Secessionismo/etnonazionalismo - indipendentismo/autonomismo?

[Celtic Pride (POL)]

Questo però, se hai fatto caso, emerge ora nei fatti, tutto l'apparato Lega della Lombardia, lavora esclusivamente per la Lombardia (che ha tre milioni di abitanti in più della Svizzera), la strategia di Bossi è conquistare Milano e la Lombardia per porre un argine insuperabile al centralismo romano, tutto il lavoro che sta portando avanti con la Moratti va in questa direzione.

Presto anche in Veneto faranno altrettanto, quindi, la linea politica va naturalmente nella direzione che indichi tu.

Ovviamente, come tutte le cose, presenta dei pericoli non da poco: frammentarietà politica, disunione su punti importanti, parcellizzazione,...difficoltà a trovare una unità d'intenti contro il comune nemico...
Non sono cose da poco.
Comunque, è evidente che la Lombardia cammina per conto suo, quando dissi che Bossi si era ritirato a casa sua, era perchè è evidentissima la inversione di strategia, che non è più Padania, ma Lombardia (per i lega-lombardi in primis), e per le altre Nazioni diventerà Veneto in primis, Piemonte in primis, eccetera, con i rischi che esistono anche in questa strategia o linea politica, forse maggiori che non in quella della "linea Padania".

è quello che sta avvenendo anche in romagna con la battaglia per l'autonomia regionale, che a molti farà ridere, ma per un popolo come il nostro segna un grosso cambiamento etno-territoriale.
la lega in romagna si sta caratterizzando sempre piu come un movimento autonomista romagnolo anzichè una costola del grande progetto padano.
tornando a quello che dice der è verissimo, non immaginate quanta gente abbia sentito dire "io sono romagnolo e basta, non padano" la padania non è vista bene ovunque come idea. dobbiamo far passare il concetto che esiste un coordinamento di movimenti localistici, l'idea di padania è vista come un qualcosa di accentratore. spero di essere stato chiaro.

[Der Wehrwolf]

è quello che sta avvenendo anche in romagna con la battaglia per l'autonomia regionale, che a molti farà ridere, ma per un popolo come il nostro segna un grosso cambiamento etno-territoriale.
la lega in romagna si sta caratterizzando sempre piu come un movimento autonomista romagnolo anzichè una costola del grande progetto padano.
tornando a quello che dice der è verissimo, non immaginate quanta gente abbia sentito dire "io sono romagnolo e basta, non padano" la padania non è vista bene ovunque come idea. dobbiamo far passare il concetto che esiste un coordinamento di movimenti localistici, l'idea di padania è vista come un qualcosa di accentratore. spero di essere stato chiaro.

Esatto. Dobbiamo puntare sull'etnonazionalismo veneto, insubre, romagnolo, ligure...E' un "sentimento etnico" sentito molto sentito dagli autoctoni. Il concetto di Padania , invece, è estraneo alle nostre genti (tranne che in qualche parte della Lombardia). E' logico che , ad esempio, un Veneto, con 1000 anni di storia della Serenissima Repubblica Veneta, si senta prima appartenente alla comunità/Nazione Veneta, poi si sentirà Europeo.
Così varrà per un Piemontese ( che appartiene ad una Nazione definita la piccola Prussia), per un Insubre (il Granducato degli Sforza), per un Cenomane (la Serenissima),per un Ligure (La Repubblica di Genova) , per un Trentino-Tirolese e per un Friulano (l'Impero)...insomma il "progetto Padania" è fallito perchè :
1-è stato spiegato male ed ormai è divenuto folkloristico;
2-perchè le nostre genti sono legate alla patrie carnali, alle loro heimaten, e non ad un disegno/progetto calato da Milano.

[Celtic Pride (POL)]

Esatto. Dobbiamo puntare sull'etnonazionalismo veneto, insubre, romagnolo, ligure...E' un "sentimento etnico" sentito molto sentito dagli autoctoni. Il concetto di Padania , invece, è estraneo alle nostre genti (tranne che in qualche parte della Lombardia). E' logico che , ad esempio, un Veneto, con 1000 anni di storia della Serenissima Repubblica Veneta, si senta prima appartenente alla comunità/Nazione Veneta, poi si sentirà Europeo.
Così varrà per un Piemontese ( che appartiene ad una Nazione definita la piccola Prussia), per un Insubre (il Granducato degli Sforza), per un Cenomane (la Serenissima),per un Ligure (La Repubblica di Genova) , per un Trentino-Tirolese e per un Friulano (l'Impero)...insomma il "progetto Padania" è fallito perchè :
1-è stato spiegato male ed ormai è divenuto folkloristico;
2-perchè le nostre genti sono legate alla patrie carnali, alle loro heimaten, e non ad un disegno/progetto calato da Milano.

concordo, a sto punto, pur non essendo perfette sotto l'aspetto dei confini, è quasi meglio puntare alle identità regionali. la padania è difficile da far digerire alla gente, mentre il sentirsi lombardi, veneti, romagnoli e altro fa molta piu breccia nei cuori delle persone.

[Sebottendorf]

Sono assolutamente d'accordo sulle conclusioni che avete raggiunto. L'autonomismo riferito ad un territorio che rimane vasto e variegato come quello "padano" dev'essere corrisposto ad ogni popolo. E' proprio una questione oggettiva: l'altro giorno ero andato a trovare amici Veneti (di vicenza) e quando parlavano tra di loro io capivo veramente poco. Aldilà di queste sciocchezzuole (ma poi anche no) linguistiche, sarei favorevole ad un passaggio che preveda un autonomismo regionale (con quindi lega lombarda, lega piemontese, lega veneta) magari solo federate per raggiungere l'obiettivo comune dell'autodeterminazione di ogni popolo.

Quello che però mi chiedo è: a chi interessa tutto ciò ad oggi? Se vi in giro a parlare con la gente una tale eventualità ha la stessa considerazione di un libro fantasy.

[Der Wehrwolf]

Quello che però mi chiedo è: a chi interessa tutto ciò ad oggi? Se vi in giro a parlare con la gente una tale eventualità ha la stessa considerazione di un libro fantasy.

Non credere che sia così.
Sentimenti come l'appartenenza etnica restano sopiti a lungo ma quando queste ataviche energie entrano in gioco non ve ne è per nessuno...

[Pape Satàn]

Ovvio che un veneto si senta veneto e non padano.
Tra l'altro, secondo me, il Veneto (in senso ampio, da Trieste a Brescia, da Udine a Trento) ha caratteristiche geografiche e sociali che lo rendono un terreno privilegiato per esperimenti di autonomia vera.
Mi spiego.
Il Veneto non ha una grande città (come Milano per la Lombardia o Torino per il Piemonte ecc.) con una funzione accentratrice, questo favorisce la permanenza delle peculiarità locali, visibili nella resistenza dell'uso della lingua veneta con tutti i suoi dialetti, di gran lunga più viva delle altre lingue del Nord.
L'essenza policentrica del Veneto è per sua stessa natura riluttante a qualsiasi tentativo di accentramento che provenga dall'esterno (Italia o Padania o Mitteleuropa che sia).
Il rovescio della medaglia è dato da una mentalità provinciale, tendenzialmente conservatrice e xenofoba che poco si confà con le caratteristiche di quella che fu la Serenissima Repubblica.
Ma pensare che si possa arrivare all'autonomia spinta o all'indipendenza soltanto per le proprie caratteristiche sociogeografiche o economiche è una sciocchezza.
E' necessario sviluppare, invece, esperimenti reali di autonomia, promuovendo l'uso della lingua veneta in tutti gli ambienti, lo studio della storia della Repubblica di Venezia al posto della pretestuosa storia d'Italia, forme alternative di organizzazione politica e di comunicazione.
Ma temo che i Veneti, che nel giro di un paio di generazioni si sono repentinamente trasformati da contadini a imprenditori, debbano ancora smaltire l'entusiasmo di uno sviluppo impetuoso ma irrazionale e ragionare seriamente su cosa sono diventati e dove vogliono andare.
L'arrichimento della nostra regione è stato gestito in modo vergognoso dall'Italia, da una parte e dall'establishment veneto, dall'altra.
Io amo il mio popolo e vorrei averne fiducia, ma poi mi guardo attorno e vedo mercedes che sfrecciano tra campagne violentate dai capannoni, persone che sanno solo odiare, gente lobotomizzata dalla televisione italiota, fascisti per moda, arricchiti della peggior spece, pochi bambini e molti vecchi, e mi chiedo se siamo degni della nostra storia.
Non sarà questo o quel partito a liberarci dalle catene dell'unità italica ma solo un lavoro che saprà partire dal basso.
Ripartire dal popolo che ha, forse, l'ultima occasione di riappropiarsi del proprio destino
Ne saremi degni?
L'alternativa è l'estinzione.
Saluti veneti e comunisti.

[Eridano]

Avatar satanista e ma$$one: complimenti per il Baphomet.
Compagni e $atani$ti: chi si somiglia si piglia.

[ambrosini]

Ovvio che un veneto si senta veneto .......

Hai fatto una buona disamina,seppur con qualche imperfezione.Trento e Udine sono cugini,non fratelli,per una serie di motivi storici,sociali,economici che non sto qui a elencare.Idem per il discorso xenofobi....mi ha fatto sorridere.....
Il punto principale che mi preme affrontare è un altro.
Leggendoti ho provato,da una parte,un sentimento di gioia come ogni volta che percepisco in un fratello veneto il seme dell'autonomia.Dall'altra parte un sentimento di delusione perchè vedo che le solite ideologie c'hanno messo lo zampino......Tu vedi "fascisti per moda"....li vedo anch'io.....ma io vedo anche i "comunisti per moda",i "democristiani per moda".....che poi "per moda" non è il termine più appropriato,il migliore è "per interesse a breve termine".
Prima mettiamo in un angolo queste ideologie e prima rialzeremo la testa e vedremo l'unico vero obiettivo comune,una volta conquistata l'autodeterminazione potremo scannarci per il resto......
Cerchiamo di essere "indipendentisti per interesse collettivo a lungo termine"!

P.s. se ti preme davvero il tuo Veneto comincia a sostituire l'avatar con uno più consono alla nostra nazione

[Wened]

Beh...non so se sia confortante, ma quando si parla di "identità veneta" sono d'accordo anche massoni, comunisti, satanisti...

[Pape Satàn]

Hai fatto una buona disamina,seppur con qualche imperfezione.

P.s. se ti preme davvero il tuo Veneto comincia a sostituire l'avatar con uno più consono alla nostra nazione

Lo so che i furlani sono cugini e non fratelli (furlani e panegase l'è meio che no ghen nase).
Ma a parte questo non credo che la mia "ideologia" (che non considero tale bensì uno strumento di interpretazione del reale), sia incompatibile con l'auspicio di un Veneto libero. (Via la NATO dalle nostre terre).
Mi auguro invece che un giorno si possano conciliare.
Io non sono deluso da te se la pensi diversamente ma sono altrettanto entusiasta di trovare un fratello veneto.
Per quanto riguarda l'avatar mi piacerebbe un leone di San Marco con la falce e il martello, se lo trovi io lo cambio.
Per intanto tengo questo che rappresenta l'elevazione della materia sullo spirito.