La Russia ha intenzione di ritornare in possesso delle ex repubbliche sovietiche



La Russia e' intenzionata a far esercitare il proprio diritto nei confronti di alcuni obiettivi che attualmente si trovano in stati appartenenti all'ex Unione Sovietica e all'Impero Russo.

Nel corso di un'intervista rilasciata all'agenzia stampa Interfax, il direttore delle questioni presidenziali Vladimir Koshin ha dichiarato: "Stiamo attivamente cercando di rientrare in possesso non solo dell'ex URSS, ma anche dell'ex Impero Russo. I risultati li otterremo quando presenteremo il nostro caso per il ritorno dei territori".

Ha fatto inoltre notare che sono gia' stati ottenuti risultati positivi da tali tentativi di far rientrare gli ex possedimenti e ha ricordato la storia del Bulgartabak, una compagnia entrata a far parte dell'Unione Sovietica subito dopo la Seconda guerra mondiale. "Le nostre azioni non hanno permesso alle autorita' bulgare di privatizzare la Bulgartabak senza prendere in considerazione gli interessi della Fedrazione Russa", ha spiegato Koshin.

Koshin ha poi considerato l'Ucraina come "uno dei problemi piu' complessi che impediscono alla Russia di adottare una posizione definitiva nei confronti dei suoi possedimenti. L'Ucraina e' una delle repubbliche dell'ex Unione Sovietica che non approva gli sguardi di Mosca. "Tale posizione da parte dei nostri amici ucraini e' priva di senso ed incosistente. Non fa altro che danneggiare i rapporti fra le due nazioni causando per giunta danni economici alla Federazione Russa".

Nonostante tutto, dalle sue parole si comprende che l'amministrazione delle questioni presidenziali in collaborazione con il ministero degli Esteri, si sta dando da fare al fine di scoprire in quali paesi ci siano possedimenti appartenenti alla Russia. "Sappiamo con esattezza quali edifici, quali strade e quali territori appartengano a noi e quali agli altri".
Koshin ha altresi' fatto notare che i mezzi economici investiti al fine di far rientrare i possedimenti aumentanodi anno in anno. "Finora abbiamo investito decine di milioni di dollari alla ricerca dei possedimenti".
In risposta alla domanda concernente l'acquisizione delle "dacie" dislocate nei territori dell'ex Unione Sovietica, Koshin ha affermato che nelle ex repubbliche sovietiche il loro quantitativo unito a quello di altri obiettivi e' notevole. "Alcuni stati sono effettivamente intenzionati a restituirle, tipo la Bielorussia ed il Kirghistan. Ci troviamo in una fase di negoziati con altre nazioni e per il momento non ci sono risultati concreti. Insisteremo sui rapporti che abbiamogia' avuto, ad esempio con la citta' di Soci".
Tratto da: Vzglyad

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