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Discussione: Economia in ripresa...

  1. #41
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    Citazione Originariamente Scritto da Amati75
    "un po' come l' inflazione USA, che e' attorno al 2,5% perche' "oil e food" non entrano nel paniere...."

    Non diciamo bagianate... negli USA sono resi noti entrambi i valori, ad ogni comunicato viene dato il valore globale e quello core, ovvero senza i fattori da te citati.. e vengono resi noti entrambi per chiare ragioni...

    Questa cavolata e' parecchio che gira.. ma chi la tirata fuori per primo senza preoccuparsi di contrallare prima?


    Per rispondere a Sassaroli, la diminuzione delle imposte con il deficit non centra nulla, difatti il gettito fiscale e' sempre aumentato ergo il problema e' la spesa e no le entrate che sono aumentate.

    E la spesa fuori controllo come piu' volte indicato anche dalla corte dei conti e' la spesa locale che e' aumentata piu' di due volte quella centrale, ed aggiungo con convinzione, appunto perche' gli enti locali non sono direttamente responsabili dei fondi che spendono, quindi sperperano.
    la prima volta che la ho letta chi informava il suo pubblico era Bill Gross, managing director della PIMCO (www.pimco.com), un assset manager che investe in bond (100Mld di$) di proprieta' Deutsche Bank. era il 2004, credo.

    Per esperienza diretta il prezzo della benzina e' triplicato in due anni, da 1,20 a 3,60 al gallone, siamo quasi a livelli italiani, e senza la tassazione dello stato ai livelli italiani.

    l' inflazione USA al 2,5% e' una balla, e infatti a ogni riunione della FEDF i tassi vengono alati di un quarto di punto (da oltre tre anni, 18 trimesti, mi sembra).

  2. #42
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    Citazione Originariamente Scritto da robert jordan
    la prima volta che la ho letta chi informava il suo pubblico era Bill Gross, managing director della PIMCO (www.pimco.com), un assset manager che investe in bond (100Mld di$) di proprieta' Deutsche Bank. era il 2004, credo.

    Per esperienza diretta il prezzo della benzina e' triplicato in due anni, da 1,20 a 3,60 al gallone, siamo quasi a livelli italiani, e senza la tassazione dello stato ai livelli italiani.

    l' inflazione USA al 2,5% e' una balla, e infatti a ogni riunione della FEDF i tassi vengono alati di un quarto di punto (da oltre tre anni, 18 trimesti, mi sembra).

    Allora quello quando danno l'inflazione si addormenta prima che li diano tutti..visto che si rende noto entrambi i valori core e non core....

    cEj poi l prezzo della benzian sia a livello Italiano..scumsia tanto..ma seocndo quale astrusa forumla matematica?

    In Italia costa 1.34 euro al litro, la costa secondo quello che dici 3.60 dollari al GALLONE ovvero 2.80 Euro al Gallone.... quanti litri in un Gallone? e qundi quanti Euro al litro?

    Non siamo neanche lontanamente ai livelli italiani.

    I tassi venogno alzati per svariati motivi fra i quali anche un economia che cresce sempre sopra il 3%....

  3. #43
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    Citazione Originariamente Scritto da Amati75
    Allora quello quando danno l'inflazione si addormenta prima che li diano tutti..visto che si rende noto entrambi i valori core e non core....

    cEj poi l prezzo della benzian sia a livello Italiano..scumsia tanto..ma seocndo quale astrusa forumla matematica?

    In Italia costa 1.34 euro al litro, la costa secondo quello che dici 3.60 dollari al GALLONE ovvero 2.80 Euro al Gallone.... quanti litri in un Gallone? e qundi quanti Euro al litro?

    Non siamo neanche lontanamente ai livelli italiani.

    I tassi venogno alzati per svariati motivi fra i quali anche un economia che cresce sempre sopra il 3%....
    beh, Bill Gross e' un guru sul mercato dei bond. non propriamente un amatore. e' il direttore generale di una societa' che gestisce 100 miliardi di dollari.
    parla regolarmente sui canali finanziari, ed e' raro che dica stupidaggini. lo considero (accanto all' economist) uno dei miei fari in fatto di trend. se ti interessa la finanza dagli una letta, e' cibo per la mente.

    un gallone sono 3 litri e 80. se si fanno un po' di conti sul PPP si vede che siamo "quasi" a livelli italiani. due anni fa erano attorno ai 40 centesimi di dollaro al litro, oggi sono circa 90... il "neanche lontanamente" mi sembra poco realistico. ma se metti nel conto il consumo delle macchine americane e quello delle macchine europee vedi che il costo al chilometro per loro e' sensibilmente superiore al nostro.

    e infine, l' economia che cresce del 3% all' anno sarebbe interessante, se la crescita non fosse corrispondente al 50% del debito (che cresce del 6-7& all' anno).
    ovvero la crescita e' completamente fasulla, finanziata dalla Cina tramite l' acquisto di bond che danno alla fed la liquidita' per consentire agli americani di indebitarsi per comprare prodotti di importazione.


    ho avuto una discussione interessante con Ronnie nel merito, il thread si chiamava "l' inizio della fine" http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=247227

  4. #44
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    Predefinito Sprechi e pressione fiscale

    Citazione Originariamente Scritto da Amati75
    Scusami tanto.... ma essendo stata introdotta la no tax area , la differenza fra aumenti e non pagare le tasse in quellla soglia e' a favore della seconda non della prima.
    Le spese sono aumentate piu' del doppio a livello locale rispetto allo stato centrale .. e non solo in Sicilia... non diciamo sparate da campagna elettorale permamente, e ripeto.. chi e' che controlla ed ammnistra la maggior parte delle realta' locali?
    L'ampliamento della no tax area ha inciso in modo molto minore di quanto tu creda. Primo per il gioco delle deduzioni; secondo perchè in questi anni vi è stato aumento di inflazione ed il governo non ha tenuto conto del fiscal drag; terzo, cosa più grave, sono aumentate enormemente bolli e tasse indirette che hanno impoverito il ceto medio ed ancor più i redditi bassi. Al contrario i ceti più ricchi e privilegiati hano potuto godere di forti sconti sull'IRPEF, dell'eliminazione dell'imposta di successione che era pagata solo dal 10% delle famiglie (al di là della propaganda della campagna elettorale che spero sia finita), di condoni fiscali indecenti, dell' eliminazione totale di imposte sui grandi guadagni di borsa (vedi i guadagni esentasse dei furbetti del quartierino).
    In definitiva quindi le imposte sono state ridotte per le classi più ricche ed aumentate per le altre. La media del pollo dice invece che vi è stata una leggerissima riduzione della pressione fiscale media. Si potrebbero aggiungere le mancate liberalizzazioni che hanno determinato aumenti di tariffe esagerati che hanno prodotto altra IVA.
    Gli sprechi vi sono ovunque, ma a me pare invece che siano più negli apparati centrali. La corte dei conti non ha detto quello che tu dici.
    IL federalismo ha trasferito molte competenze dal centro alla periferia. E' normale quindi che le spese in periferia aumentino. Non mi sembra normale invece che continuino ad aumentare tante spese inutili nelle amministrazioni centrali che hanno perso tantissime competenze.
    Poi è noto a tutti che gli sprechi nella regione Sicilia non abbiano eguali in nessuna parte d'Italia. Sono state pagate consulenze inutili che, insieme ad altri sprechi, hanno fatto diventare la Sicilia un pozzo senza fondo.
    La responsabilità non può che essere data a chi governa tutto in questa regione, e a chi finora ha trasferito fondi, in modo anche clientelare, che ha invece negato ad altre regioni meno amiche (leggi Sardegna).

  5. #45
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    POLITICA E PIL

    La ripresa? Non dipende dai governi


    Caro direttore, ho letto sul Corriere di ieri un interessante articolo pubblicato sotto il titolo «La congiuntura amica». Ringrazio per la considerazione qui riservatami e mi permetto solo una precisazione. Mi si attribuisce — tra l'altro — la frase: «Il rilancio? Merito nostro..».
    Questa tesi può essere astuta politicamente. Ma non è corretta logicamente. E dunque — per me — non è corretta neppure politicamente. Da anni sostengo infatti e sosterrò comunque anche nei prossimi anni, indipendentemente dai governi in carica, che i fattori e le forze in campo e dominanti sull'economia non derivano e non dipendono più — se non in parte marginale — dalle politiche nazionali.
    I fattori e le forze dominanti sull'economia sono essenzialmente sovranazionali e comunque extraeuropei: dai cambi tra le valute, decisivi per le esportazioni, ai saggi di interesse, decisivi per gli investimenti e i bilanci pubblici, al costo del petrolio, decisivo insieme per la produzione industriale e per il tenore di vita delle famiglie. Ho cercato di esprimere questa visione in un libro, non per caso intitolato «Rischi fatali». Data questa visione generale sui limiti della politica, non ho cambiato, non cambio e non cambierò idea per appropriarmi ora la «congiuntura amica».

    A questo proposito mi permetto solo di notare quanto segue:

    a) la giusta dimensione temporale di riferimento per valutare gli andamenti dell'economia non è quella del tempo istantaneo, ma quella della «longue durée». Non da un giorno al giorno dopo. O viceversa. Ma da un anno a quello successivo. O più giustamente ancora da un insieme di anni antecedenti ad un insieme di anni successivi;

    b) l'economia italiana non è «monade» isolata e separata, ma parte integrante ed integrata nel mercato europeo. All'interno di questo mercato ci sono sempre stati e ci sono ancora differenziali percentuali o temporali. Ma anche qui la visione giusta o è di insieme o non è;

    c) a sua volta il mercato europeo è certo ancora un «mercato unico», ma non è più l'unico mercato. Il mercato europeo è infatti a sua volta parte integrante ed integrata nel mercato mondiale;

    d) in un mercato così strutturato, il prodotto interno lordo lo fanno, in positivo o in negativo, le forze del mercato e non le forze della politica. La produzione industriale la fanno in specie gli industriali, i lavoratori, i consumatori. Non i governi;

    e) i governi nazionali devono tuttavia e ancora possono fare, se non la produzione, certo la piattaforma su cui questa si sviluppa. Piattaforma che, dentro il sistema europeo, è strutturalmente fatta dalle regole. Essenzialmente dalle regole su lavoro, infrastrutture, energia, finanza privata e pubblica;

    f) è specificamente su questo piano che il governo Berlusconi ha sviluppato la sua azione per l'economia: dalla legge Biagi alla legge obiettivo, dalla riforma delle pensioni alla legge sul risparmio, dal nuovo diritto societario al nuovo diritto fallimentare;

    g) si può dire che in questi anni è stato fatto poco o che è stato fatto tanto. Io credo che, in anni difficilissimi, sia stato fatto tutto il possibile, con il massimo impegno possibile.
    E credo che il voto politico del 9-10 aprile, voto in cui la coalizione di governo ha vinto e con ampio margine nelle regioni dove si concentra il grosso della produzione industriale (e per la verità non solo in queste), ne costituisca una conferma. Per evitare polemiche su questo punto: non credo — ripeto — che sia la politica a fare il Pil. So anzi che la politica non si esaurisce nel Pil. Noto solo che la parte più rilevante dell'economia italiana ha espresso con il suo voto politico il suo gradimento anche per la nostra azione di governo. Se non fosse stato così, se questa parte avesse invece preferito e dunque atteso la sinistra, avrebbe votato per la sinistra;

    h) per quanto ci riguarda, prendiamo ora volentieri atto della «congiuntura amica» ed aspettiamo con il più vivo interesse non tanto quanto dirà, ma soprattutto quanto farà sulla sua piattaforma di azione la prossima coalizione di governo.

    Giulio Tremonti
    13 maggio 2006
    _
    P R I M O_M I N I S T R O_D I _P O L
    * * *

    Presidente di Progetto Liberale

  6. #46
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    Citazione Originariamente Scritto da robert jordan
    beh, Bill Gross e' un guru sul mercato dei bond. non propriamente un amatore. e' il direttore generale di una societa' che gestisce 100 miliardi di dollari.
    parla regolarmente sui canali finanziari, ed e' raro che dica stupidaggini. lo considero (accanto all' economist) uno dei miei fari in fatto di trend. se ti interessa la finanza dagli una letta, e' cibo per la mente.

    un gallone sono 3 litri e 80. se si fanno un po' di conti sul PPP si vede che siamo "quasi" a livelli italiani. due anni fa erano attorno ai 40 centesimi di dollaro al litro, oggi sono circa 90... il "neanche lontanamente" mi sembra poco realistico. ma se metti nel conto il consumo delle macchine americane e quello delle macchine europee vedi che il costo al chilometro per loro e' sensibilmente superiore al nostro.

    e infine, l' economia che cresce del 3% all' anno sarebbe interessante, se la crescita non fosse corrispondente al 50% del debito (che cresce del 6-7& all' anno).
    ovvero la crescita e' completamente fasulla, finanziata dalla Cina tramite l' acquisto di bond che danno alla fed la liquidita' per consentire agli americani di indebitarsi per comprare prodotti di importazione.


    ho avuto una discussione interessante con Ronnie nel merito, il thread si chiamava "l' inizio della fine" http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=247227
    Questo tipo sarea' anche un genio... ma quando vengono pubblicati i dati del "Non-core CPI" che fa... dorme?

    Ripeto, vengono resi noti sia i "core CPI" sia i "NON core CPI", ovvero inclusivi di Food & Energy, il perche' non li veda non lo chiedere a me.
    Oltre la fatto che importano inflazione dal Petrolio ma deflazione dalla Cina et similia, in misura molto maggiore ad esempio che all' Europa.

    Il costo della Benzina al litro non e' lontanamente comparabile al nostro. e ragionaimo pure in termini di PPP.

    Il costo al litro costa come dovebbe costare da noi togliendo la maggiorparte delle accise.

    Per debito intendi il debito Federale? Ma quello cresce in tutti ipaesi a meno che si faccia surplus, ed debito Federale USA e' aprox il 70% del PIL, meno ovvero in comparazione a quello di Francia e Germania ad esempio, e molto meno di quello del Giappone, con la differenza che in questi paesi il gettito fiscale non aumenta del 14% annuo come in USA e l'economia non raggiunge neanche il 2% annuio di crescita in termini reali (perche' stiamo parlando di termini reali no nominali).
    E siccome stiamo aprlando in trermnini relai e noi nomnali, e' dopo l'inflazione, ergo e' cresicta vera non finta.

    Se poi a questo aggiungiamo che quest'anno finalmente il Deficit Federale e' minore rispetto all'anno precedente.

    La Cina e dil gipapone acqusitnao t-fond USA vero, ma la magiorparte no ne' qaqusitata da Cina e GIappone ma da privati cittadini, ma anche considerando solo Cina e Giappone, lo fanno per un semplicissimo motivo o fanno cosi o si scordano la crescita e la ripresa respettivamente.
    Senza esportazione verso l'area Dollaro Cina e Giappone non vanno da nessuna parte, questo purtroppo per loro indicano i numeri del loro commercio.
    Senza ocnsiderare nel caso della Cina che gli USA sono a pari o dopo il Giappone il maggior paese investitore.

  7. #47
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    Predefinito Per robert jordan

    Sul sito del Dept of Labor trovi tutte le classifiche e sotto classifiche del CPI, inclusa ad esempio quella specifica per "motor fuels"

    quindi:

    link 1:

    http://www.bls.gov/cpi/home.htm

    link 2:

    http://www.bls.gov/cpi/cpigasfac.htm

    E link 3 il CPI con tute le sottocategorie (includendo Food & energy) :

    http://www.bls.gov/news.release/cpi.t01.htm

    Come potrai vedere sono ben visibili (ee considerati) i fattori Food (con le sottocxategorie9 ed i fattori energetici (con le sotto categorie), ergo, o sono piu' genio del genio (dubito) oppure dato che "maneggia" miliardi su miliardi utilziza le sue varie apparizioni in TV anche per , ovviamnete, favorire e "spingere " il mercato in una certa direzione nella quale, egli certamente non ci perde....

  8. #48
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    A scanso di equivoci sul fatto che l'inflaizone in USA sia resa nota sia nelle sue componenti COre e non Core, oggi sono usciti gli ultimi dati:

    "Excluding the costs of energy and food products, however, the inflation picture looked better. These "core" prices edged up by 0.1 percent in April for the second month in a row. That suggested the spike in energy prices hasn't fed into the price tags of lots of other products.

    The reading on overall inflation was a bit higher than the 0.8 percent increase economists were expecting. However, the core inflation reading was a tad lower than the 0.2 percent increase analysts were forecasting. "

    http://biz.yahoo.com/ap/060516/economy.html?.v=11

    Core e Non-core sono rese note nei dispacci (la non-core se non erro (h o letto in altro dispaccio) e' stata del 0.9%).

  9. #49
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    By JEANNINE AVERSA, AP Economics Writer
    1 hour, 13 minutes ago


    WASHINGTON - Consumer prices — propelled by higher gasoline, clothing and medical care costs — jumped sharply in April, stoking inflation fears and sending stocks tumbling.

    The 0.6 percent increase in the Consumer Price Index, the government's most closely watched inflation barometer, was the largest in three months, the Labor Department reported Wednesday. The rise came after a strong 0.4 percent advance in March.

    On Wall Street, stocks plunged on the inflation news. The Dow Jones industrials plummeted 160 points in trading around noontime.

    Excluding energy and food products, which can swing widely from month to month, "core" prices went up by 0.3 percent in April for the second month in a row. The Federal Reserve and economists closely look at this core inflation reading to get a better sense of how other prices are acting.

    The sizable increase in core prices especially fanned fears that rising energy costs may be starting to breed a broader bout of inflation throughout the economy.

    http://news.yahoo.com/s/ap/20060517/...N5bnN1YmNhdA--

  10. #50
    email non funzionante
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    Citazione Originariamente Scritto da hellmanta
    per gli ignoranti dell'economia, vuol dire che adesso l'economia italiana si sta riprendendo, E NON GRAZIE A PRODI che deve ancora cominciare
    E' la crescita peggiore in Europa, che c'è da vantarsi?

    Cioè, in un periodo di ripresa generale, noi siamo quelli messi peggio, andiamo tutti a ringraziare berlusca e tremonti...

 

 
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