L'iniziativa del ministro di Blair. «Trae origine dall'idea del sesso come malattia» «Omosessuale? Parola offensiva» Londra la cancella dai documenti. Il dipartimento Affari costituzionali: usare gay, lesbica e bisex
LONDRA — La parola «omosessuale» è offensiva. Con questa motivazione il Lord Cancelliere, il ministro del governo che ha la responsabilità del sistema giudiziario nel Regno Unito, ha deciso di bandirla dai documenti ufficiali del suo dicastero. Il ministro che ha emanato la disposizione è Lord Falconer di Thoroton, personaggio di peso e grande visibilità nella nomenclatura laburista.
Il Daily Mail, che ha scovato la direttiva, spiega come fino ad ora nei moduli impiegati per la selezione dei giudici si leggeva che «il Lord Chancellor non fa distinzioni a causa di inclinazioni sessuali e ha chiarito che l'omosessualità non è un impedimento a una nomina». Questa formula era stata introdotta nel 1990 a seguito delle pressioni dei gruppi di difesa dei diritti civili. Ma uno studio della Queen Mary University di Londra ha rilevato come «il termine omosessualità sia considerato oggi inappropriato da molti gay e lesbiche». In particolare, il gruppo di pressione Stonewall lo considera dispregiativo perché «trae origine da una definizione medica dei tempi in cui l'attrazione per lo stesso sesso era considerata una malattia mentale». Stonewall raccomanda di usare i termini «gay, lesbica e bisessuale».
Un portavoce del Dipartimento Affari costituzionali, guidato da Lord Falconer, ha precisato che la nuova formula elaborata recita: «Il Lord Cancelliere apprezzerebbe in modo particolare un maggior numero di candidature da persone che fanno parte di quei gruppi che sono attualmente rappresentati in numeri relativamente esigui». La parola omosessuale si unisce a una lista di altre espressioni che sono state cancellate dal linguaggio giudiziario, perché segno di pregiudizio e offesa. Tra queste «immigrante», «asiatico», «coloured», «handicapped». Da evitare anche «malattia mentale»: già da tempo i giudici hanno ricevuto indicazione di dire «problemi di salute mentale». Il Daily Mail (giornale popolare di destra che vende 2 milioni e 200 mila copie al giorno) contesta la scelta del ministero e commenta: «Il governo ci ha messo nelle mani della Polizia del Pensiero e di Ingegneri Sociali».
Il termine «homosexual», secondo l'Oxford English Dictionary, è stato usato per la prima volta nel Regno Unito più di cent'anni fa: nel 1892, nella traduzione di un libro sulla sessualità dello psichiatra tedesco Richard von Krafft-Ebing. Lo studioso, peraltro, non giudicava in alcun modo i comportamenti sessuali e in tempi che non erano certo liberali scriveva che l'omosessualità non era né malattia mentale né perversione. Il linguaggio politically correct è stato al centro di un paio di polemiche giudiziarie nelle ultime settimane. Prima un ragazzo è stato portato di fronte al magistrato per aver bestemmiato in un parco mentre discuteva con amici. Poi un giudice si è visto affidare il caso di un bambino di 10 anni che aveva gridato a un coetaneo di origine mediorientale «Paki» e «Bin Laden». Nell'udienza preliminare la Corte ha accertato che i due adesso sono buoni amici e giocano a pallone insieme. Il giudice ha chiuso il caso definendo «follia da correttezza politica» l'idea stessa di aprire un processo.
Guido Santevecchi
23 aprile 2006