La figura di san Giovanni Bosco (1815-1888) non ha bisogno di presentazioni. Don Bosco, come volle essere chiamato semplicemente per tutta la vita. fu grande educatore, acuto pedagogista. maestro e amico dei ragazzi. Possedeva capacità non comuni e compì molti gesti prodigiosi. tra i quali una straordinaria moltiplicazione di pani a favore dei suoi giovani.
Leggiamone il resoconto così come lo troviamo nella più famosa biografia del santo, realizzata negli anni Venti dal salesiano Giovanni Battista Lemoyne. Si tratta di una testimonianza diretta e di prima mano, fomita sotto giuramento e attestata nel processo di beatificazione. Il fatto avvenne nel 1860, nella casa madre dei salesiani, a Torino, nel quartiere Valdocco.
«Nella vita del venerabile, il soprannaturale si incontra con singolare frequenza e tra i fatti straordinari che si ripetevano, vi furono talvolta prodigiose moltiplicazioni di alimenti materiali e anche spirituali. Don Bosco. nella vivezza della sua carità. era tutto sollecitudine per i bisogni dei suoi figlioli; e il Signore volle premiarlo col moltiplicare in sua mano pane, castagne, nocciole e anche le ostie consacrate. Negli ultimi anni era voce comune, nell'oratorio, che avesse moltiplicato le sacre specie nel santuario di Maria Ausiliatrice (...). Nel 1860 moltiplicò le pagnottelle necessarie per la colazione dei suoi figliuoli. Non c'era pane in casa e il panettiere non voleva mandarne se prima non gli fosse stato soddisfatto il credito di diecimila lire. Avvisarono don Bosco che stava confessando, ed egli disse di raccogliere tutto quel poco di pane che c'era ancora in casa e che egli stesso ne avrebbe fatta la distribuzione. Un giovinetto che senti il dialogo, Francesco Dalmazzo, fu l'attento testimonio di ciò che avvenne.
- Mi collocai - egli dice - in un luogo più elevato, proprio dietro a don Bosco che già si era acccinto a distribuire le pagnottelle ai giovani. Guardai tosto il cesto, e vidi che conteneva al più una quindicina o una ventina di pagnottelle. Don Bosco intanto distribuisce il pane e con mia grande sorpresa vedo la stessa quantità che era stata recata prima, senza che fosse stato portato altro pane o cambiato il cesto.
A questo prodigio, il giovane che aveva stabilito di ritomarsene a casa quel mattino, perché gli riusciva troppo dura la vita dell'oratorio, si fermò e si fece sacerdote".
Resta solo da aggiungere che i giovani ospitati in quel momento nella casa salesiana di Valdocco erano circa trecento.
Da I fenomeni fisici del misticismo di P. A. Orlandi, Milano 1996, 187-188