LA DOTTRINA DELLA SOSTITUZIONE E L’ATTUALE PRIMATO MESSIANICO D’ ISRAELE

di Bar Kobka

LA VIA DELL’ INDIPENDENZA E DEL PECCATO .
LA dottrina della sostituzione non è altro che la dottrina di San Paolo circa l’antico popolo d’ Israele ,credenza in linea di massima in vigore attualmente nella Chiesa Cattolica e che si trova maggiormente delineata nella lettera ai Romani ai capitoli 9-10-11.
Ma prima di addentrarci nel pensiero della rivelazione espresso da San Paolo , ci conviene inquadrare il suo discorso facendo una sintesi del piano di salvezza di Dio per l’umanità-
All’inizio Dio crea l’universo e la terra e sulla terra crea gli uomini discendenti da un'unica famiglia e da una sola coppia .
Ad un certo punto Adamo e la moglie Eva , i primi esseri viventi , cercano una via di vita propria e indipendente sulla terra , autonoma e libera da Dio .
Questa via autonoma di agire dei primi uomini diventa separazione e distacco da Dio e dai fini assegnatogli all’atto della creazione . Però dopo la trasgressione dell’uomo Dio stesso vuole riannodare i fili dell’amicizia con l’uomo pur essendo il suo padrone assoluto e affida a un popolo preciso una legge che è un elenco breve e sintetico di tutte quelle che sono le trasgressioni dell’uomo e di come si conserva , praticandola , l’amicizia con Dio . Un elenco di cose essenziali da fare e da non fare . In essa c’è , in senso generale ed universale, la volontà di Dio per l’umanità .Dall’allontanamento dell’uomo da quella legge poi dipende l’ira di Dio per l’uomo che si manifesta su tutti indistintamente( Rom.1). Questa legge è affidata a un popolo ben preciso ed è composta da alcuni precetti universali validi per tutti gli uomini , precetti scritti da Dio , di suo pugno o per mezzo del suo angelo . Poi ci sono anche alcune norme più particolareggiate , scritte invece da Mose’ sotto ispirazione nella Tenda , le quali riguardavano un popolo e una cultura specifica .
Queste norme però da sole non sono in grado di rendere gradito l’uomo al cospetto con Dio , perché non esiste uomo perfetto in grado di attuarle in pienezza e poi c’è anche un peccato che si trasmette per via genetica a ogni uomo .
Quindi a nulla potevano servire i sacrifici concessi da Dio che erano solo un anticipo e una figura della vera riconciliazione resa attuabile solo con la venuta del Messia Re in mezzo al suo popolo .
L’Incarnazione del suo stesso Figlio come capo e guida della nuova umanità e in concreto capo politico del suo popolo Israele ,per ottenere il perdono delle trasgressioni , doveva essere il centro di tutta l’ opera di Dio nella creazione .
Ora le Scritture mostrano del Messia liberatore di Israele , anzi dell’umanità , due figure diverse e due missioni in contraddizione fra loro Una figura preminente lo mostra come liberatore e salvatore politico del suo popolo Israele, dotato di maestà e di potenza ;
l’altra lo mostra come povero , debole e indifeso che offre in sacrificio se stesso per il peccato e la riconciliazione dell’uomo.
Quando il Messia poi viene veramente quaggiù nascendo in una grotta e in una povera famiglia ,durante la sua missione evita ogni discorso e coinvolgimento POLITICO, dando una netta impressione che non fosse proprio lui il salvatore del suo popolo .IL Messia d’altronde non poteva associare le due missioni subito ,ma non poteva neanche eludere il suo compito piu urgente che era quello della riconciliazione dall’inimicizia ponendosi come mediatore di una Nuova Alleanza nella lotta contro il peccato di 2Adamo, e non contro l’iniquo potere politico . Quindi Cristo non potè e non volle assumere subito la guida politica del suo popolo perché se l’avesse fatto, sarebbe diventato subito loro giudice e non avrebbe più potuto perdonare e salvare nessuno .


GLI EBREI E LA SOSTITUZIONE
Molti ebrei però essendo rimasti delusi nelle loro aspettative messianiche e politiche a causa della sua debolezza e della morte
inconsueta , lo hanno ripudiato . Il ripudio ufficiale dei capi d’ Isarele del loro Messia davanti al Sinedrio e del Sommo Sacerdote nell’anno 33 d.C., ha permesso a Dio di innestare sulla radice e sull’albero dell’ebraismo il ramo delle stirpi dei gentili che erano escluse fino a quel momento dai disegni della salvezza . Queste stirpi però non sono immesse in base alla razza e cultura ma solo in base alla fede di Abramo . Le nazioni percio vengono innestate in base alla fede e non in base al patto di circoncisione come segno di apparteneza a un dato popolo . Con questa dottrina di Paolo riguardante il nuovo popolo eletto,
sono tutti i battezzati nella fede , a qualsiasi popolo e cultura appartengano ,che fanno parte del nuovo popolo eletto avendo sostituito il popolo della Vecchia Alleanza . Pero’ lo stesso san Paolo ricorda e raccomanda nella lettera ai Romani (1° punto) che Dio non ha abbandonato in via definitiva il suo vecchio popolo perché ciò non poteva essere , anzi ne andava di mezzo la fedeltà di Dio stesso alla sua stessa parola e come conseguenza di ciò il vecchio popolo rimane sempre ufficialmente il popolo eletto , quindi lasciando intendere che si debbono ancora compiere le scritture su di loro .
E che (2° punto ) i pagani debbono stare attenti a non insuperbirsi credendo di avere soppiantato definitivamente il popolo eletto (Rom.11,19-20) perché l ‘Apostolo ricorda che come Dio ha scartato temporaneamente il popolo eletto senza alcuna riverenza per il lungo servizio , tanto più può ripudiare i pagani che si insuperbissero credendosi l’unico popolo scelto da Dio . In realtà , dice Paolo , come non è necessario appartenere al popolo eletto per essere automaticamente salvati , e qui San Paolo descrive tutte le infedeltà del popolo nel deserto dove nessuno vide la terra promessa , cosi non c’è salvezza automatica facendo parte dei battezzati , nè della struttura gerarchica dell Chiesa . Non c’è garanzia per nessuno sulla base delle opere e di qualificati segni di appartenenza , ma solo sulla base della fede in X.to .
Chi sono in realtà i veri eletti e i salvati finali di tutta l’ opera della redenzione al di là dei segni di appartenenza ?
I veri eletti nessuno degli uomini li conosce di preciso perché ora abbiamo solo dei buoni segni della loro appartenenza ma nulla di definitivo e nessuna certezza precisa di salvezza . San Paolo per farci capire questo concetto descrive la situazione religioso-politica ai tempi di Elia in Rom.11,4.
Dio in mezzo a una situazione di totale ribellione del popolo e delle autorità , si riserva un resto di fedeli che solo lui conosce e sono questi i veri eletti che resteranno definitivamente sempre in amicizia con lui , realizzando cosi quello che si era prefisso con Adamo .

QUESTIONE ODIERNA D’ISRAELE E CONVERSIONE

Mentre Giovanni ci da’ un piccolo sunto del processo di Gesu’ e fa emettere la condanna a morte direttamente dal Tribunale romano Gv.19,16-19 , nel vangelo di Matteo abbiamo una precedente condanna del Sinedrio e gli anziani già radunati presso il Sommo Sacerdote Caifa ( Mt.26,57). Democraticamente Gesù non sarebbe mai stato condannato a morte ,ma è bastato la scelta dei capi . Se il popolo ebereo tutto avesse potuto scegliere , non lo avrebbe condannato a morte e con questo non vogliamo dire che la democrazia è migliore dell’oligarchia religiosa composta da pochi capi .
Questi per condannarlo a morte cercavano un capo di accusa buono ,ma non riuscivano a concludere e a venirne a capo , nonostante numerose testimonianze di carattere politico perché a Pilato bisognava presentare solo quelle.
Pur tuttavia a loro non bastava solo un‘ accusa politica per giustificare la condanna davanti a se stessi .
A un certo punto il Sommo Sacerdote Caifa interrogò Gesù di persona : “ Ti scongiuro per il Dio vivente perché ci dica se tu sei il Figlio di Dio “ (Mt26,63) .
La risposta di Gesù fu questa : “ Tu l’hai detto ,d’ora innanzi vedrete il Figlio dell ‘Uomo seduto alla destra di Dio e venire sulle nubi del cielo (Mt.26,64) . Il Sommo Sacerdote si straccio le vesti e disse : “ E’ reo di morte ! “, allora gli sputarono addosso e lo condussero da Pilato .
Ora se riflettiamo sulle parole di X.to al Sommo Sacerdote che era la massima autorità d’Israele , abbiamo una risposta molto importante per i nostri attuali problemi e prospettive religioso- politiche.
“ E vedrete il Figlio dell ‘Uomo seduto alla destra di Dio venire sulle nubi del cielo .
Gli ebrei tutti quindi si convertiranno non durante la predicazione di salvezza della Chiesa ,MA QUANDO LO VEDRANNO VENIRE CON POTENZA SULLE NUBI DEL CIELO , ovvero nella sua manifestazione politico-religiosa .
Sarà solo allora che che essi domineranno le genti e il mondo con a capo il loro Messia Re .
ATTUALMENTE Dio sta attuando due obiettivi circa il suo piano di salvezza per l’umanità .
Mentre la Chiesa predica il piano di Dio di salvezza annunciando un Messia salvatore dal peccato e annuncia la riconciliazione di tutti gli uomini mediante X.to , PARALLELAMENTE sta creando tutti i presupposti per il potere politico del suo popolo Israele al quale si manifesterà nella sua “ potenza “. L’ ISRAELE UFFICIALE NON POTRA’ CONVERTIRSI SE NON VEDRA’ IL MESSIA NELLA TOTALITA’ DELLA SUA MISSIONE POLITICO-RELIGIOSA . Alla conversione saranno gli ebrei che avranno un certo primato politico-religioso sulla terra e non i gentili e abbiamo anche tanti segni che il mondo sta andando in quella direzione .
Dopo la costituzione dello Stato d ‘Israele la Chiesa i cristiani si trovano di fronte a una grande difficoltà di giudizio ;
in alcuni, da una parte c’è un atteggiamento di ripulsa perché non si sa dove collocare Israele vedendolo quasi come una minaccia alla dottrina del nuovo popolo eletto identificati nei cristiani soltanto e, dall’altra, una preoccupazione crescente perché gli ebrei sono stati collegati a molti flagelli che hanno perseguitato più tenacemente la Chiesa , ovvero la massoneria e il comunismo .
L ‘ebreo massone vuole sempre mettere la liberta individuale e l’autonomia della ragione al di sopra della stessa legge perciò è un liberista al di la della morale , mentre l ‘ebreo comunista vuole realizzare un regno di giustizia terreno ugualitario ; tutti e due vedono nella Chiesa un pericolo e una minaccia perché per loro questa parla di cose che non appartengono a questo mondo ,e magari ne vogliono l’esclusiva , non concependo in nessun modo il discorso soteriologico dal peccato che in essa soggiace . San Paolo però ci dice che la fuoriuscita momentanea degli ebrei non è affatto una situazione definitiva , perché il raduno dell’umanità mediante il “ popolo eletto” continua , ecco perché l ‘islam e il nazionalsocialismo, le guerre mondiali ,non sono eventi casuali ma fanno parte dei piani di Dio in vista della sua manifestazione finale .