L'adorazione del Sacro Cuore si oppone all'insegnamento dei Concilii ecumenici, che hanno stabilito, conformemente all'antica tradizione della Chiesa, che il Verbo di Dio fatto carne doveva essere adorato di una sola adorazione : "Se qualcuno dice che il Cristo è adorato in due nature, da cui seguono due adorazioni, una propria a Dio, il Verbo, l'altra propria all'uomo ; o se qualcuno, sopprimendo la carne o mescolando la divinità e l'umanità, forgia una sola natura o una essenza unica delle due che si sono unite, e così adora il Cristo, senza adorare con una sola adorazione Dio il Verbo incarnato insieme con la sua carne come la Chiesa di Dio ha ricevuto fin dall'inizio - che costui sia anatema" (Quinto Concilio ecumenico).
La dottrina del Sacro Cuore incorre in questa condanna perchè introduce il culto di una parte del Corpo di Gesù Cristo.
"Gli adoratori del cuore (scrive padre W. Guettée), cercano di sfuggire a questa condanna, pretendendo che la loro adorazione si rivolga al cuore solamente a causa dell'unione ipostatica dell'umanità con la divinità. Nestorio era ricorso allo stesso sotterfugio, come gli rimproverò Teodoto di Ancira, in pieno Concilio di Efeso, ma questo sotterfugio non impedirà ai Padri di condannare i suoi errori, poichè egli vi aveva fatto ricorso per dissimulare la divisione che egli aveva stabilito nell'unica persona del Verbo incarnato" [pag.256 dell'edizione francese dell'opera De la Papautè]
Ora Pio XII ha detto nella sua Enciclica Haurietis aquas del maggio 1956 : "Si sa che la causa per cui la Chiesa ha attribuito un culto di latria al cuore del Divino Redentore è doppia : l'una che si applica anche alle altre membra sacrosante del corpo di Gesù Cristo, si basa sul principio secondo il quale noi sappiamo che il suo cuore, come la parte più nobile della natura umana, è unito ipostaticamente alla persona del verbo divino ; ed è perciò che occorre attribuirgli lo stesso culto di adorazione con cui la Chiesa onora la persona del Figlio di Dio lui stesso incarnato..."
Questi brani sono tratti dall'opera dei vescovi Fozio e Filarete dal titolo "Il Catechismo della chiesa cattolica contro la dottrina dei Padri"
I nostri autori continuano così :
La seconda ragione è ripresa letteralmente dal Catechismo della chiesa cattolica al paragrafo 478 : " il sacro Cuore di Gesù, trafitto a causa dei nostri peccati e per la nostra salvezza (cf. Giov. 19, 34), è considerato come il segno e il simbolo principale... di questo amore che il Divino Redentore incessantemente porta al padre eterno e a tutti gli uomini senza eccezione".
I Padri non hanno mai parlato così. L'amore di Cristo viveva in loro. Che se ne sarebbero fatti di un simbolo ?
Al paragrafo 766, gli autori del catechismo della Chiesa cattolica affermano quanto segue : "Come Eva è stata formata dalla costola di Adamo addormentato, così la Chiesa è nata dal cuore trafitto del Cristo morto sulla Croce (confronta sant'Ambrogio, Luca 2, 85-89)"
Sant'Ambrogio, nel passaggio citato, come san Giovanni, parla del costato (latus) trafitto del Cristo, non del cuore.
Il catechismo della chiesa cattolica, continua imperterrito al paragrafo 2669 :
"La preghiera della Chiesa venera ed onora il Cuore di Gesù, come invoca il suo nome santissimo. Ella adora il Verbo incarnato ed il suo cuore che, per amore degli uomini, si è lasciato trafiggere per i nostri peccati"
Qui il cuore è anche personificato, poichè "si lascia trafiggere per i nostri peccati". il catechismo va ancora più lontano di Pio XII nella divisione della persona di Cristo. E' quello che si stabilisce di chiamare uno "sviluppo dogmatico" ?
Perchè fondare un culto così evidentemente contrario a tutto quello che insegnano la storia e la tradizione della Chiesa ? Non sarà che dopo aver separato i fedeli con ogni sorta di falsi dogmi, dalla grazia increata di Dio e dalla comunione vivente con il Figlio e lo Spirito, la Chiesa cattolica ha dovuto ammettere un numero crescente di intermediari creati, sostitutivi di Colui che manca loro, ma a cui il loro cuore continua ad aspirare ?