6. COMUNISTI IN GUERRA: RIZZO VS. FASSINO
Non si amano, da quando militavano insieme a Torino nel Pci. Marco Rizzo e Piero Fassino sono alleati, provengono dalla stessa tradizione politica, ma personalmente non si possono vedere. In ogni occasione si beccano, si criticano, si scambiano accuse. Pubblicamente, perché in privato si dice che non si parlino. L’ultimo atto di questa faida politica, dalle radici piemontesi, si è visto nel giorno dell’infinita maratona elettorale di lunedì. Mentre il segretario Ds era barricato al partito in attesa di capire come sarebbe andato a finire lo spoglio, l’esponente del Pdci imperversava su tutti i canali, prima a difendere la vittoria (adombrata dagli exit poll), poi ad attaccare la sconfitta, iniziata a emergere con le proiezioni e i primi dati scrutinati. Attaccare la sconfitta significava cercarne i responsabili, e Rizzo, in diretta da Antonello Piroso su La7, non ha avuto dubbi: «È chiaro che dobbiamo ridiscutere tutto, vedere alcuni errori fatti, ripensare a mosse sbagliate. Penso, per esempio, alle mogli candidate». Il riferimento obbligato è Anna Serafini, toscana, consorte di Fassino, eletta in Veneto.