Yury Solomonov, direttore e capo progettista presso l’Istituto per la tecnologia del calore, ha affermato lo scorso 13 aprile che le unità missilistiche navali e terrestri russe saranno equipaggiate con nuovi sistemi entro il 2015 e che le forze missilistiche strategiche entro il 2020 disporranno di 2.000 testate. Solomonov ha detto che la Russia manterrà la sua triade nucleare costituita da missili balistici intercontinentali basati a terra, missili balistici su sottomarini e missili strategici aeroportati. Questa triade consentirà di lanciare un attacco nucleare senza dovere ricorrere a basi su Paesi terzi. Solomonov, che è capo progettista dei sistemi missilistici strategici russi Topol, ha aggiunto che dopo il 2015 le forze missilistiche strategiche potranno operare in maniera efficace e senza alcun ulteriore ammodernamento fino al 2045, mentre altri Paesi avrebbero bisogno di 10-15 anni per progettare missili balistici intercontinentali simili ai russi Topol-M (SS-27) e Bulava. La Russia dispone di cinque reggimenti equipaggiati con missili Topol-M schirati in postazioni fisse protette e il primo reggimento equipaggiato con la versione mobile del Topol-M sarà operativo nel 2006. I missili Bulava, la versione navale del Topol-M, potrebbero essere installati nel 2008 a bordo del sottomarino nucleare Borey della classe Yury Dolgoruky.
“Dovremo fare almeno altri dieci lanci sperimentali del Bulava e poi analizzare i dati ottenuti per almeno tre anni”, ha detto Solomonov. Il primo test di lancio del Bulava si è svolto il 27 settembre 2005 dal Dmitry Donskoi, sottomarino nucleare della classe Typhoon. Il 21 dicembre 2005 un altro Bulava lanciato dal Dmitry Donskoi nel mar Bianco ha volato per migliaia di miglia fino a raggiungere un bersaglio inanimato nel poligono di Kura nella penisola di Kamchatka. In quest’ultima occasione per la prima volta il Bulava è stato lanciato dal sottomarino in immersione.
Fonte: Ria-Novosti