da:
http://www.camera.it/_dati/leg13/lav...ed054/s100.htm

Seduta n. 54 del 18/9/1996
(pomeridiana)



PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MARCO TARADASH. Signor Presidente, nelle denunce che fanno i colleghi della lega c'è spesso una parte di ridicolo, ma c'è spesso anche una parte di serietà. Mi pare che la questione importante posta dal collega Comino non sia tanto quella della telefonata quanto quella della irruzione della Digos nella sede della lega a Milano.
Non conosco le ragioni che hanno spinto il ministro dell'interno a richiedere alla Digos questa irruzione e questa perquisizione (Commenti dei deputati del gruppo della sinistra democratica-l'Ulivo). Credo che la Digos sia alle dipendenze del Ministero dell'interno; non si trattava di polizia giudiziaria, ma di Digos, che dovrebbe essere alle dipendenze del Ministero dell'interno, cari colleghi! Ritengo che per una perquisizione nella sede di un movimento politico ci debbano essere delle ragioni molto serie e molto gravi, signor Presidente. Già una volta, alla vigilia di una elezione, abbiamo visto gli agenti della Digos entrare nelle sedi di un partito politico e chiedere l'elenco degli iscritti a quel partito. Allora insorgemmo per difendere la libertà di associazione e di iniziativa politica.
Per lo stesso motivo, signor Presidente, mi unisco alla richiesta del collega Comino perché il ministro Napolitano venga oggi stesso in quest'aula a spiegare le ragioni per cui nei confronti di un partito politico si è voluto intervenire nei termini di un'attività di polizia (Applausi dei deputati dei gruppi di forza Italia e della lega nord per l'indipendenza della Padania).

PRESIDENTE. Onorevole Taradash, ho già dato assicurazioni in questo senso al presidente Comino. Stiamo cercando il ministro Napolitano perché il più presto possibile, in relazione ai suoi impegni ed a quelli della Camera, possa riferire all'Assemblea.



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NICOLA BONO. Facciamolo cercare dalla polizia!