Originariamente Scritto da
nicluz
Questo vuole essere un topic aperto per discutere di un tema che forse provocherà un polverone, ma che secondo me va affrontato.
Poco fa, leggendo un thread riguardo a Che Guevara, notavo come molti esponenti di quella che potremmo definire la "destra radicale" abbiano un sentimento di rispetto verso quello che potremmo definire uno dei simboli della "sinistra radicale", e cioè Che guevara, che a mio parere resta una delle figure storicamente più significative di tutto il '900.
Altrettanti neofascisti, gridavano all'eresia: "Fascisti-comunisti? Come è possibile?"
La domanda allora è: che cos'è il fascismo, oggi?
Iniziamo col dire, affanculo le dicotomie, che secondo me il fascismo nacque come movimento di sinistra. D'altronde, Mussolini come sanno anche i sassi era un socialista, suo padre era un anarchico, nacque e visse in terra rossa etc. etc. etc.
Non è sbagliato supporre che Mussolini considerasse il fascismo come la piena e completa realizzazione della rivoluzione socialista e la marcia su Roma come l'attuazione di essa.
Politica sociale, attenzione verso i deboli, lotta alla corruzione e alla mafia (persa, ma almeno ci provò davvero, fino a un certo periodo...), impegno civile e politico da parte di tutti, ordine e legalità: questo doveva essere il fascismo. Non certo leggi razziali.
E oggi?
Oggi fascismo signofica "odio i negri", "italia ai puri di cuore e di sangue", "W i camerati tedeschi", "W l'RSI", etc.
Oggi il fascismo viene ricordato (e, ancor peggio, idolatrato) appunto per le vergognose leggi razziali (che, comunque, sono ben diverse da quelle naziste di Norimberga), per l'alleanza con Hitler, per la guerra, per gli ebrei deportati. Oggi il fascismo e soprattutto Mussolini vengono posti sugli allori per i loro errori.
Ma se il fascismo non nacque né come movimento clericale né come movimento razzista ("duemila anni di storia" ci separavano da Berlino), perchè si vedono bandiere fasciste e naziste affiancate?
Pensate che Mussolini non si sentisse in colpa per aver indirettamente ammazzato milioni di italiani entrando in guerra? Pensate che a lui piacesse essere il fantoccio di un borghesino pazzo e sadico come Hitler a Salò? Pensate che, se avesse potuto, non avrebbe ascoltato Ciano e Balbo che non volevano un'allenaza con quei pazzi dei nazisti? Pensate che avrebbe fatto ancora la guerra etiope, che ci portò più cazzi che altro (tra cui l'amicizia interessata proprio di quella Germania che l'Etiopia la finanziò)?
Insomma, oggi paradossalmente i neomussoliniani adorano Mussolini per tutto ciò che di sbagliato sapeva lui stesso di aver fatto.
Il fascismo (e lui lo sapeva bene, ma gli eventi lo portarono a fare diversamente), con le croci celtiche non c'entrava proprio un cazzo.
E allora si può discutere se far bere olio di ricino giustifichi la previdenza sociale, se la violenza squadrista sia un mezzo lecito per raggiungere il fine della stabilità (e secondo me no), ma non si può confondere il mezzo con il fine. Il fascismo non aveva intrinseca in sé la violenza, essa non era il fine. Il nazismo sì, per il nazista la violenza sugli altri (ebrei, gay, malati di mente, "impuri") era l'obiettivo.
Non si confonda fascismo con RSI: sono due cose diversissime, e lo sapeva bene anche Mussolini che di colpe ne ebbe tante e altrettante ne sapeva, poveraccio, di avere. Colpe che, putroppo per lui, non poteva più cancellare come avrebbe voluto.
Io sono convinto che molti neofascisti razzisti e nazisti di oggi Mussolini, se fosse ancora vivo, non li cagherebbe neanche di striscio.