...e come non condividere questi dubbi? Finalmente qualcosa si muove.
In sostanza gli olandesi dicono: fino ad ora, una volta che un paese è ufficialmente "candidato" – quando, cioè, sono aperti i "negoziati di accesso" tra UE e candidato – ci si accontenta degli impegni assunti (dal governo del candidato) di mettere in regola il paese con lo standard (giuridico, democratico, economico, ...) dei membri dell'UE, senza una reale verifica che questo standard sia stato davvero raggiunto. Per esempio: Bulgaria e Romania sono state escluse sì dal mega-allargamento del 2004: ma solo per essere rinviate al 2007. Nel 2007 i due stati entreranno nell'UE: ma siamo sicuri che davvero siano in regola per quella data? Ora, i Paesi Bassi vogliono che l'apertura ad un nuovo eventuale membro sia fatta quando non ci sono più dubbi del reale raggiungimento del traget richiesto ai candidati. In pratica, i Paesi Bassi rompono l'intesa per l'ingresso dei paesi Balcani pretendendo da questi maggiori e concrete garanzie da dimostrare nei prossimi anni; e sostengono che l'Ucraina e la Moldavia è meglio lasciarle fuori, senza trasformare speciali accordi di cooperazione in "rapportri privilegiati" col significato sottinteso di promessa sicura apertura ad un loro prossimo ingresso.