Senatore Pallaro: "Potrei votare Andreotti, lo conosco bene"

[aguas]

Il problema non è nella legge elettorale: il Senato, per disposto costituzionale, si elegge su base regionale.

Bisogna modificare la costituzione se si vuole impedire il verificarsi dello stallo, o affidando la fiducia solo alla Camera o introducendo il monocameralismo.

[Italiano]

Già... una testa che viaggia alla vertiginosa altezza di un metro e una scorreggia...

Veramente è alto pressappoco come Prodi...

[cal451]

Il problema non è nella legge elettorale: il Senato, per disposto costituzionale, si elegge su base regionale.

Bisogna modificare la costituzione se si vuole impedire il verificarsi dello stallo, o affidando la fiducia solo alla Camera o introducendo il monocameralismo.

Una modifica costituzionale in tal senso la vedo proprio a "lunghissimo" termine...
Il governo che sta per nascere avrà ben altri problemi...
Secondo me, torneremo a votare con questa legge.

[Italiano]

http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/...97678_ass.html


PALLARO, DECIDERO' TRA OGGI E DOMANI CON CHI SCHIERARMI
FIUMICINO (ROMA), 23 APR - "Se mi schiererò con Prodi o Berlusconi? Lo deciderò tra oggi e domani, io ho sempre lavorato nell'interesse dell'Italia e sono sicuro che troveremo una buona soluzione anche in questa opportunità: c'é un vincitore, credo che su quello andrà la scelta dei candidati della mia lista associativa, l'Ais, ma non siamo legati a nessun partito politico, siamo indipendenti". Sono state queste le prime parole di Luigi Pallaro, eletto senatore con quasi 50 mila preferenze nella circoscrizione America del sud con la lista Associazioni italiane in Sudamerica (Ais). Pallaro, arrivato da Buenos Aires in Italia giovedì scorso e recatosi direttamente a Padova è giunto a Roma poco dopo le 12, con un volo Alitalia proveniente da Venezia. Essendo l'unico indipendente dei cinque senatori eletti all'estero (quattro lo sono stati in liste dell'Unione e dell'Ulivo), il ruolo di Luigi Pallaro non solo in questi giorni é stato oggetto di interessi da parte di entrambi gli schieramenti politici, ma è stato considerato come l' ago della bilancia della politica italiana. "Certamente sono venuto a Roma per decidere - ha spiegato all'aeroporto di Fiumicino , appena sceso dall'aereo insieme con la moglie Nelide Parini - Ho fatto la mia campagna a Buenos Aires, dove i risultati si sono visti, ma noi ora non possiamo permetterci il lusso di fare opposizione. Abbiamo bisogno di poter parlare con tutti. C'é questa nostra associazione che non si conosce bene - prosegue il neo Senatore - un apparato che dura da 200 anni in Sudamerica, come le associazioni culturali, mutualistiche, che sono il vero punto di incontro degli italiani in Sudamerica e allora diventa difficile legarle ad un partito politico; noi siamo legati all'Italia". Alla domanda "Se ci sono le condizioni per governare il Paese, Luigi Pallaro ha risposto: "L'ho detto proprio ieri nel corso di una riunione - sostiene - l'importanza ora è trovare soluzioni. L'augurio che posso fare - continua - è che chi governerà sappia scegliere dei punti fermi, studiarli, far scendere la 'pressione' e fare le cose insieme". Circa i suoi incontri nella capitale con Prodi e Berlusconi, l'imprenditore italo-argentino ha quindi annunciato: "La prima cosa che farò sarà salutarli, quindi riferirò loro qual'é la mia opinione, pregandoli di essere coscienti e di cercare di trovare soluzioni per l'Italia e una politica per l'America del sud; una politica che non c'é - conclude Pallaro - Esiste, infatti, un continente quasi dimenticato eppure noi ci siamo; non bisogna dimenticare che in Argentina circa metà della popolazione è di origine italiana e anche questo aspetto, credo, non sia stato analizzato con sufficienza".

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Quest'uomo è qui con l'obiettivo di farci ricordare che esiste un altra Italia, di decine di milioni di persone in Sudamerica, specie in Argentina.

Potrebbe essere un elemento positivo se spronasse l'Italia a ricordarsi di avere un enorme massa di sudamericani di origine italiana che potrebbero spalancarci ulteriormente le porte in quei paesi, specie se li aiutassimo finanziando i loro studi, la loro formazione per creare una classe dirigente a noi vicina (e quindi apertura maggiore per i prodotti italiani).

Bisognerà vedere chi si farà più carico dele istanze che rappresenta: chi lo farà avrà il suo appoggio.

[picchio]

Non vorrei che questo Pallaro mi diventa il Mastella dell'america del sud. Secondo lui dobbiamo aiutare l'Argentina? Un paese che cresce del 9% nel 2005? Forse dovrebbero aiutarci loro

[aguas]

L'Argentina dovrebbe cominciare a restituire i nostri bond. Questa legge sugli italiani all'estero, che non pagano le tasse e decidono sulle nostre tasse, è insensata.

[icanfo]

Il problema non è nella legge elettorale: il Senato, per disposto costituzionale, si elegge su base regionale.

Bisogna modificare la costituzione se si vuole impedire il verificarsi dello stallo, o affidando la fiducia solo alla Camera o introducendo il monocameralismo.

Si esistono vincoli costituzionali, ma con la legge del 1994 si era riusciti a creare un maggioritario anche al senato, con 232 senatori eletti su base regionale ma con sistema di tipo maggioritario.
Con la legge del 2005 si è tornati a eleggere i senatori con il proporzionale, anche se c'era il premio di maggioranza regione per regione.
Senza toccare la costituzione si può tornare al maggioritario sia alla camera che al senato, con la legge precedente, magari eliminando la quota proporzionale alla camera.

[icanfo]

Una modifica costituzionale in tal senso la vedo proprio a "lunghissimo" termine...
Il governo che sta per nascere avrà ben altri problemi...
Secondo me, torneremo a votare con questa legge.

Non vedo grossi problemi, anche perchè mi pare che la legge attuale abbia sfavorito proprio il cdx.

[cal451]

Non vedo grossi problemi, anche perchè mi pare che la legge attuale abbia sfavorito proprio il cdx.

Sinceramente un Bertinotti che vota per modificare questa legge elettorale e ritornare a quella precedente non me lo vedo proprio.
Ha sempre preferito un sistema elettorale proporzionale.
Poi con la maggioranza risicata al senato una modifica della legge è praticamente impossibile.

[aguas]

Si esistono vincoli costituzionali, ma con la legge del 1994 si era riusciti a creare un maggioritario anche al senato, con 232 senatori eletti su base regionale ma con sistema di tipo maggioritario.
Con la legge del 2005 si è tornati a eleggere i senatori con il proporzionale, anche se c'era il premio di maggioranza regione per regione.
Senza toccare la costituzione si può tornare al maggioritario sia alla camera che al senato, con la legge precedente, magari eliminando la quota proporzionale alla camera.

No, se ricordi bene nel 1994 si ebbe la stessa situazione di stallo, dal lato opposto. Berlusconi fece campagna acquisti nel centro del PPI-P.Segni.

Furono acquistati 4 senatori, tra cui Tremonti e Grillo, eletti col 3° polo.

Il problema è nel vincolo costituzionale e non nella legge elettorale.

In più c'è il problema degli italiani all'estero che, come Pagliaro, sono svincolati dalle coalizioni e sono dei partiti personali.