Originariamente Scritto da
fischiailvento
Tra l'altro Biella fu un vero e proprio caso nazionale, che invece finì quasi del tutto ignorato.
Mi riferisco al fatto che Diamanti e altri sottolinearono come il leghismo attecchì nelle zone bianche del Lombardo-Veneto, così come nel Cuneese in Piemonte.
Invece il Biellese era una delle zone più rosse del Piemonte (ancora oggi nelle Valli Mosso e Sessera nonostante tutto si riesce ancora a superare il cdx), insieme a Torino, alla Bassa Vercellese e ad alcune zone dell'Alessandrino.
Purtroppo per noi la crisi della sinistra nei dieci anni successivi alla morte di Berlinguer ha prodotto dei guasti a livello di consenso mai più sanati. Il tutto è andato di pari passo alla trasformazione del settore produttivo, che ha comportato di fatto il tramonto di una vecchia subcultura operaia, che nel Biellese aveva radici solidissime (a partire dalle lotte degli addetti del tessile di fine Ottocento, quando Biella era la "Manchester italiana").