Dove e chi sono i socialisti lombardiani ?

[Esmor]

Mi giungono voci sull'esistenza di militanti, all'interno di DS e SDI-Rnp, ma anche in Rifondazione, che continuano a definirsi "socialisti lombardiani". Conosco il socialismo riformatore di sinistra di Riccardo Lombardi e la corrente interna al Psi che da lui prese il nome, ma mi interesserebbe capirealcune cose sui socialisti lombardiani dell'attualità:

Sono "singole individualità" più uniche che rare o costituiscono, de facto o formalmente che sia, delle correnti o associazioni interne ai partiti sopra citati e/o transpartitiche così da darsi un coordinamento e degli indirizzi comuni ?
E se è vera quelsta seconda ipotesi, che percentuale approssimativa costituiscono di ogni partito ? Quali sono le personalità più note se ve ne sono ?

Grazie delle risposte che saprete e vorrete darmi.

[er uagh]

Una volta Cicchitto era un socialista lombardiano...poi però...stendiamo un velo pietoso...

[Kowalsky]

no, non credo che ci siano delle correnti ufficialmente lombardiane.

[alemaggia]

solo villetti continua a essere o almeno a definirsi lombardiano.
molti lo furono
e' una categoria creata apposta per far capire a tutti di non essere craxiani
insomma quando vuoi essere un soicialista buono definisciti lombardiano

[Alberich]

[Ausfahrt]

Vacca la Rosa.

[Esmor]

Dai... non ho nessun intento provocatorio... i lombardiani di oggi, non quelli di ieri ! Ma davvero solo Villetti ? Le notizie in mio possesso sono una massa di minchiate ?

[matteomatteo]

Bertinotti nell'animo è rimasto un socialista lombardiano (ricordo a tutti che Lombardi si pronunciava a favore dell'abolizione della proprietà privata, dirsi suoi discepoli e poi stare nel cartello elettorale tra sdi e radicali mi pare un pò un controsenso).

[psisicilia]

Bertinotti nell'animo è rimasto un socialista lombardiano (ricordo a tutti che Lombardi si pronunciava a favore dell'abolizione della proprietà privata, dirsi suoi discepoli e poi stare nel cartello elettorale tra sdi e radicali mi pare un pò un controsenso).

Francamente ho letto ogni riga di Riccardo Lombardi, comprese le lettere private e gli articoli sull'Avanti!, ma non ricordo una sola volta posizioni favorevoli all'abolizione della proprietà privata. Ricordo invece che è stato uno dei leader del liberalsocialista Partito d'Azione insieme ad Ugo La Malfa e che, dopo aver aderito al PSI nel 1947, si è battuto per ottenere la condanna formale da parte del PSI dell'invasione staliniana dell'Ungheria e per rompere il patto d'unità d'azione con i comunisti.
Lombardi si adoperò per la nazionalizzazione dell'energia elettrica non perché contrario alla proprietà privata, ma per porre fine all'aumento indiscriminato delle tariffe ed ai monopoli privati transregionali che si erano creati. Tutti oggi riconoscono nella creazione dell'ENEL un merito suo e di tutto il PSI di governo.
In leale dissenso con Nenni, Mancini, De Martino e Craxi, non ha mai voluto abbandonare il suo partito fino alla morte, stigmatizzando la scissione dei "carristi" del PSIUP (pagata dal KGB).
Anticolonialista, Lombardi fece parte dell'ufficio di presidenza del "Consiglio Mondiale per la Pace", da cui si dimise polemicamente quando prese atto che esso stava diventando uno strumento di propaganda antiamericana ed antioccidentale gestito dall'Unione Sovietica.
Fu acceso sostenitore delle riforme di struttura dei primi governi di centro - sinistra, per poi proporre "l'alternativa di sinistra", auspicando un'evoluzione socialdemocratica del PCI. Evoluzione che non ci fu mai e che costò a Lombardi ripetuti attacchi tanto dal PCI, quanto dalle altre correnti del PSI. Il PCI in particolare stigmatizzava le posizioni keynesiane di Lombardi in economia.
Oggi oltre a Roberto Villetti, Nerio Nesi e Roberto Biscardini, aderisce alla "Rosa nel Pugno" anche la componente di "Unità Socialista" (www.unitasocialista.it), di cui fanno parte la maggior parte dei dirigenti lombardiani del vecchio PSI, tra cui Michele Achilli, Turi Lombardo, Angelo Sollazzo e soprattutto Claudio Signorile, erede politico designato di Riccardo Lombardi.
Quanto ai radicali, molti lombardiani (tra cui lo stesso Signorile e Turi Lombardo) avevano la tessera del partito radicale. In Sicilia, inoltre il partito radicale fu fondato da Gino Prudente, fedelissimo di Riccardo Lombardi per Messina e provincia.

[Enrico1987]

psisicilia mi pare persona molto acculturata. grazie x i contributi che ci dai. se lombardi aveva le idee da te citate sono quasi quasi lombardiano anche io