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  1. #1
    Bestia in via d'estinzione...
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    "Molti canti ho sentito nella mia terra natìa, canti di gioia e di dolor. Ma uno mi s' è inciso a fondo nella memoria ed è il canto del comune lavorator"...spettrale residuo di quegli estatici giorni rivoluzionari!
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    Predefinito 25 Aprile: Ora e Sempre, grazie Resistenti.




    A tutti i comandi zona.
    Comunicasi il seguente telegramma: ALDO DICE 26 x 1 Stop Nemico in crisi finale Stop Applicate piano E 27 Stop Capi nemici et dirigenti fascisti in fuga Stop Fermate tutte macchine et controllate rigorosamente passeggeri trattenendo persone sospette Stop Comandi zona interessati abbiano massima cura assicurare viabilità forze alleate su strade Genova-Torino et Piacenza-Torino Stop 24 aprile 1945


    --------------------------

    Sandro Pertini proclama lo sciopero generale insurrezionale a Milano (25 aprile 1945)

    "Lavoratori! Sciopero generale contro l'occupazione tedesca,
    contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre,
    delle nostre case, delle nostre officine.
    Come a Genova e Torino, ponete i tedeschi di fronte
    al dilemma: arrendersi o perire."
    "Gli idoli di legno possono vincere, le vittime umane venir sacrificate."
    Karl Marx

  2. #2
    Bestia in via d'estinzione...
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    Predefinito

    La Liberazione

    Cronologia aprile-maggio 1945

    10 aprile. Longo dirama le "direttive n. 16" del Pci dell'Italia occupata, disposizioni per la realizzazione dell'insurrezione generale ormai vicinissima. Tre giorni dopo il generale americano Clark, comandante delle forze alleati in Italia, rimandare ancora. Togliatti, invece, scrive a Longo e, sottolineando la necessità che "l'armata nazionale e il popolo si sollevino in un'unica lotta per la distruzione dei nazifascisti prima della venuta degli alleati...", lo invita ad attuare tutte le misure necessarie per l'insurrezione nelle regioni settentrionali.

    16 aprile. A Gargnano sul Lago di Garda, si tiene l'ultima riunione del consiglio dei ministri della Rs. Mussolini comunica di voler trasferire a Milano il suo governo.

    18 aprile. Sciopero generale preinsurrezionale. Seconda battaglia di Alba.Mussolini arriva a Milano e, scortato dalle SS e da parte dei suoi ministri, si stabilisce nel palazzo della prefettura.

    21 aprile. Viene liberata Bologna, dove i partigiani combattono già da un paio di giorni. Il 23 insorge Genova. Le forze della resistenza attaccano quelle nazifasciste catturando 6 mila tedeschi. Gli anglo-americani attraversano il Po.

    24 aprile. Insorge Cuneo. A Dongo le brigate nere compiono ancora un feroce rastrellamento e uccidono 4 partigiani. Un quinto viene catturato e barbaramente trucidato.
    La registrazione cronologica degli avvenimenti si fa difficile.
    I piani nazisti prevedevano un ripiegamento ordinato dei reparti verso il Brennero, dopo una sistematica distruzione di ponti, strade, viadotti, centrali elettriche e impianti industriali.
    L'insurrezione popolare, chiudendo ai tedeschi ogni possibile via di fuga, accelera invece i tempi della resa totale.Crollano, uno dopo l'altro, tutti i centri ancora occupati, e i nazifascisti sfogano il rancore e l'odio per la sconfitta in estremi atti di brutale violenza: nel corso degli ultimi avvenimenti i morti si contano a centinaia e spesso le inermi popolazioni sono ancora vittime di disperate e inutili rappresaglie come a Grugliasco, a Collegno e in diverse località del Friuli.
    Si conclude così quell'insurrezione nazionale divampata sull'Appennino tosco-emiliano il 20 aprile e che, contemporaneamente all'avanzare degli alleati dalla linea gotica lungo la pianura del Po, pensava il paese non solo liberato ma avviato verso un nuovo governo.
    25 aprile. Il Clnai impartisce l'ordine di insurrezione generale.Vengono istituiti comandi regionali e provinciali dei Cln, tribunali di guerra e viene stabilita la pena di morte per i gerarchi fascisti. Si creano consigli di gestione delle aziende.
    I tedeschi abbandonano Milano dove è proclamato lo sciopero generale. Nella sede arcivescovile della città, per iniziativa del cardinale Schuster, alcuni capi del Clnai [Cadorna, Lombardi, Marazza, Arpesani e Pertini] incontrano Mussolini per chiedergli la resa incondizionata di tutti i fascisti e i militi della Rsi, concedendogli due ore per la risposta. In serata il duce fugge verso Como, si ferma a Menaggio da dove la mattina successiva ripartirà con la colonna di nazisti in fuga.

    26 aprile. Genova è libera. A Torino la popolazione insorge insieme alla stragrande maggioranza degli operai, che già presidiano in armi le fabbriche. Viene liberata anche Alba.

    27 aprile. Il 27 i partigiani ottengono la resa del presidio di Cumiana e occupano i sobborghi della città della Fiat: si combatte duramente, ma il giorno dopo la città è completamente libera [gli alleati arriveranno il 3 maggio].
    Lo stesso giorno, prevenendo i piani di occupazione francese, le formazioni partigiane liberano Aosta.A Musso, vicino a Dongo [Co], i partigiani individuano la colonna su cui si trova Mussolini che cerca di scappare in Svizzera travestito da tedesco. A sera i fascisti firmano la resa a Padova, ma i tedeschi non cedono fino alla mattina del 28.

    28 aprile. Catturato e processato insieme ad altri gerarchi fascisti Mussolini, il 28 è giustiziato insieme all'amante Claretta Petacci, che non voleva abbandonarlo. Il giorno successivo i loro corpi, insieme a quelli di altri fascisti fucilati nella piazza di Dongo, vengono appesi a piazzale Loreto, a Milano, la stessa piazza dove i fascisti, qualche tempo prima, avevano esposto i corpi di 15 prigionieri politici fucilati.


    All'alba del 28 insorge anche Venezia: i partigiani occupano la stagione e molti edifici pubblici, mentre i tedeschi tengono la zona portuale e Mestre, dove si combatte ancora fino alla mattina successiva, quando la città è completamente libera.

    29 aprile. Le truppe alleate e i reparti regolari italiani entrano a Milano.
    I partigiani occupano Cuneo.
    Una colonna tedesca comandata dal generale Schlemmer, che si ritira dal cuneese, arrivata a Grugliasco, alla periferia di Torino, assale un piccolo presidio delle Sap: dopo ignobili torture, 59 partigiani e 7 civili vengono fucilati.
    Nonostante i cambattimenti continuino, al quartier generale alleato di Caserta viene firmato l'armistizio per la resa totale delle truppe tedesche in Italia, che entrerà in vigore alle 14.00 del 2 maggio.

    30 aprile. Il Clnai comunica l'esecuzione della condanna a morte di Mussolini, "conclusione necessaria di una fase storica... premessa della rinascita e della ricostruzione". I partigiani della VII Alpini, ottenuta la resa della guarnigione tedesca, entrano a Belluno e a Schio; le formazioni friulane liberano Udine, mentre i partigiani dugoslavi entrano a Trieste e vi istituiscono una loro amministrazione.
    Suicidio di Hitler.

    1 maggio. Tutta l'Italia settentrionale è libera.

    2 maggio. Berlino si arrende all'Armata Rossa.
    Mentre la Germania depone le armi, in tutta Europa si intensificano colloqui e contatti non solo per discutere la situazione politica generale, ma anche per risolvere la questione urgente della smobilitazione dei partigiani, delle provvidenze predisposte a loro favore e del ruolo dei Cln, che dalla liberazione funzionano come organi di governo provvisorio.
    Il ministro del tesoro Soleri promuove il "prestito della liberazione": con l'emissione di buoni del tesoro a scadenza quinquennale e ad un tasso del 5%. Si raccoglieranno 106 miliardi di lire.

    5 maggio
    . I rappresentanti del Clnai arrivano a Roma di mattina per incontrare Bonomi. Le richieste del Clnai per la formazione del nuovo governo, delineate precedentemente a Milano, si possono riassumere in cinque punti [Piscitelli]: 1. epurazione estesa dal campo politico a quello economico; 2. chiarificazione, in senso democratico, dei rapporti fra i prefetti e i comitati di liberazione regionali e provinciali; 3. impostazione di un'opera di ricostruzione economica sopportata, naturalmente, dall'insieme della popolazione del paese ma, in modo particolare, da coloro che hanno tratto maggiori benefici economici da dieci anni di politica autarchica, nonché dalla collaborazione coi fascisti e coi tedeschi; 4. impostazione in linea di principio - salvo la diversità dei vari punti di vista che dovranno essere armonizzati attraverso la discussione - del problema della riforma agraria; 5. politica estera che rifugga da ogni nazionalismo non solo fascista ma anche prefascista e che significhi collaborazione democratica con tutti i paesi.

    7 maggio. Mentre è annunciata la conclusione della guerra in Europa, si svolge una riunione congiunta tra Ccln e Clnai.
    Valiani conclude che è finito il periodo di transizione Bonomi: "è il momento di ricostruire lo stato o si ritornerà al 1921-22".

    8 maggio. La ratifica della resa della Germania a Berlino segna la fine della seconda guerra mondiale in Europa.


    In Italia, alla fine del conflitto, il reddito medio pro-capite è inferiore a quello del 1861. Rispetto all'anteguerra la produzione industriale è ridotta al 25 percento, nel nord gli stabilimenti industriali sono distrutti per il 20 percento, nel sud per il 90 percento. La produzione agricola è scesa al 63 percento rispetto al 1938, cioè al livello del 1890. Tuttavia l'Italia è ancora un paese preminentemente agricolo: iprodotti dei campi costituiscono il 58 percentodell'intero prodotto interno lordo, contro ilsolo 22 percento dell'industria e il 20 percento del terziario. Anche il settore dei trasporti esce distrutto dal conflitto: sono stati cancellati il 25 percento delle linee ferroviarie e il 90 percento della marina mercantile.


    (di Giovanna Boursier e Marco Scavino)
    "Gli idoli di legno possono vincere, le vittime umane venir sacrificate."
    Karl Marx

  3. #3
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    La Milano Liberata


    Qui radio Milano Liberata.
    In nome del popolo italiano il Comitato
    di Liberazione per l'Alta Italia assume
    tutti i poteri civili e militari.
    Proclama lo stato di eccezione in
    tutto il territoriodi sua competenza.
    Tutti i corpi armati fascisti sono
    disciolti i loro membri devono
    abbandonare il loro posto
    immediatamente e recarsi nei campi
    di concentramento in attesa
    dell'accertamento delle rispettive
    responsabilità. Tutti gli appartenenti alle
    forze armate tedesche sono dichiarati
    prigionieri di guerra. Sono istituiti i
    Tribunali di guerra. Essi siedono in
    permanenza. Le loro sentenze sono
    emanate in nome del popolo italiano
    ed eseguite immediatamente.
    "Gli idoli di legno possono vincere, le vittime umane venir sacrificate."
    Karl Marx

  4. #4
    Edge of a straight razor.
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    [inwin=400]www.anpi.it/250406/index.htm[/inwin]

  5. #5
    Idealista DemoProletario :-)
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    Thumbs up 61 anni fa' ... Resistenza ancora attuale!

    Un grazie di cuore ai nostri valorosi nonni ... ai quali dobbiamo ancor oggi la nostra Dignita' e Liberta' nazionale.
    Hola!












    Fischia il vento, infuria la bufera,
    scarpe rotte eppur bisogna andar,
    a conquistare la rossa primavera
    dove sorge il sol dell'avvenir.

    Ogni contrada è patria del ribelle,
    ogni donna a lui dona un sospir,
    nella notte lo guidano le stelle
    forte il cuore e il braccio nel colpir.

    Se ci coglie la crudele morte,
    dura vendetta verrà dal partigian;
    ormai sicura è già la dura sorte
    del fascista vile traditor.

    Cessa il vento, calma è la bufera,
    torna a casa il fiero partigian,
    sventolando la rossa sua bandiera;
    vittoriosi e alfin liberi siam.
    "HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!"

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Ferruccio
    La foto qui sopra e' di partigiani slavi .Quelli delle foibe , di Norma Cossetto , di
    Luxardo etc.etc.etc.

    Bravo ! Proprio la foto che ci voleva ...........................Ti ringrazio.........
    Presa da un sito dove e' letteralmente scritto "Per sottolineare il carattere internazionale ed internazionalista della lotta partigiana contro il nazifascismo" .... ma l'ho scelta perche' sono tutti ragazzini ... quindi per me ha un alto valore simbolico, e sono grato pure a loro. Prego...non c'e' di che!
    "HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!"

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Ferruccio
    Quel " simbolico " raccontalo ai parenti degli infoibati a Basovizza o Monrupino solo per restare in Italia !
    I titini piu' che ai fascisti facevano la guerra agli italiani in quanto tali ne' piu' ne' meno dei famigerati ustascia croati in Dalmazia !
    Con decenni di fascismo di frontiera sulle spalle, campi di concentramento ad Arbe e risiere varie,violenze di tutti i tipi morali e materiali...che dovevano fare ... li dovevano pure amare gli Italiani!? Forse i morti tuoi valgono piu' di quelli altrui!? Che la Liberazione dalla peste del nazifascismo la dobbiamo non solo agli Alleati e ai nostri Partigiani ma anche all'armata rossa e ai titini e' un dato di fatto.......si puo' stigmatizzare le foibe quanto si vuole ma il loro apporto per la caduta dell'asse e' innegabile.



    "Riunione di famiglia" tra Pavelic e Mussolini.....manca solo Hitler alla festicciola....Strano! PRIMA DI INDIGNARVI PER LE FOIBE PENSATE ALLE VOSTRE COLPE VERSO IL POPOLO JUGOSLAVO....poi FORSE sarete maggiormente credibili nei panni dei moralisti fustigatori dei costumi!
    A proposito.....l'armistizio dei Tedeschi a Caserta e' del 29 Aprile.....DOPO della Liberazione!
    "HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!"

  8. #8
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    Grazie

  9. #9
    BENESSERE&OZIOXTUTTI
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    Io purtroppo (o per fortuna dipende dai punti di vista ) sarò a Praga il 25 Aprile.
    In ogni caso ORA E SEMPRE RESISTENZA!
    TUTTO IL POTERE AI SOVIET!

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da JollyRoger239
    Con decenni di fascismo di frontiera sulle spalle, campi di concentramento ad Arbe e risiere varie,violenze di tutti i tipi morali e materiali...che dovevano fare ... li dovevano pure amare gli Italiani!? Forse i morti tuoi valgono piu' di quelli altrui!? Che la Liberazione dalla peste del nazifascismo la dobbiamo non solo agli Alleati e ai nostri Partigiani ma anche all'armata rossa e ai titini e' un dato di fatto.......si puo' stigmatizzare le foibe quanto si vuole ma il loro apporto per la caduta dell'asse e' innegabile.



    "Riunione di famiglia" tra Pavelic e Mussolini.....manca solo Hitler alla festicciola....Strano! PRIMA DI INDIGNARVI PER LE FOIBE PENSATE ALLE VOSTRE COLPE VERSO IL POPOLO JUGOSLAVO....poi FORSE sarete maggiormente credibili nei panni dei moralisti fustigatori dei costumi!
    A proposito.....l'armistizio dei Tedeschi a Caserta e' del 29 Aprile.....DOPO della Liberazione!
    No ! L'armistizio dei tedeschi e' quello in Svizzera di Wolf diversi giorni prima.Ripeto:quella di Caserta e' la resa definitiva come quello italiano e' del 3Settembre del 43 ma la resa definitiva e' quella di Malta del 30 Settembre.

    L'armistizio di Wolf viene sottaciuto dai tedeschi.

    Per gli slavi chiarissimo che l'Italia ha condotta una politica miope gia' dal 1919
    in tutta l'Istria ed il Goriziano ed ha le sue colpe nell'accaduto.Su questo non ci sono dubbi mai sostenuto il contrario.Ci facemmo bidonare accettando un contenzioso come compensa dei nostri sacrifici nella Ia GM !

    Con tutto ciò le foibe restano atti di belluina balcanica ferocia che mai nessuno potra' giustificare. Tieni presente che la guerra civile in Jugoslavi e'prima di tutto una................... guerra civile che DOPO coinvolge gli occupanti.Ustascia,monarchici, serbi ,slavi bianchi e chi piuì ne ha piu' ne metta.

    PS. La Risiera di San Saba e' una autentica bufala inventata come contraltare alle foibe quando queste vengono rese note al grande pubblico nel 1964.

    Poi improvvisamemnte nel 48 tutto cambia ! Tito rompe con Mosca e diventa quasi un alleato...........................una bella pietra sopra e non si deve piu' parlare di certe cose foibe comprese ! In cambio la Jugoslavoa non deve piu' reclamare certi criminali di guerra diventati nel frattempo gerarchi democristiani...........................i comunisti sono d'accordo.Ordini da Mosca !

 

 
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