Ingrao sui fatti di ieri a Milano.

[Antiglobal]

Vergognati...

Ah lui?

Pensavo dicessi alla Moratti...

[Minou]

L'unica bandiera del 25 aprile dovrebbe essere quella italiana...

[nuvolarossa]

Barbara intolleranza
Per avere la coscienza a posto non basta dissociarsi con le parole


Abbiamo provato una tristezza profonda per le contestazioni alla "cittadina" Letizia Moratti, che partecipava alla manifestazione del 25 aprile con il padre, medaglia d'argento al valore della Resistenza.
Una forma di barbara intolleranza, quella messa in atto nei confronti di una democratica e di una antifascista convinta, per formazione e nascita, come Letizia Moratti, che ci ha disgustato.



Ed è anche vero che ci sono da parte del centrosinistra espressioni di condanna per questo episodio deprecabile, accompagnato, fra l'altro, agli insulti ed ai fischi contro "la brigata ebraica". Ma il problema non è la capacità di prendere le distanze a parole da parte di Romano Prodi, o di Walter Veltroni, o altri ancora, nei confronti di coloro che possono anche essere considerati degli esagitati, piuttosto che dei semplici cialtroni. Il problema è che invece bisogna saperne prenderne le distanze politiche.
Non ci si mette la coscienza a posto soltanto dissociandosi da comportamenti disdicevoli, quando poi, con chi pratica e giustifica tali comportamenti, si fanno le maggioranze di governo. Perché in questa maniera possiamo stare certi che si alzerà ulteriormente il livello dei toni e, inevitabilmente, quello dello scontro. Se non vi sono conseguenze politiche immediate nei confronti di chi oggi pratica l'insulto, costui può pensare che non ve ne saranno nemmeno se domani arriverà ad usare le mani. E' un aspetto, questo, che non sembra nemmeno affiorare nelle meditabonde meningi del professore Prodi e dei suoi altrettanto riflessivi alleati. Eppure un'esperienza drammatica consumata proprio sui rapporti distorti con l'estremismo, questo paese l'ha già consumata una volta negli anni ‘70. Non vorremmo vedere una seconda edizione di quella vicenda.
E' poi davvero singolare che vi siano voci nell'opinione pubblica che pensino davvero di spiegare le becere contestazioni di Milano con l'instabilità politica causata dal mancato insediamento del nuovo governo, come pure fa a cuor leggero Federico Geremicca, in un editoriale della "Stampa". Al contrario, le contestazioni nascono da una cultura politica, uno spirito di parte, una tracotanza ottusa che non onora e non appartiene alla tradizione democratica del Paese: ha un'altra e ben diversa origine. E chi avrebbe dovuto festeggiare, in questo 25 aprile, proprio i nostri valori fondanti, aveva il dovere di impedire un tale spettacolo miserando.

Roma, 26 aprile 2006

tratto dal sito del Partito Repubblicano
http://www.pri.it