La Lega giura fedeltà ma si mette alla finestra
MILANO Delusione, nervosismo, incertezza. In casa Lega non tira una bella aria. Il partito di Bossi sta vivendo uno dei più brutti momenti della sua storia. Qualcuno addirittura comincia a mettere in discussione l'esistenza stessa del Carroccio. Qualcun'altro invece, visto il risultato della Casa delle libertà, sta pensando di dare una mano all'Unione. C'è poi, come al solito, chi esulta per aver conquistato un posto in Parlamento e chi invece è rimasto a casa. E fra i cosiddetti " trombati" ci sono dei nomi eccellenti, come Rosi Mauro, vulcanica segretaria del Sin. pa e da qualche mese " infermiera" politica del Senatùr. È la prima dei non eletti al Senato in Lombardia. Fuori anche l'estroverso Cesarino Monti e Francesco Tirelli, ex guru dello sport padano. Alla Camera invece non sono stati riconfermati Luigi Peruzzotti, Daniele Molgora, sottosegretario uscente all'Economia, e l'ormai ex sottosegretario all'Interno, Maurizio Balocchi. Quanto ai numeri, va sottolineato che la Lega non supera la performance delle Regionali, anche se a livello percentuale il dato è sceso al 4,5%.

Questo Carroccio è troppo romano Avanti così non risalirà
di GILBERTO ONETO Sono aumentati di molto i votanti ma non è bastato a evitare un pesante calo di consensi per la destra. Il dato più interessante è però che essa vince in tre delle quattro regioni padane più grandi ma - soprattutto - che tengono le sue componenti ritenute più liberiste, accentuando la differenza fra le due Italie. Nonostante cinque anni di mancate promesse, di delusioni e di finte riforme, i padani insistono a gridare - inascoltati - che vogliono più mercato, più libertà, più autonomia locale, più efficienza amministrativa e più giustizia, più riforme. Che vogliono meno statalismo, meno centralismo e burocrazia, meno corruzione, meno immigrazione, meno tasse e balzelli, meno lacci alla loro voglia di fare. Vogliono un Paese civile in cui le comunità locali possano gestire le proprie risorse e organizzare la propria cultura, un Paese dotato di infrastrutture moderne ed utili ( e non di faraonate inutili e costose).

Da Libero on line.