L'attore racconta i preparativi per la nascita del primogenito:
"Katie si è convertita a Scientology, rispetteremo i precetti"
Cruise: "Mio figlio non sarà battezzato"
Per la Holmes, parto in assoluto silenzio
Il divo ha già due figli, adottati insieme a Nicole Kidman
WASHINGTON - La vera mission impossibile l'hanno affidata a lei. Katie Holmes avrà pure avuto la fortuna di acchiappare una delle star più ambite del mondo, ma per farlo felice si è dovuta convertire a Scientology (lei è, anzi era, cattolica) e adesso che si avvicina l'arrivo del bebé, dovrà rispettarne i precetti: partorire zitta zitta, senza strilli, perché sennò si traumatizza il pupo. Che, fra l'altro, non sarà battezzato. Perché "si può benissimo essere cattolici e scientologi, di religione ebraica e scientologi. Noi, siamo scientologi e basta", sottolinea Tom Cruise. E guai a contraddirlo.
E' tempo di precisazioni per l'attore, alla vigilia della nascita del suo primogenito (ha già due figli, ma adottati all'epoca del matrimonio con Nicole Kidman). E se la sua appartenenza alla dottrina religiosa elaborata da L. Ron Hubbard è cosa arcinota, lui ci tiene a sottolineare che anche la cattolica Katie si è convertita al cento per cento. Con buona pace dei genitori della ragazza, che al contrario di quanto sussurrato (sembrava se la fossero presa a morte) hanno accettato di buon grado la scelta della figlia. "Io e il padre di Katie andiamo assolutamente d'accordo - dice Tom - e tutta la famiglia ci è molto vicina". Punto.
Quel che più incuriosisce, però, fra le varie chiacchiere riguardanti la coppia e l'arrivo del bebé, è proprio questa storia del "parto silenzioso". Niente urla: si soffre in silenzio perché nulla possa essere assimilato dal neonato e registrato come trauma. Perché Hubbard, spiega Cruise in un'intervista al network Abc, "ha scoperto che quando qualcuno è in preda al dolore, fare rumori può avere solo un effetto negativo".
La coppia non ha ancora deciso se il parto avverrà in casa o in un ospedale. Ovunque avvenga, Katie si dimentichi qualsiasi aiutino farmacologico (pure). Perché Cruise si oppone all'uso dei medicinali prima, durante e dopo il parto e siccome, dice lui, Katie "è abbastanza forte", può farne tranquillamente a meno (e zitta).
Nel frattempo l'attore - la cui inclinazione alla perfezione e ad avere tutto sotto controllo sfiora la maniacalità - ha "sistemato" anche amici, parenti e personale di servizio: tutti ai seminari organizzati "affinché ognuno abbia chiaro qual è il suo ruolo". "Abbiamo studiato anche cosa accade dopo la nascita e qual è il mezzo migliore per prendersi cura del bimbo - ha spiegato Cruise - anche gli altri bambini avranno le loro responsabilità e dovranno prendersi cura, a turno, del fratellino". Già definiti, quindi, pure i compiti di Isabella, 13 anni, e Connor, 11.
E per concludere l'intervista, l'attore accenna anche alla "spettacolare" intesa sessuale con la sua compagna. Ma questo, ha precisato "è solo una conseguenza del fatto più importante di avere una meravigliosa relazione spirituale". Preferibilmente silenziosa, of course.
(14 aprile 2006)
Fonte: Repubblica