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  1. #11
    petronius
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    Citazione Originariamente Scritto da mario_68
    comunque ritengo che non sia importante porsi il problema se un libro o altro sia assimilibale o no alla "destra radicale".
    cerchiamo di leggere di tutto, e non solo "i testi sacri della destra radicale".
    la cultura è una.
    Nessuno nega che la cultura sia una ma ne esiste una utile alla formazione militante ed una meno. Probabilmente non consiglierei ad un camerata di leggere un libro di ingegneria. Sarebbe bene invece discutere se questi testi sono davvero formativi, se sono utili a formare un uomo politico oppure sono inutili o al limite dannosi.

  2. #12
    Evoliano di sinistra
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    Prossimo al nulla, laggiu' nell'abisso io conduco da solo la mia lotta.......In ogni caso nessun rimorso
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    Citazione Originariamente Scritto da petronius
    L'intento era proprio discutere se sia assimilabile alla destra radicale, ed evidentemente discutere il perchè...
    lascialo perdere runes, oltre al fatto che non e' dei nostri e questo non sarebbe ostativo di un proficuo confronto, c'e' il problema che non capisce una mazza.....

  3. #13
    Evoliano di sinistra
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    Citazione Originariamente Scritto da petronius
    Il Trattato del Ribelle è probabilmente un classico della cultura della destra radicale. Assieme a Militia quando cominci a fare politica, qualche "vecchio" ti impone di leggerlo. Cosa pensate di questo testo e del suo autore?(Ernst Junger ndr)
    Confesso, pur non essendo certo un novizio dell'ambiente, di averlo letto solo 3 anni fa' in quanto nella mia comunita' raramente si parlava e si citava Junger.....a torto in quanto seppur facilmente fraintendibile il trattato del ribelle e' a mio parere una attualissima e finissima critica della democrazia......Pensandoci bene chi puo' essere definito attualmente uno jungeriano e' M. Fini

  4. #14
    Runes
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    Citazione Originariamente Scritto da fabiosko
    lascialo perdere runes, oltre al fatto che non e' dei nostri e questo non sarebbe ostativo di un proficuo confronto, c'e' il problema che non capisce una mazza.....
    Mi risulta che Junger appartenesse alla corrente della c.d. "Rivoluzione Conservatrice", di cui facevano parte gli Strasser, Spengler, Niekish ed altri non proprio nazionalsocialisti hitleriani.

  5. #15
    Evoliano di sinistra
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    Citazione Originariamente Scritto da Runes
    Mi risulta che Junger appartenesse alla corrente della c.d. "Rivoluzione Conservatrice", di cui facevano parte gli Strasser, Spengler, Niekish ed altri non proprio nazionalsocialisti hitleriani.
    1) La rivoluzione conservatrice ,e' precedente seppur di poco,alla presa del potere da parte della Nsdap
    2) i fratelli Strasser (non gli strasse che ci si mettono per andare a ballare) erano della sinistra nazionalsocialista
    3) Junger inizio' a discostarsi dal nazionalsocialismo e dal Fuhrer con l'opera sulle scogliere di Marmo, ma non ha mai smentito o negato una sua collocazione nell'alveo culturale ed ideologico della cd destra radicale...
    4) Oltre a non essere uno dei ns. ed ad ammazzarti dalle pippe ti ostini a chiaccherare di cose che non sai, e cio' oltre a farmi incazzare ti rende ridicolo algi occhi di tutti......Saluti, e perfavore non mi rispondere

  6. #16
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    Citazione Originariamente Scritto da petronius
    Nessuno nega che la cultura sia una ma ne esiste una utile alla formazione militante ed una meno. Probabilmente non consiglierei ad un camerata di leggere un libro di ingegneria. Sarebbe bene invece discutere se questi testi sono davvero formativi, se sono utili a formare un uomo politico oppure sono inutili o al limite dannosi.
    hai ragione, non intendevo testi di ingegneria, ma quasi..
    ho incontrato troppo spesso ragazzini che a 20 anni avevano letto tutto evola (o junger, o spengler ...) senza averci capito un tubo non avendo assolutamente la preparazione per farlo (lo diceva lo stesso evola...)
    per quanto riguarda i giovani militanti, se dovessi consigliare qualcosa starei sui classici (chessò platone, dante).
    certo non consiglierei heidegger ad uno che non ha mai letto tutto ciò che viene prima...
    qui ed ora

  7. #17
    Runes
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    Citazione Originariamente Scritto da fabiosko
    1) La rivoluzione conservatrice ,e' precedente seppur di poco,alla presa del potere da parte della Nsdap
    Si ma non cè nessun legame storico tra le due cose, dato che la corrente della RC era distante dal nazionalsocialismo di Hitler
    2) i fratelli Strasser (non gli strasse che ci si mettono per andare a ballare) erano della sinistra nazionalsocialista
    Ma oppositori di quel merdoso di Hitler. O vuoi negarlo?
    3) Junger inizio' a discostarsi dal nazionalsocialismo e dal Fuhrer con l'opera sulle scogliere di Marmo, ma non ha mai smentito o negato una sua collocazione nell'alveo culturale ed ideologico della cd destra radicale...
    Per me uno che prende le distanze non fa piu' parte di un certo schema
    4) Oltre a non essere uno dei ns. ed ad ammazzarti dalle pippe ti ostini a chiaccherare di cose che non sai, e cio' oltre a farmi incazzare ti rende ridicolo algi occhi di tutti......Saluti, e perfavore non mi rispondere
    Perchè per dialogare con te bisogna essere dei "tuoi"? poverino
    .

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da Runes
    Mi risulta che Junger appartenesse alla corrente della c.d. "Rivoluzione Conservatrice", di cui facevano parte gli Strasser, Spengler, Niekish ed altri non proprio nazionalsocialisti hitleriani.
    Ammesso che Rivoluzione Conservatrice sia davvero esistita come movimento organico, Junger fu marginale ad essa un po' come a tutto. Qualcuno dice che questo lo ha salvato dal severo giudizio delle forze vincitrici nel dopoguerra, altri invece (a mi avviso giustamente) vedono nelle sue scelte la maggior caratteristica del suo anarco/individualismo.
    Vorrei comunque segnalare alcune cose che alcuni di voi già sanno:

    - Junger ebbe un'iniziale simpatia per Hitler ma poi si ravvide, forse per il trattamento riservato a Niekish da parte del Cancelliere.
    - Quando il nazismo prese il potere, Junger parlò di "vittoria della plebaglia", forse perché a suo avviso il nazismo stava "troppo a sinistra" (detestava la massa).
    - Junger sapeva che si stava organizzando un attentato a Hitler e taque, addirittura pare fosse un complice esterno. Tant'è che i gerarchi nazisti lo condannarono a morte e c'era l'ordine di cattura, con Junger da prelevare a Parigi - dove aveva scelto una strana forma di esilio. Fu Hitler a salvarlo. Pare abbia detto: - Junger non si tocca! -. Per Hitler, nonostante lo sapesse nemico, Junger era sempre un suo commilitone: un eroe di guerra che, come lui, si era fatto onore rischiando più volte la vita (si può dire di tutto su Hitler, ma non che non sia stato un valoroso soldato).
    - Dopo la guerra Junger, fortemente shoccato per la strage di civili, le deportazioni e il crollo dell'Europa come l'aveva conosciuta, nonché per la morte del figlio, scrisse il saggio "La pace", in cui auspicava un Governo Mondiale.

    Insomma, una figura contraddittoria, ma proprio per questo affascinante.

  9. #19
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    Aggiungo ancora questo:
    Junger non fu mai, e poi mai, un "collaborazionista", neppure quando stava nella Parigi occupata e poteva stare a contatto con gente come Dreu o Brasillac.
    E' stato sicuramente un uomo "di destra", ma in senso aristocratico più che politico.

  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da Galaad
    diaciamo la verità: il trattato del ribelle è la bibbia dell'anarco-camerata, un esaltazione dell'individuo (lupo) contrapposto ad una società malata popolata da idioti (agnelli).
    è nel giusto chi dice che non si può definire Juenger di "destra radicale" perchè noi non concordiamo nel termine stesso: lui vuole distruggere una società malata, e qui siamo tutti d accordo, ma non propone o propone solo in maniera negativa un idea di mondo nel quale invece il lupo si realizzi.
    per cui si torna alla problematica di Nietzcheana memoria: può un "disintegratore" essere considerato di destra o deve essere considerato solamente, nel caso del presente scrittore con i dovuti distinguo, un anarco-nichilista?

    vobis...
    vobis

 

 
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