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ardimentoso
Oggi, venerdì 21 aprile 2006, la città di Roma, nel suo natale, ha subito l’ennesimo scempio ad offesa della sua stessa esistenza.
La giunta Veltroni, in piena campagna elettorale per le prossime comunali, e prima che i lavori siano effettivamente completati, ha inaugurando il sarcofago posto a copertura del sacro altare dell’Ara Pacis.
Tale opera, ennesimo oltraggio al bello, costata la notevole cifra di quasi 60 milioni di euro(16 milioni stanziati da Rutelli e 40 da Veltroni), presenta il solo vantaggio di aver ingrossato il conto corrente dell’ennesimo architetto straniero che emulando le gesta di Brenno, è sceso sulla Capitale devastandone l’urbanistica, il decoro e soprattutto la spiritualità.
Di tutto questo, la giunta veltroniana è pienamente colpevole.
Colpevole di disperdere soldi pubblici a favore di architetti “compagni” dei salotti radical chic, anziché risolvere effettivamente i problemi che affliggono Roma ed i romani, in primis l’emergenza abitativa;
colpevole di aver deturpato ed oltraggiato l’intera zona di P.zza Augusto Imperatore;
colpevole di aver offeso la stessa storia di Roma;
Questo non è altro che uno dei progetti malati della giunta rossa capitanata da Veltroni e dal kapò Morrassut; ricordiamo tra gli innumerevoli, l’inutile “nuvola” di Fuksas che prevede uno stanziamento comunale di 120 milioni di euro e la “buca” di Colli Aniene a vantaggio del costruttore diessino Abbondanza che sfruttando il progetto delle cosiddette aree verdi costruisce palazzi in zone non edificabili.
Questo, e altro ancora rappresenta il vero volto del comune di Roma, da più di un decennio incravattato dai giochi speculativi delle giunte rosse e delle lobbies dei palazzinari, a danno della cittadinanza che impotente vede stuprare la propria città, nel silenzio vergognoso dei media.
Stamane, la Fiamma Tricolore romana ha voluto ricordare tutto questo ai cittadini romani, manifestando davanti allo scempio dell’Ara Pacis in concomitanza della presunta inaugurazione. Presenti il Segretario nazionale Luca Romagnoli, il coordinatore regionale Gianluca Iannone e il segretario romano Giuliano Castellino, tutti denunciati, insieme ad altri 40 attivisti per aver rovinato l’evento mondano al sempre più smascherato sindaco Veltroni.
Forse non tutti sanno che:
L’Ara Pacis, la cui porta orientata ad occidente era in simbolico rapporto con l’Horologium, l'obelisco oggi in piazza Montecitorio, il quale recava sulla base una dedica di Augusto al Sole. Proiettando la sua ombra, l'obelisco segnava le ore del giorno sopra una proiezione in piano dell'emisfero celeste, raffigurata con strisce di bronzo sull'amplissima platea lastricata che si apriva davanti all'Ara. Il 23 settembre, giorno natale di Augusto, l'ombra si proiettava lungo al linea equinoziale dell'orologio, puntando e prolungandosi fino al centro dell'Ara Pacis.
Da oggi, tutto questo non c’è più.
Fiamma Tricolore
Coordinamento Regione Lazio
Federazione Romana