CONSIDERAZIONI SUL VOTO
Il voto del 9-10 aprile non è stato per noi soddisfacente. Anche se abbiamo contribuito, talvolta in modo determinante, alla tenuta della coalizione, il nostro elettorato è diminuito vistosamente rispetto alle elezioni europee tranne che in poche zone.
Sicuramente questo risultato è anche frutto della radicalizzazione dello scontro tra Prodi e Berlusconi, di certo vi è una nostra grande responsabilità politica ed organizzativa.
Il non essere presenti costantemente sul territorio come Alternativa Sociale, non dare segnali di vitalità politica, appiattirsi su posizioni di estrema destra, che non sono proprie del Fronte non può modificarsi solo in campagna elettorale con un attivismo sfrenato e con posizioni sociali che emergono unitariamente solo in prossimità del voto.
Tutto questo unito, ad una errata composizione delle liste e a contrasti interni sul territorio, determinano la convinzione che il cartello elettorale Alternativa Sociale è al tramonto.
Ora, o si lavora subito per un progetto costituente che prenda vigore dalla base o non vi sono prospettive.
Bisogna quindi articolare da subito un progetto politico su punti sociali condivisi, una
piattaforma programmatica, strutture unitarie immediate, una metodologia politica differente e soprattutto una modalità estetica nuova e moderna.
Su queste basi iniziare un percorso per una costituente che metta in discussione tutto ciò che è stato utilizzato fino ad oggi.
Nel frattempo, provvisoriamente, affrontare le prossime elezioni amministrative con il simbolo di coalizione ma dando già, a responsabili che non si candidano, il potere unico sui territori per affrontare unitariamente le logiche amministrative.
Solo con un colpo d'ala ci si può rilanciare, solo coinvolgendo uomini nuovi si può crescere.
Adriano Tilgher
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