Malcontati - mi suggerisce un amico - ci sarebbero oltre 100 deputati della CDL che sono rimasti a casa.
Indipendentemente da chi costoro siano o rappresentino, la domanda è legittima: che fine faranno?
Probabile che a causa della nuova legge elettorale (un evidente errore da Cialtroni da Liquidare) si presentino al loro leader di riferimento chiedendo conto dei voti portati, ma dell'elezione mancata.

Possibile che non spariscano dalla scena politica, cercando un ruolo da sindaco o da amministratore, insomma tentino una operazione di mercimonia politica, affatto aliena alla oligarchia partitica italiana. Peccato che Prodi abbia anticipato una tendenza: quel "nessuna presidenza alla CDL" significa che nessuno deve fare il petente.

Il tema è tutt'altro che secondario e mi porta a due considerazioni:
1) bisogna assolutamente vigilare sulle prossime amministrative, dando loro una valenza politica, e proponendo candidati di sicura fede e storia di sinistra;
2) ben al di là degli annunci di solidarietà e coesione della nuova opposizione, non escludo chiusure di numerose sedi di FI (con annessi repentini passaggi all'Udc), resa dei conti nella Lega (esempi chiassosi mi dicono siano già avvenuti in diretta TV) e perfino in AN (dove a tremare non è solo Tremaglia).

Insomma in pieno stile occidentale, se non lo sfascio, mi aspetto qualche piccolo terremoto nel centrodestra.

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