Parla il capo missione per l'Italia al Fondo monetario internazionale
Non indica l'entità della manovra ma avverte: "L'incertezza nuoce ai mercati"
Fmi, "All'Italia serve una manovra bis
Fate presto il nuovo governo"
<B>Fmi, "All'Italia serve una manovra bis<br>Fate presto il nuovo governo"</B>
Alessandro Leipold, capo missione per l'Italia al Fondo monetario internazionale
WASHINGTON - La situazione dei conti pubblici italiani rende necessaria una manovra bis di correzione. Lo suggerisce il capo missione per l'Italia del Fondo monetario internazionale Alessandro Leipold: "Prima si fanno le cose e meglio sarà: i mercati attendono un segnale".
Non entra nel merito della politica economica del futuro esecutivo e neppure indica l'entità della manovra, ma di una cosa l'economista del Fmi è convinto: "L'incertezza nuoce. Prima si conosce il nuovo governo e quali misure vorrà prendere, e meglio sarà".
Secondo Leipold, il nuovo governo dovrà mettere in atto contemporaneamente misure per il risanamento dei conti pubblici e per il rilancio della crescita: "Non c'è una priorità tra crescita e risanamento", ha detto il capo missione per l'Italia al Fmi riunito a Washington. "Sono due facce della stessa medaglia. D'altronde, per un governo è più facile prendere misure difficili presto, all'inizio del suo mandato".
Proprio ieri, il governatore di Bankitalia Mario Draghi, anche lui alla riunione del Fmi, aveva ammonito che "servono provvedimenti per aumentare la produttività" anche se non aveva nascosto ottimismo sul futuro dell'economia italiana. "La ripresa è forte. L'Italia può farcela".
Secondo l'organismo di Washington, il rapporto tra indebitamento e Prodotto interno lordo, senza correzioni, si posizionerà a fine anno al 4%, per altro non distante dal 3,8% concordato in sede europea.
"E' necessario migliorare la trasparenza dei conti", ha sottolineato Alessandro Leipold. La Trimestrale di cassa resta ancora oscura. Alcune "riclassificazioni" e "riduzioni di spesa in conto capitale", così come "l'appello a non attivare operazioni finanziarie che coinvolgano amministrazioni pubbliche", forse Ferrovie e Anas, non permetterebbero di valutare la reale situazione del deficit italiano.
Leipold ha voluto comunque dare atto al ministro dell'Economia uscente Giulio Tremonti, "di aver rassicurato sui conti dicendo che nella stessa Finanziaria i meccanismi correttivi sono stati rafforzati".
"Il primo appuntamento importante per un controllo - ha spiegato Leipold - è per la fine di aprile, in particolare per quella parte che prevede il commissariamento per le regioni che sforano la spesa sanitaria, provvedimento a cui dovrebbe seguire in maggio l'aumento automatico di alcune imposte regionali, se non ci sarà stato un intervento".
Forse è anche per questo che tra maggio e giugno il Fmi annuncia una visita tecnica in Italia per prendere contatto con il nuovo governo.
(Da Repubblica online di oggi)