Il porporato: il profilattico, in alcune circostanze, è il "male minore"
Semaforo verde anche all'adozione di embrioni per donne single
"Sì al condom per combattere l'Aids"
Il cardinal Martini apre sulla bioetica
L'intervista integrale in edicola domani con l'Espresso
Possibilista anche sulle adozioni da parte di singoli
L'intervista uscirà domani con l'Espresso
ROMA - I profilattici sono il "male minore" per contrastare il dilagare dell'Aids. Lo ha detto il cardinale Carlo Maria Martini, uno dei componenti più autorevoli del Collegio Cardinalizio, in un'intervista all'Espresso, in edicola domani. Tra gli altri argomenti affrontati anche la prudenza nell'esprimere giudizi sulla fecondazione eterologa e l'invito ad approfondire la strada per l'adozione di embrioni, anche da parte di donne singles, pur di impedirne la distruzione. Un'intervista che, molto probabilmente, farà discutere e riaprirà, ancora una volta, il dibattito tra scienza e fede.
All'indomani della contrapposizione tra laici e cattolici a seguito del referendum sulla fecondazione assistita, così, il cardinale Martini (la cui intervista è affiancata a quella al chirurgo di fama internazionale Ignazio Marino) getta ponti sottolineando il "compito formativo della Chiesa", chiamata a formare le coscienze". Più delle rigidità, spiega il porporato, "serve soprattutto una formazione della mente e del cuore a rispettare, amare e servire la dignità della persona in ogni sua manifestazoine, con la certezza che ogni essere umano è destinato a partecipare alla pienezza della vita divina, e questo può richiedere sacrifici e rinunce. Non si tratta - continua Martini - di oscillare tra rigorismo e lassismo, ma di dare le motivazioni spirituali che inducono ad amare il prossimo come se stessi, anzi come Dio ci ha amato, e anche ad amare e rispettare il nostro corpo".
Profilattico. Sul tema del profilattico Martini è molto chiaro: in certe circostanze può essere il "male minore". "Lo sposo affetto dall'Aids - spiega - è obbligato a proteggere l'altro partner e questi pure deve potersi proteggere. La questione è piuttosto se convenga che siano le autorità religiose a propagandare un tale mezzo di difesa, quasi ritenendo che gli altri mezzi moralmente sostenibili, compresa l'astinenza, vengano messi in secondo piano".
Ricerca sulle cellule staminali. Nessuna apertura invece, all'uso delle cellule staminali per la ricerca: "Non (la) vedo possibile", dice Martini, "perché non è più ritenuto necessario creare embrioni con lo scopo di produrre cellule staminali" in quanto "sono stati elaborati metodi alternativi che non pongono problemi alla coscienza". Il cardinale, però, si dice "prudente" su quei casi di adozione di embrioni da parte di donne single "laddove si tratta di decidere della sorte di embrioni altrimenti destinati a perire e la cui inserzione nel seno di una donna anche single sembrerebbe preferibile alla pura e semplice distruzione. Mi pare - dice - che siamo in quelle zone grigie in cui la probabilità maggiore sta ancora dalla parte del rifiuto della fecondazione eterologa, ma in cui non è forse opportuno ostentare una certezza che attende ancora conferme ed esperimenti". Stesso ragionamento per gli embrioni congelati: "Mi parrebbe eticamente più significativo propendere per la soluzione che permette ad una vita di espandersi piuttosto che lasciarla morire".
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Piccoli passi sicuramente, ma significativi.. peccato abbiano preferito il Pastore Tedesco.