http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...alestina.shtml
Lo sfregio antisionista si è svolto in una costola esterna al corteo
Bandiere bruciate da immigrati palestinesi
A dar fuoco ai 2 vessilli di Israele aderenti del «Coordinamento Lotta per la Palestina» periferia della galassia dei centri sociali
MILANO - Sono stati alcuni immigrati del «Coordinamento Lotta per la Palestina» a dare fuoco ieri a Milano a due bandiere di Israele durante il corteo per la festa della Liberazione. Un Coordinamento che si trova all'estrema periferia della galassia dei centri sociali milanesi, composto da non più di una cinquantina di marocchini, palestinesi e militanti della «Panetteria occupata», gruppo estremista e minoritario tra gli autonomi. Tant'è che lo sfregio antisionista si è svolto in una costola esterna al corteo: mentre il Leoncavallo sfilava all'interno del corteo e i centri «Orso Vittoria» e «Transiti» erano fermi in piazza San Babila per chiedere la liberazione dei compagni arrestati l'11 marzo» (per le devastazioni di corso Buenos Aires) una quarantina di aderenti al «Coordinamento Lotta per la Palestina» si ritrovava in piazza Lima.
I responsabili dello sfregio non hanno dunque granché a che spartire con il mondo antagonista. Non esitano ad ammetterlo per esempio dal centro sociale Pergola. Sull'opportunità di fermare chi ha insultato la brigata ebraica al suo passaggio, gli attivisti ricordano che non è tradizione di Movimento impedire agli altri di manifestare le proprie idee. Chi era in piazza, comunque, ha notato che la contestazione non è stata condivisa da tutto il presidio: mentre alcuni urlavano «sionisti, assassini», in molti tacevano, e qualcuno scandiva forte lo slogan «pace».
Al momento in Procura Milano non sono arrivate informative specifiche sull'episodio che è comunque al vaglio degli investigatori.
26 aprile 2006
Sinceramente la polemica scatenata dall'ambasciatore e dalla destra nei confronti di tutta la sinistra, che ha subitocondannato in coro, mi sembra clamorosamente strumentale.