Saprò se è un Paese nel quale sentirmi ancora a casa mia; oppure un Paese nel quale sentirmi estraneo e nel quale dovrò vivere ETICAMENTE da straniero.
E poco m'interessa, a questo punto, se questo sentimento/ansia sia più o meno condiviso; ma sono certo che è profondamente e totalmente mio.
E che è sincero.
Se una maggioranza ARTIFICIALMENTE pre-costituita, artatamente (a mezzo truffa elettorale ed imbonimento mediatico), di italiani dovesse RI-eleggere il Cavalier Disastro, questo significherebbe che ciò che in quelli come me suscita ostilità e persino repulsione, inquietudine e financo paura; vorrà dire che per questi è DEL TUTTO normale, accettabile e ADDIRITTURA positivo.
Non ho NESSUNISSIMA pretesa di pensarmi migliore o peggiore di questi "altri" italiani; ma, so per certo che la diversità di punti di vista, di ambizioni, di stili, di speranze, di cultura civile, di tabù, di senso della legalità (e quant'altro) è OGGI molto più radicata di quanto sia mai accaduto in tempi in cui prevaleva la "politica delle ideologie".
Persino quando ci si "odiava" e ci si picchiava si era COMUNQUE consci di essere cittadini dello STESSO Paese; di condividere la STESSA storia.
Ora, OGGI (da un paio di lustri), non è più così.
E questa, tra le TANTE altre, mi sembra un'eccellente ragione per sperare con tutte le forze che quel "signore" (e tutta la congerie che a lui è asservita) se ne torni a casa.
Che venga FORZOSAMENTE rispedito a casa; o da qualsiasi posto provenga.
Ed è sopratutto per questo che, "noi", si andrà a votare.
NON per scegliere tra due schieramenti "diversi"; ma, ESIZIALMENTE, per scegliere tra due Paesi diversi.
Buon voto ...