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Risultati da 1 a 6 di 6
  1. #1
    ambrosini
    Ospite

    Thumbs up Vicenza:nuovo spazio culturale

    Un teatro nel parco di villa Cordellina
    La Provincia lancia il progetto: sarà un’arena a cielo aperto per 1.200 spettatori
    I lavori avranno un costo di circa 1,6 milioni. La struttura sarà a gradoni e verrà costruita nel “brolo” sulla sinistra del giardino
    Nei piani di palazzo Nievo c’è anche il recupero dell’antico teatrino interno che un tempo era attivo nelle barchesse


    di G. M. Mancassola



    Colpo di scena sul palco della cultura vicentina: la Provincia farà un teatro tutto suo. Un anfiteatro, per la precisione, capace di ospitare 1.200 spettatori, da costruire in un’area verde annessa a villa Cordellina, la sede di rappresentanza dell’ente a Montecchio Maggiore.
    La bomba amministrativa è stata scodellata ieri a palazzo Nievo sul tavolo di una riunione di maggioranza. Uno dei punti all’ordine del giorno era: “ipotesi di teatro all’aperto”. Un’ipotesi strettamente legata alla variazione di bilancio che l’assessore Luciano Zerbaro sta definendo nei dettagli.
    Di teatro all’aperto, infatti, non si fa alcun cenno nel bilancio 2006 né nel programma degli investimenti. Dopo la manovra finanziaria, sarà uno dei fiori all’occhiello. Si tratta di una novità assoluta, rimasta fino a ieri top-secret nelle stanze degli uffici tecnici, che ne hanno curato la progettazione preceduta da un’accurata ricerca sulla storia dei teatri vicentini negli ultimi cinque secoli. Le fasi preliminari dell’iter progettuale sono state visionate nei mesi scorsi in Giunta. Il costo preventivato per l’opera sarebbe di 1,6 milioni di euro. Per finanziare l’intervento, la Provincia è intenzionata a inviare una richiesta di contributo alla Fondazione Cariverona. Se non dovesse ottenere le risposte auspicate, sceglierà la via “autarchica”, provvedendo con risorse proprie. In arrivo, ad esempio, ci potrebbero essere gli utili dall’autostrada Brescia-Padova.
    Se la tabella di marcia dovesse essere rispettata, all’inizio dell’estate dovrebbe essere approvato il progetto esecutivo, in autunno dovrebbero iniziare i lavori, per tagliare il nastro alla fine della primavera 2007, in tempo per la fine del mandato amministrativo. Sarebbe il suggello finale all’era di Manuela Dal Lago a capo di palazzo Nievo.
    I primi sostenitori del progetto sono proprio la presidente e il suo vice Galdino Zanchetta, assessore al Patrimonio. «L’obiettivo dell’operazione - spiega la Dal Lago - è ricreare la tradizione vicentina dei teatri all’aperto. I nostri tecnici hanno condotto una ricerca storica, che dimostra come il territorio provinciale fosse ricco di arene per spettacoli all’aperto e nella stessa villa Cordellina c’era una struttura per spettacoli».
    Zanchetta precisa che l’arena verrà ricavata nel brolo, il campo incluso nelle proprietà della villa, ma esterno al giardino monumentale. Per chi osserva l’edificio settecentesco da strada Cordellina, il teatro verrà costruito sul lato sinistro. In passato, si era ipotizzato di destinare quello spazio per la creazione di un parcheggio. Il problema della sosta, invece, verrà presumibilmente risolto rilevando un’area privata per ampliare e ristrutturare il posteggio già attivo nel retro, su via Lovara.
    Nei piani dell’amministrazione provinciale - annuncia il vicepresidente - c’è anche il recupero dell’antico teatrino al coperto un tempo in funzione per allestire commedie e spettacoli a uso e consumo della famiglia Cordellina e dei suoi ospiti. Il “ridotto” si trova nelle barchesse utilizzate per le scuderie e servirà soprattutto da sala convegni.
    L’anfiteatro avrà una scenografia fissa, la cui realizzazione che verrà affidata alle mani di uno scultore vicentino: l’incarico e il nome dell’artista verranno ufficializzati nelle prossime settimane.
    «Vorremmo - aggiunge la Dal Lago - che la struttura potesse servire anche per i Comuni e gli enti che cercano spazi e strutture dove allestire spettacoli durante il periodo estivo. Penso, in particolare, alla tradizione del teatro popolare e ai concerti in villa».

  2. #2
    ambrosini
    Ospite

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    VILLA CORDELLINA LOMBARDI

    Carlo Cordellina Molin, celeberrimo avvocato veneziano, diede inizio ai lavori della villa di Montecchio Maggiore su un'antica casa ereditata dallo zio Molin verso il 1735. I Lavori, che durarono fino al 1760, furono affidati all'architetto Giorgio Massari, come risulta da un documento ottocentesco.

    Peraltro per alcune soluzioni del grande complesso fu interpellato anche Francesco Muttoni cha a Vicenza era riuscito a coniugare la tradizione palladiana con le forme barocche. Massari è più fedele a Palladio chiamato in causa per il pronao jonico della facciata.

    Nel 1743 la villa doveva essere funzionante se il Tiepolo era sul posto a decorare con affreschi il salone della residenza padronale. La villa rimase di proprietà di Lodovico Cordellina figlio di Carlo fino ai primi decenni dell'ottocento quando, fu unita al collegio-convitto Lodovico Cordellina, che da soggiorno per gli allievi la trasformò in uno stabilimento di allevamento del baco da seta.

    Nel 1943 passò al conte Gaetano Marzotto e nel 1954 al dott. Vittorio Lombardi che provvide al generate restauro degli immobili e alla ricostituzione dei giardini. Anna Maria Lombardi, vedova del dott. Vittorio, cedette la Villa e l'annessa Cappella Pizzocaro all'Amministrazione Provinciale di Vicenza, attuale proprietaria, a cui va il merito del restauro degli affreschi del Tiepolo e della Scuderia. Grandi lavori di ricupero sono in atto nel grande Rustico pure originale creazione di Giorgio Massari su preesistenti edifici di proprietà Molin.

  3. #3
    ambrosini
    Ospite

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    La villa di proprieta' della Provincia di Vicenza dal 1970, fu eretta per volonta' del giureconsulto Carlo Coredellina Molin su disegno dell'architetto Giorgio Massari. I lavori di costruzione della villa durarono dal 1735 al 1742, anno in cui il Massari preparò il progetto per le barchesse, portate a termine verso il 1760.
    La villa subi' danni durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale e per essere stata usata come stabilimento per l'allevamento del baco da seta. Passata a proprietà privata fu mirabilmente restaurata da Vittorio Lombardi tra il 1953 e il 1956.
    Il complesso e' formato dalla Residenza padronale, dalle "barchesse", dalle torrette e dal grandioso rustico.
    Nella villa il Massari rende omaggio all'arte di A. Palladio con il pronao ionico a quattro colonne, sormontato dal timpano con lo stemma scolpito dei Cordellina (tre cuori con i fiori di lino), e con la disposizione simmetrica delle stanze e delle due scale accanto al salone centrale.
    Carlo Cordellina volle unire al nome di Massari anche quello del maggiore pittore veneziano del secolo Giambattista Tiepolo.
    Tiepolo lavorò nella villa nell'anno 1743 ed egli stesso, attraverso una lettera all'amico Algarotti, ci testimonia del procedere del lavoro.
    Alla fine di ottobre del 1743, si legge nella lettera sopraindicata, l'artista era a buon punto ed avrebbe previsto di terminare il ciclo di affreschi per il 10 o il 12 del mese successivo.
    Secondo Remo Schiavo, conservatore della villa, il soffitto del pronao doveva essere arricchito da un dipinto ad olio raffigurante "Il Tempo che scopre la Verità". Questa tela è conservata attualmente nella pinacoteca di Palazzo Chiericati a Vicenza. Giambattista Tiepolo decora il salone esaltando la figura dello stesso Cordellina, grande avvocato, e per questo motivo il dipinto ora al Museo poteva rappresentare un prologo ideale al contenuto delle immagini interne.
    Il soffitto del salone è il perno del discorso tiepolesco: l'"Intelligenza che trionfa sull'Ignoranza". L'Intelligenza illumina l'uomo: vediamo questa figura scendere verso il basso (ha le vesti gonfie d'aria), entrare nella sala ed illuminare l'operato di Scipione e di Alessandro (i due personaggi degli affreschi laterali), ma anche dello stesso committente.
    All'estremità del soffitto l'Ignoranza precipita colpita da un putto mentre la Fama (la figura alata con la tromba) annuncia l'avvento dell'Intelligenza.
    Sulla parete di destra il vittorioso imperatore Alessandro Magno riceve la famiglia dello sconfitto Dario. La scena acquista un'atmosfera teatrale: una donna implorante, colle bracci aperte, sembra voler iniziare un'aria tratta da un melodramma; un'altra cerca di sedurre il vincitore scoprenosi un seno; la giovane è attratta da qualcosa o qualcuno di esterno; il bimbo vuole giocare mentre la donna più anziana lo tiene stretto.
    Alessandro non si lascia influenzare e, con atto di grande saggezza, dona la libertà ai nobili personaggi.
    Sulla parete opposta viene raffigurata la Continenza di Scipione l'Africano: l'eroe seduto sul trono riavvicina lo sconfitto Aluccio alla sua fidanzata. Si noti lo splendido vestito della giovane, le tonalità cromatiche delle stoffe, l'affollarsi di personaggi che vogliono partecipare all'avvenimento.
    In basso, a sinistra guardando l'immagine, si legge la firma dell'autore Gio.Batta Tiepolo.
    I cieli, sia del soffitto che delle pareti sembrano rompere i muri della villa e farci viaggiare tra spazi infiniti.
    Sopra le porte laterali del salone, a monocromo, sono raffigurate le allegorie dei quattro continenti: l'Europa incoronata, l'Africa che ha sul capo una testa di elefante, l'Asia che tiene in mano una pianta ed infine l'America nuda. Altre immagini sul soffitto rappresentano le allegorie della Musica, della Poesia, della Guerra e della Politica. La villa era ornata da una splendida quadreria voluta da Cordellina ed oggi in parte conservata nelle sale del Palazzo Chiericati.

  4. #4
    ambrosini
    Ospite

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  5. #5
    ambrosini
    Ospite

    Predefinito


  6. #6
    ambrosini
    Ospite

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da ambrosini
    Il costo preventivato per l’opera sarebbe di 1,6 milioni di euro. Per finanziare l’intervento, la Provincia è intenzionata a inviare una richiesta di contributo alla Fondazione Cariverona. Se non dovesse ottenere le risposte auspicate, sceglierà la via “autarchica”, provvedendo con risorse proprie. In arrivo, ad esempio, ci potrebbero essere gli utili dall’autostrada Brescia-Padova.
    NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELLA BS-PD,gli utili che produce devono continuare ad essere investiti nelle nostre province!!!!

 

 

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