Il clamoroso sbaglio dell'episcopato cileno sulla Presidente Bachelet.
I vescovi cileni, appena insediata la Presidente Michelle Bachelet si erano recati da lei in pellegrinaggio. A risentire le dichiarazioni dell'Arcivescovo di Santiago del Cile, S.E.R. Cardinale Francisco Javier Errazuriz, si sarebbe tentati di attribuirgli il premio "boccalone d'oro". Egli ha dichiarato di aver così informato il Santo Padre sull'incontro: "La Sig.ra Bachelet non solo è contraria all'aborto, ma anche all'aborto terapeutico... Gli ho segnalato anche che, a proposito del matrimonio la Presidente sostiene l'idea che si tratta di una unione tra un uomo e una donna. Quando ho terminato il Papa ha sorriso e ha detto: Grandi valori" (El Mercurio 24 febbraio 2006). Purtroppo, come ci informa Accion Familia, tramite la sua responsabile Mari Carmen De Paolis, non corrisponde a quanto esposto nel "Programma de Gobierno, Michelle Bachelet 2006-2010". I sospetti ora sono già realtà. La nuova Presidente del Cile ha dichiarato l'aborto priorità numero uno del suo governo, superiore anche a qualsiasi misura economica. Durante la campagna elettorale i socialisti alludevano all'aborto utilizzando eufemismi come "la profondizazzione dei diritti democratici". Appena insediata Michelle Bachelet si è tolta la maschera. Infatti, la Ministra della Salute del suo governo ha assicurato che in Cile si distribuirà la cosiddetta pillola del giorno dopo, che è di carattere abortivo (solo gli ignoranti o quelli in malafede la possono chiamare contraccezione d'emergenza; la contraccezione si fa prima dell'atto sessuale, dopo è solo aborto). I democristiani, che sono nella coalizione di governo con i socialisti, non hanno detto nulla . Così esige la stabilità politica del Cile (argomento usato dai Giuda di ogni nazione, basta ricordare la legge sull'aborto in Italia firmata da soli democristiani).Sembra però che i Pastori di quella Nazione si siano svegliati dal sonno. L'agenzia Zenit, infatti, ha raccolto le dichiarazioni del Vescovo Ausiliare di Santiago del Cile, Mons. Cristián Contreras Villarroel, che è anche Segretario Generale della Conferenza Episcopale, contro la misura annunciata dalla Ministra della Salute.
La cosa scontertante è che tutta la Nazione sapeva delle frequentazioni massoniche della Presidente Bachelet, ma i vescovi non ci hanno fatto caso. Durante la campagna elettorale, infatti, ha goduto dell'appoggio della Massoneria e poco prima delle votazioni ha avuto un incontro con il Gran maestro della Gran Loggia del Cile e i più importanti massoni della Nazione. Per mostrare la compenetrazione tra socialismo cileno e massoneria, Il Gran maestro, Jaime Carvajal ha sottolineato i punti di vista nei quali coincidono: "La signora Michelle è stata molto gentile nel portarci il suo programma e abbiamo scambiato alcuni punti di vista su temi che interessano alla massoneria e alla signora. Abbiamo concordato pienamente su molti punti di vista o nella totalità". Per essere esatti hanno concordato nella totalità.
Tratto da: http://kattolikamente.splinder.com/tag/massoneria
ll socialismo massonico. Il caso del Cile.
Michelle Bachelet si sente così sicura come futuro presidente del Cile che si è tolta la maschera e sta usando il tono radicale che preferisce. Prima del voto delle urne la candidata socialista, che succede a Riccardo Lagos, è andata a visitare il Gran Maestro della Gran Loggia del Cile, Jaime Carvajal; ce ne informa Hispanidad.
Circondata da mantelli, triangoli e compassi così si è espressa la socialista: "Sono molto contenta di essere stata ricevuta dal Gran maestro della Loggia Massonica del Cile e dai suoi dirigenti. Abbiamo parlato del Paese che vogliamo, il Paese che vogliamo che continui ad essere, dove le diverse istituzioni, da una parte la Chiesa e dall'altra grandi istituzioni come la Massoneria, possano continuare a far sentire la loro voce, le loro idee, specialmente nel terreno della educazione e nello sviluppo etico del nostro Paese."In questo ambiente così amichevole, Carvajal le ha risposto: "Ho segnalato alla signora Michelle la nostra posizione sul fatto che nella massoneria ci sono persone di tutti i colori politici e sempre pensiamo che la massoneria è un potere morale più che altro e così vogliamo che sia riconosciuto. Siamo disponibili e disposti a collaborare in tutto ciò che sia a favore della democrazia, dell'umanesimo senza aggettivi e fondamentalmente per il progresso del Paese. Qualsiasi Presidente della Repubblica avrà sempre la Loggia a sua disposizione". Non ha detto che il Governo del Cile debba essere a disposizione della Massoneria, ma molti lo hanno dato per sottinteso.
Per mostrare la compenetrazione tra socialismo cileno e massoneria, Carvajal ha sottolineato i punti di vista nei quali coincidono. "La signora Michelle è stata molto gentile nel portarci il suo programma e abbiamo scambiato alcuni punti di vista su temi che interessano alla massoneria e alla signora. Abbiamo concordato pienamente su molti punti di vista o nella totalità". Per essere esatti nella totalità.