RAI: GASPARRI, QUALI COMPENSI PER NEXUS E MANNHEIMER?

DOPO SONDAGGI INNATENDIBILI EX MINISTRO SCRIVE A MEOCCI
ROMA, 12 apr - Fare chiarezza sui rapporti tra la Rai e la Nexus e Renato Mannheimer dopo che i sondaggi si sono rivelati inattendibili. Lo chiede l'ex Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, in una lettera al direttore generale di Viale Mazzini Alfredo Meocci.
''Egregio direttore - scrive Gasparri al dg Rai - le elezioni hanno evidenziato un grave problema: quello dei sondaggi e dei cosiddetti exit-poll. Abbiamo tutti assistito in diretta televisiva sui canali della Rai e su quelli di Mediaset alle esternazioni della societa' Nexus, che ha diramato notizie false a ripetizione, smentite con il passare delle ore dai veri risultati delle elezioni. Si pone un problema che il Parlamento certamente dovra' affrontare. Mi auguro anche con una Commissione parlamentare di indagine sui sondaggi e sugli exit-poll. Ma nel frattempo una esigenza di democrazia e di trasparenza rende utile che lei, come responsabile di un importante servizio pubblico finanziato da tutti i cittadini; faccia conoscere quali siano i rapporti economici tra la Rai e la societa' Nexus; quanto sia stato pagato alla societa' Nexus per questi pessimi servizi; se il pagamento e' gia' avvenuto; se non si ritenga di contestare gli adempimenti contrattuali a cui la Rai e' chiamata, visto l'esito fallimentare degli exit-poll''.
''Vorrei poi conoscere - aggiunge Gasparri - i rapporti economici tra la Rai e il prof. Mannheimer, che ho pubblicamente definito con ironia una sorta di 'mago do Nascimiento' dei sondaggi, in riferimento al noto collaboratore di Wanna Marchi.
Il prof. Mannheimer continua a parlare sugli schermi della Rai, in particolare a 'Porta a Porta', dopo aver diffuso per mesi e mesi sondaggi che si sono rivelati falsi. Basta sfogliare la collezione di alcuni quotidiani. Questi dati falsi possono avere condizionato il voto, che si e' risolto per una piccola differenza di numeri, che possono essere scaturiti anche dalla martellante ripetizione (per la verita' non solo da parte di Mannheimer) di sondaggi bugiardi. Mannheimer, nonostante questa inattendibilita' professionale incontrovertibilmente emersa dai fatti, continua a essere presente sugli schermi della Rai, devo presumere a pagamento. Anche qui un'esigenza di trasparenza e di democrazia dovrebbe indurre a rendere noti con immediatezza i costi, i rapporti economici che intercorrono tra Mannheimer e la Rai, in particolare con alcune trasmissioni; a quanto ammontino i compensi, quali siano le valutazioni che l'azienda fa, vista la totale inattendibilita' di Mannheimer, di cui non posso dimostrare la malafede, ma di cui si puo' proclamare con certezza la incapacita', vista la differenza tra i sondaggi e la realta' dei consensi. Puo' la Rai mandare ancora in video, accreditandone la professionalita', il prof. Mannheimer-do Nascimiento? Possono i cittadini - conclude l'ex ministro - vedere il loro canone destinato a questo personaggio e ad altri che si sono rivelati diffusori di dati falsi, che hanno condizionato l'esito elettorale? La prego di una risposta non tanto a me quanto alla pubblica opinione, la piu' immediata possibile''.