Libertà Cristiana NON è un partito politico, tuttavia E' UN FARO PER TUTTI I CRISTIANI E SPECIALMENTE CATTOLICI MA ANCHE PER I NON CRISTIANI per comprendere in quale modo siamo chiamati AD ESSERE COLLABORATORI DELLA VITA POLITCA CHE REGOLA LA NOSTRA SOCIETA'......e per farlo occorre essere appunto COERENTI... ...

La parola di Dio

La fraternità alle radici dell'impegno sociale di ogni comunità animata dalla buona volontà


La classe politica, cioè quei signori che abbiamo mandato in parlamento perché attendino al bene comune, non stanno dando un'eccellente prova di sé. L'albero dà i frutti che ha. Vuol dire che l'intera comunità ha in sé qualcosa che non funziona. L'impegno che deve coinvolgerci tutti è chiaro. Ma la Scrittura come giudica il potere civile, che cosa richiede ai cristiani E A TUTTE LE PERSONE DI BUONA VOLONTA'?


Nel racconto della passione, Giovanni riporta il dialogo tra Gesù e Pilato, il governatore della Giudea rappresentante dell'imperatore romano. Pilato chiede a Gesù: «Tu sei il re dei Giudei?». Gesù non risponde direttamente, ma invita Pilato (UN PAGANO, UN NON CRISTIANO) a prendersi la sua responsabilità senza lasciarsi condizionare da quelli che lo hanno consegnato nelle sue mani: cioè HANNO CONSEGNATO NELLE SUE MANI LA VERITA' .

Di fronte alle insistenze del governatore Gesù dichiara: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù» (Gv 18,36).

In tal senso e allo stesso modo, anche il cristiano ED OGNI PERSONA ANIMATA DALLA BUONA VOLONTA' E DA UNA SANA COSCIENZA è chiamato a testimoniare che il suo regno NON è di questo mondo E CHE LA VITA CHE VIVIAMO HA UN TERMINE CON LA MORTE CHE TUTTAVIA NON E' L'ULTIMA PAROLA DEL NOSTRO ESSERE E DEL NOSTRO DIVENIRE!

Gesù ha iniziato la sua attività pubblica in Galilea con un annuncio programmatico: «Il tempo si è compiuto e il regno di Dio si è fatto vicino!». Con i gesti di guarigione dei malati e la liberazione degli indemoniati Gesù rende presente l'azione sovrana di Dio che fa arretrare il regno del male. Egli accoglie i peccatori e annuncia loro il perdono di Dio. A chi lo contesta perché non rispetta le norme giudaiche sulla separazione tra giusti e peccatori, Gesù risponde dicendo che egli, come un medico, va a cercare quelli che stanno male, fa comprendere che dalla sua Incarnazione e fino al suo ritorno E' IL TEMPO DELLA CONVERSIONE, DELLA MISERICORDIA DI DIO, DEL PENTIMENTO, DELLA RICERCA DELLA VERITA'... ..

Anche riguardo alla legge del riposo il giorno di sabato, Gesù dice che essa è stata data da Dio per il bene di tutta la persona umana, LA FESTA CHE PER NOI è DIVENTATA LA DOMENICA: GIORNO DEL SIGNORE, GESU' NOSTRA PASQUA. Perciò egli si prende cura dei malati anche il sabato, ossia la Domenica, ossia NEL GIORNO DI FESTA ATTRAVERSO L'EUCARESTIA, NUTRIMENTO VERO PER LE ANIME E PER I CORPI.

In altre parole il regno di Dio, che Gesù annuncia e rende presente nei suoi gesti di liberazione e di perdono, si manifesta a favore degli esseri umani bisognosi di libertà e dignità: sappiamo dunque riconoscerci BISOGNOSI DI LIBERTA' E DIGNITA'?. Perciò Gesù invita i discepoli a pregare Dio padre perché manifesti la sua azione sovrana e attui la sua volontà di salvezza. Tutti coloro che si dicono Cristiani, hanno dunque l'obbligo morale, il dovere e il diritto di portare all'uomo che ha davanti LA LIBERTA' CRISTIANA con tutti i suoi valori MORALI ED ETICI DAI QUALI DERIVA IL NOSTRO BENE SE SONO RISPETTATI, E DA DOVE DERIVA OGNI MALE SE NON LE RISPETTIAMO, solo in questo modo chi non è cristianoma è animato da buona volontà, può trovare risposte dalla Verità che cerca!

Fiducia in Dio e sicurezza sociale Gesù li mette SULLO STESSO PIANO: la fiducia in Dio per avere la sicurezza sociale, e tale sicurezza sociale è applicabile solo attraverso LE LEGGI DI DIO.

Egli tuttavia mette in guardia i "suoi" contro il rischio di scambiare la fiducia e l'amore verso Dio, unico Signore, con la ricerca della sicurezza fondata sul potere del denaro, il dio mammona. Li esorta a riconoscere in Dio creatore e Padre la fonte di tutti i beni che servono per la vita di ogni giorno. Ma nello stesso tempo Gesù insegna ai discepoli a chiedere al Padre il pane, quello che serve giorno per giorno per la fame di tutti.

Anche questo dono di Dio, come il perdono dei peccati e la liberazione dal male, fanno parte del regno di Dio che se è vero che deve venire, tale Regno è iniziato ad esistere dall'avvento del Messia che ci si creda o non si creda, questo Regno è iniziato.

A causa di questa azione e insegnamento a favore del Dio, che mette in crisi le immagini di un Dio identificato con la legge e il potere, Gesù viene arrestato e consegnato a Pilato. Egli allora può dire al governatore romano che il suo regno non entra in concorrenza con quello di Cesare, perché si colloca su un altro livello, ma al tempo stesso ricorda che LA VERA GIUSTIZIA SI APPLICA SOLO ATTRAVERSO IL RISPETTO DEI COMANDAMENTI CHE SONO LA LEGGE SCRITTA NEL DNA DI OGNI ESSERE UMANO CHE VIENE AL MONDO.

Non è un problema dunque di concorrenza, ma di ricerca della Verità.

La conferma si ha dal fatto che egli non conta sulla difesa armata dei sudditi come fanno i re di questo mondo. Il regno di Dio che Gesù proclama e rende presente con la sua azione e la sua parola non ha bisogno di combattenti, ma di credenti, di TESTIMONI PRONTI A DARE LA PROPRIA VITA PERCHE' L'ALTRO POSSA CREDERE E VIVERE. Egli sa che proprio attraverso la sua morte, come estremo atto di amore fedele e solidale, il regno di Dio si manifesterà nella sua pienezza. Infatti la forza della Chiesa nei suoi primi secoli si è fondata sul sangue dei martiri, e ancora oggi essa trova linfa in chi è pronto A DARE LA PROPRIA VITA PER IL PROGETTO DI DIO ATTRAVERSO LA CHIESA.

In questo orizzonte si comprende la seconda riposta di Gesù a Pilato, che vuole sapere se egli è re, si o no. Gesù dice al governatore romano, rappresentante dell'imperatore, unico re legittimo: «Io sono re. Per questo sono nato e per questo sono venuto nel mondo per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce» (Gv 18,37).

Sappiamo come si conclude questo dialogo tra Gesù e Pilato, il rappresentante del massimo potere politico del tempo. L'interrogativo di Pilato: «Che cos'è la verità?» (Gv 18,38), rivela che egli è totalmente estraneo alla logica del regno di Dio, che Gesù conferma con la sua scelta di restare fedele anche a costo della vita e TACE, a questo punto Gesù NON risponde più perchè Pilato, quasta Verità, l'aveva davanti a lui, ma non riesce a riconoscerla, non la distingue PERCHE' PILATO PREFERISCE IL COMPROMESSO CON IL SUO POTERE.

Gesùi si presenta come il figlio di Dio e da lui inviato per rendere presente il suo regno di amore fedele che rende liberi quanti vi si affidano. Perciò Gesù, in quanto Figlio di Dio, può dire che la verità rende liberi, perché rende partecipi i credenti della stessa sua libertà filiale.

Diamo uno sguardo breve ai primi cristiani.

Su questa linea di Gesù si collocano i primi cristiani che lo riconoscono come l'inviato di Dio e il Figlio fedele che ha vinto il potere della morte, in Cristo essi trovano la Verità, scoprono chi è Dio e lo seguono abbandonando OGNI compromesso con il mondo.

I piccoli gruppi di credenti che formano le prime comunità cristiane nelle grandi città dell'impero romano, non pensano di modificare né il sistema sociale schiavistico né quello politico imperiale che si regge sulla logica della forza questo non vuol dire che essi accettano quella situazione, al contrario, la loro testimonianza e' una OPPOSIZIONE A QUEL SISTEMA POLITICO, ecco che nascono le COMUNITA' CRISTIANE le quali obbediscono in tutto alle Leggi di Cesare, ma non cedono ai compromessi con le leggi che si oppongono a Dio.

Paolo di Tarso, che è un credente in Gesù Cristo e un cittadino romano, invita i cristiani di Roma a riconoscere il ruolo del potere pubblico e della magistratura.

Queste istituzioni hanno il compito di reprimere i crimini e favorire la convivenza civile. Sotto questo profilo, dice Paolo, i detentori del potere e i rappresentanti delle istituzioni stanno al servizio di Dio. Perciò l'apostolo esorta i cristiani a partecipare alla vita civile pagando le tasse previste. Ma nello stesso tempo egli, tra i membri delle piccole comunità cristiane, annuncia il messaggio della libertà cristiana.

Tutti quelli che sono battezzati nel nome di Gesù Cristo sono figli di Dio in senso proprio, perciò sono finite le discriminazioni religiose e sociali, dice infatti san Paolo che " OGNI COSA BUONA VIENE DA DIO".

Non c'è più, dice Paolo, schiavo e libero perché quanti sono stati battezzati in Gesù Cristo formano la Chiesa che è il suo corpo visibile. Da questa nuova coscienza di libertà e dignità filiale matura l'impegno dei cristiani per modificare i rapporti anche nella vita sociale e pubblica.

Il Battesimo dona al Cristiano non solo una veste nuova, ma una vera ARMA INDISTRUTTIBILE: LA FEDE la quale va aiutata con la preghiera, va sollecitata con l'obbedienza a Dio, va testimoniata con la COERENZA.

E' la coerenza del Cristiano che modificherà le Leggi che si oppongono al Progetto di Dio. La Fede cristiana è quella verità che se conosciuta rende veramente liberi e lo fa servendosi dei canali della politica, del sistema sociale e comunitario perchè essa parte dalla TESTIMONIANZA di essere quel che diciamo di essere: cattolici, ossia.....UNIVERSALI, DI CRISTO (=Cristiani), E CHE DEL SUO PROGETTO SULL'UOMO NOI SIAMO I TESTIMONI UNIVERSALI...TRASMETTENDO QUESTA LIBERTA' CRISTIANA

Buona meditazione

Fraternamente Caterina LD