Originariamente Scritto da
xlater
L'Unione ha proposto D'Alema, la CdL ha detto no. Questo è lo stato dei fatti.
Quello che non viene sottolineato abbastanza, secondo me, sono le ragioni del veto, che ritengo essere il vero nocciolo della questione, perché solo sulla base delle ragioni del veto a D'Alema si può pensare a eventuali candidature alternative. D'Alema, da quanto si sente in giro, viene respinto per nessun altra ragione al di fuori del fatto che è un esponente della sinistra. In altre parole, il veto suona come "Mai un DS al Quirinale".
Se questi sono i termini, la posizione della CdL è inaccettabile. Non esiste nessuna ragione al mondo per escludere gli esponenti della sinistra dalla più alta carica istituzionale, né per sostenere che il partito dei DS non possa esprimere personalità in grado di rivestire la più alta carica dello stato con autorevolezza, con serietà, con imparzialità e con alto senso dello stato.
Accettare un veto di questo tipo significa implicitamente riconoscerne le ragioni, cosa che l'Unione non può permettersi. Se la situazione non uscirà da questo stallo trovo assolutamente giustificato che la maggioranza provi ad eleggere il proprio candidato con le proprie forze.